Verrà presentato a Vinitaly, che si apre il prossimo 29 marzo a Verona, il primo progetto italiano per produrre energia termica dalle potature dei vigneti e rendere così pressoché autosufficiente, sotto questo profilo, un’azienda vitivinicola di grandi dimensioni. Il progetto pilota, già in corso di realizzazione in Umbria presso la “Cantina Lungarotti” di Torgiano (Perugia), è finanziato dall’Ufficio Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura del Ministero delle Politiche Agricole, in accordo con il Centro di Ricerca sulle Biomasse-Università di Perugia. La lavorazione dei residui (sarmenti) di potatura, predisposti in rotoballe, consentirà di produrre circa 290 MWht all’anno di energia termica, in grado di coprire oltre il 70% del fabbisogno energetico della Lungarotti. Ciò vuol dire che l’azienda sarà pressoché autosufficiente per quanto riguarda la produzione di acqua refrigerata destinata al raffreddamento dei mosti in fase di vinificazione, la produzione di vapore utilizzato per il processo di sterilizzazione delle bottiglie, la produzione di acqua calda sanitaria, e, infine, il riscaldamento e il condizionamento dei locali nel periodo estivo.