'Sharka: aggiornamenti tecnici e normativi': questo il titolo dell'incontro tecnico che si svolgerà giovedì 4 marzo 2010 a Cesena presso la sede centrale del Consorzio agrario Forlì-Cesena-Rimini. La sala si trova in via Santa Rita da Cascia, 119 a Cesena (Fc).

L'incontro è organizzato da Crpv - Centro ricerche produzioni vegetali, Servizio fitosanitario della regione Emilia-Romagna e Consorzio agrario Forlì-Cesena-Rimini.

Il virus della sharka è l'agente virale più dannoso e pericoloso per le coltivazioni di drupacee; colpisce praticamente la quasi totalità delle specie appartenenti al genere Prunus, fra cui pesco, albicocco, susino e mandorlo. La sua pericolosità è dovuta sia alla gravità dei sintomi sui frutti, che, pur manifestandosi con diversa intensità, possono compromettere notevolmente la produzione, sia alla facilità di diffusione naturale (tramite punture di assaggio degli afidi).

Contro la sharka non esistono interventi curativi e la lotta contro gli afidi che lo trasmettono è pressoché inutile. Il suo controllo è basato essenzialmente sull'eliminazione delle piante colpite in campo, l'uso di materiale di propagazione sano, la messa a punto di metodi diagnostici affidabili e l'uso di germoplasma resistente alla malattia.

L'espansione della sharka in molte aree di coltivazione del pesco, albicocco e susino dell'Emilia-Romagna è fonte di grande preoccupazione per il futuro della frutticoltura regionale. I risultati del monitoraggio confermano come sia difficile contrastare la diffusione di questa pericolosa virosi: nonostante i numerosi interventi di eradicazione effettuati, il ceppo M della malattia è tuttora predominante soprattutto nelle aree peschicole della Romagna dove è stato accertato il maggior numero di aziende con piante infette.

Secondo la legislazione fitosanitaria europea, la sharka è annoverata tra i cosiddetti organismi da 'quarantena' e quindi soggetta a lotta obbligatoria su tutto il territorio italiano in base al  DM 29 novembre 1996 e successivi aggiornamenti, che affidano ai Servizi fitosanitari delle Regioni il compito di vigilare sul territorio e dare la massima divulgazione alla conoscenza dei sintomi e della pericolosità della virosi.