Il prossimo giovedì 10 novembre si terrà a Firenze il convegno "Nuovi sistemi di allevamento della vite integralmente meccanizzabili" che vedrà in veste di relatore il professore emerito di viticoltura dell'Università degli Studi di Bologna, Cesare Intrieri. L'incontro si terrà nella sede dell'Accademia dei Georgofili, che organizza l'evento insieme all'Accademia nazionale di agricoltura.

Dalle 10.00 alle 11.00 si parlerà de "Il sistema di allevamento a Cordone Libero: basi siologiche e applicazioni tecniche". Negli ultimi anni si sta diffondendo in varie regioni italiane il sistema di allevamento a Cordone Libero, proposto dall’Università di Bologna a partire dal 1980. Verranno illustrati i risultati sperimentali relativi a vari settori di ricerca della viticoltura (siologia della potatura meccanica, capacità assimilativa delle foglie, condizionamenti della intercettazione luminosa, modi cazioni della funzionalità fogliare, geometria della chioma), i cui aspetti principali sono stati integrati nei principi strutturali e comportamentali che caratterizzano il Cordone Libero.
Verranno inoltre illustrate le realizzazioni pratiche e i vari processi di evoluzione del Cordone Libero e le ricerche condotte sulle macchine vendemmiatrici e potatrici per una migliore integrazione tecnica col sistema, evidenziando alcuni dei principali obiettivi raggiunti.

Dalle 11.00 alle 12.00 focus su "Il sistema di allevamento a Siepe: basi siologiche e applicazioni tecniche"
La “Siepe” è un metodo di allevamento derivato dal sistema australiano “minimal pruning”, da cui ha mutuato alcuni concetti di base, modificandoli opportunamente per adattarli alle condizioni della viticoltura italiana. Rispetto alla “minimal pruning”, praticamente basata sulla “non potatura”, la “Siepe” è costituita da una struttura a controspalliera alta e stretta, sulla quale è possibile controllare il carico di gemme con una potatura di tipo “semiminimo” sopra e sui anchi della parete. Verranno presentati i principali risultati ottenuti con la “Siepe” sotto il profilo fisiologico (sviluppo della chioma, intercettazione luminosa, capacità di fotosintesi e accumulazione della sostanza secca), e sotto quello produttivo (rese, qualità dell’uva, stato sanitario dei grappoli).

A seguire, la discussione e le conclusioni dell'incontro.

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