Soia a gonfie vele in Italia
Un prezzo di mercato intorno a 60 euro al quintale, produzioni da 32 a 45 quintali per ettaro e spese ridotte rispetto all'approccio convenzionale mettono le ali alla coltivazione biologica della soia, che negli ultimi due-tre anni ha attirato l'attenzione degli operatori agricoli in misura crescente.Gli agricoltori italiani apprezzano la pianta annuale, come dimostra il fatto che la superficie coltivata a soia a livello nazionale è raddoppiata nel periodo 2010-2017. A tale crescita hanno contribuito Veneto (+90mila ettari), Lombardia (+27mila ettari) e Friuli Venezia Giulia (+15mila ettari), ma anche Piemonte ed Emilia Romagna (+14-15mila ettari in ognuna delle due regioni).
Le superfici destinate alla soia sono in aumento sicuramente per via della redditività facile da ottenere. In ogni caso, è essenziale valutare con attenzione i costi di produzione, poiché la variabilità nelle rese può influenzare in modo significativo il profitto.
![Ala gocciolante Irritec tra le piante di soia](https://agronotizie.imagelinenetwork.com/materiali/Varie/Image/macchine_agricole/Irritec/Irritec-irrigazione-goccia-soia.jpg)
Ala gocciolante Irritec tra le piante di soia
Irrigazione, confronto tra due tecniche
Nell'ambito del Campo mostra soia, Irritec ha portato avanti uno studio comparativo testando l'irrigazione a goccia, che si basa sull'uso di ali gocciolanti, e quella tradizionale, che invece prevede l'impiego di un rotolone e l'irrigazione a scorrimento. Lo studio - finalizzato a valutare la redditività delle due tecniche irrigue tramite il confronto dei costi (fissi e di gestione) con la Produzione lorda vendibile Plv - ha messo in luce diversi aspetti.L'irrigazione convenzionale presenta costi fissi minori rispetto a quella a goccia, ma richiede un investimento iniziale superiore. Il costo fisso della turbina è pressoché trascurabile. Riguardo all'irrigazione a goccia, la manichetta rappresenta la principale voce di costo in un anno, mentre le parti fisse (filtri e tubazioni) incidono marginalmente sui costi.
Una goccia può fare la differenza
Durante lo svolgimento delle prove in campo, il team Irritec ha notato che nella tesi con irrigazione a goccia lo sviluppo vegetativo della soia era maggiore e il numero di baccelli era più alto. Dunque, basandosi sullo studio condotto, lo staff dell'azienda siciliana consiglia l'irrigazione a goccia per la coltura, che comunque è considerata poco esigente dal punto di vista idrico in virtù della sua naturale resistenza alla siccità.Da segnalare che le ali gocciolanti di Irritec garantiscono perdite di carico localizzate estremamente ridotte e quindi assicurano un'erogazione uniforme per tutta la loro lunghezza, con riflessi positivi sullo sviluppo della soia.
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Fonte: Irritec