Calano le importazioni, mentre cresce l'export di cereali italiani nei primi due mesi del 2015, come rileva Anacer.

Nel dettaglio, le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi due mesi dell’anno 2015 sono risultate in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sia nelle quantità (-143.000 tonnellate, pari a -4,6%) che nei valori (-21,6 milioni di euro pari a -2,4%).
Si riducono le importazioni di granturco (-170.000 tonnellate, in particolare dai Paesi terzi) e dei semi e frutti oleosi (-85.800 tonnellate, di cui -79.000 tonnellate di semi di soia). Tra gli altri prodotti in esame si rileva l’aumento degli arrivi dall’estero di grano tenero (+88.000 tonnellate) e delle farine proteiche (+29.000 tonnellate). Per quanto riguarda il riso (considerando risone, riso semigreggio e riso lavorato) le importazioni risultano stabili a circa 20.000 tonnellate.

Le esportazioni dall’Italia nel settore cerealicolo nei primi due mesi del 2015 sono risultate in aumento sia nelle quantità (+18.400 t, pari a +2,7%) che nei valori (+40,5 milioni di euro, pari a +7,8%). L’incremento è dovuto soprattutto alle esportazioni dei cereali in granella (+35.000 tonnellate, di cui +34.000 t di grano duro) e dei prodotti trasformati (+8.500 tonnellate). Segnano invece una riduzione le vendite all’estero delle paste alimentari (-30.500 tonnellate) destinate in particolare alla Francia (-5.200 t), Russia (-5.100 t) e Regno Unito (-3.100 t). Le esportazioni complessive di riso risultano stabili a circa 126.000 tonnellate.

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi due mesi del 2015 un esborso di valuta pari a 892,9 milioni di euro (914,5 nel 2014) e introiti per 559,9 milioni di euro (519,4 nel 2014). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -333,0 milioni di euro, contro -395,1 milioni di euro nel 2014.