L'Abruzzo ha aperto il bando dello Sviluppo Rurale sugli impegni per l'apicoltura, diventando una delle prime Regioni a farlo, tra quelle che hanno deciso di rendere disponibili questo tipo di risorse.

 

Il bando, attivato sull'intervento Sr18 - Aca18 del complemento dello Sviluppo Rurale, mette a disposizione 1 milione di euro per fornire contributi ad alveare agli apicoltori che hanno o portano apiari in determinate zone della Regione in cui l'azione di impollinazione delle api da miele è stata ritenuta importante per l'ambiente.

 

Il bando quindi non offre contributi per tutti gli alveari della Regione, ma solo per quelli in determinate zone indicate nella carta delle aree eleggibili all'intervento.

 

Al bando possono partecipare tutti gli apicoltori ai sensi della legge 313/2004, quindi chiunque detiene e conduce un alveare, indipendentemente che abbia o meno partita Iva, e gli enti pubblici che conducano degli alveari.

 

Tuttavia per poter fare richiesta dei contributi è necessario avere nelle zone indicate da un minimo di 50 alveari a un massimo di 80 alveari per apiario.

 

Lo stesso apicoltore potrà richiedere contributi per più apiari se questi sono distanti almeno 2,2 chilometri tra loro.

 

Ovviamente è necessario essere in regola con l'Anagrafe Apistica Nazionale e in più è richiesto di tenere un registro in cui segnare tutti gli eventuali spostamenti o variazioni del numero degli alveari.

 

Inoltre per poter fare domanda è necessario che le api siano della sottospecie Apis mellifera ligustica.

 

Oltre a questo è necessaria una relazione tecnica dove siano indicate le aree prescelte per il posizionamento degli apiari, le specie botaniche interessate, come definite dalla carta delle aree eleggibili all'intervento, il numero di alveari che si intende posizionare per postazione, il periodo di permanenza degli alveari.

 

Il bando prevede 2 tipi di azioni:

  • azione A per gli alveari stanziali, che devono rimanere in loco per 365 giorni;
  • azione B per gli alveari nomadi, che devono rimanere in loco per almeno 60 giorni nei periodi stabiliti per le fioriture interessate.

Il contributo però non è diverso tra alveari stanziali e nomadi ed è dato come contributo forfettario annuale di:

  • 1450 euro, per apiari con un numero compreso tra 50 e 60 alveari;
  • 1850 euro, per apiari con un numero compreso tra 60 e 80 alveari.

I contributi verranno erogati per 5 anni, durante i quali gli apicoltori saranno tenuti a mantenere le condizioni previste dal bando.

 

Le domande, insieme alla documentazione necessaria, dovranno essere inviate ad Agea entro il 15 maggio 2023.

 

Per tutte le informazioni si rimanda alla pagina ufficiale e al testo del bando.