Fico si propone come una vetrina sull'agroalimentare e potrebbe aiutare a far più apprezzare le fatiche che si fanno sui campi per "costruire" il cibo.

Le importazioni di grano e riso, seppure per diverse motivazioni, continuano a far discutere.

Conferme dalla Legge di Bilancio sulle aliquote Iva per bovini e suini da applicare nelle aziende che adottano il "regime speciale".

L'export di vini continua a macinare successi, ma il confronto sul mercato statunitense ci vede perdenti rispetto alla Francia.

Glifosate, Xylella e punteruolo rosso sono i temi ricorrenti in campo fitopatologico, mentre gli allevamenti devono vedersela con influenza aviaria e lingua blu.

Dal passato riemergono le quote latte e un allevatore veneto, che da tempo ha chiuso la stalla, si è visto recapitare una bolletta da un milione e mezzo di euro. Da pagare in cinque giorni.

Questi alcuni degli argomenti incontrati sulle pagine dei giornali in edicola negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio nelle righe che seguono.


Fico in arrivo

Fico, la cittadella agroalimentare o per dirla in altro modo, la Disneyland del cibo, sta per aprire i battenti a Bologna. La data, ormai certa, è quella del 15 novembre (il 14 ci sarà un'anteprima) e monta la curiosità su questa nuova avventura del patron di Eataly, Oscar Farinetti.
Ma già oggi, 9 novembre, è previsto un presstour e il reportage si potrà leggere a breve su AgroNotizie.

Così i giornali fanno a gara nel fornire ai lettori anticipazioni su cosa troveranno i visitatori nei dieci ettari di questo parco tematico. Per il mondo agroalimentare una buona occasione per farsi conoscere e forse per sfatare qualche pregiudizio su coltivazioni e allevamenti. Vedremo se sarà così.

Intanto il 4 novembre il quotidiano finanziario “MF” affronta l'argomento sotto il profilo economico, analizzando gli obiettivi che gli amministratori di Fico si sono dati, ovvero 6 milioni di visitatori e un giro di affari di 80 milioni di euro. Troppi? Pochi? Lo si vedrà presto.
In proposito c'è molto ottimismo e lo racconta “Il Foglio” del 7 novembre raccogliendo il pensiero dello stesso Farinetti.

Per conoscere in anticipo le proposte di Fico si può sfogliare il “Corriere della Sera”, che fra i punti di vantaggio ricorda la posizione centrale di Bologna nei collegamenti ferroviari.

Un primato Fico lo ha comunque già raggiunto e lo evidenzia “Repubblica” del 6 novembre, che nel descrivere i contenuti del salone bolognese ne evidenzia il sorpasso sull'analogo salone in progetto in Francia, a Lione, già superato sia per grandezza sia per tempistica, visto che quest'ultimo aprirà i battenti solo fra due anni.


Attenti all'import

Dall'agricoltura in vetrina a quella sui campi con il “Resto del Carlino” del 3 novembre, che affronta lo spinoso tema delle importazioni di grano, accusato di mortificare sui mercati le produzioni nazionali, ma senza le quali non avremmo quantità sufficienti per coprire la domanda.

Il problema delle importazioni coinvolge anche il riso, ma come spiega la “Provincia Pavese” del 4 novembre, in questo caso ad essere contestate sono le regole comunitarie che consentono l'ingresso a dazio zero di prodotto da alcuni paesi asiatici.
 

Vino, il sorpasso francese

Sul fronte opposto, quello dell'export, “Italia Oggi” dell'8 novembre fa il punto sul commercio internazionale dei vini, dove l'Italia segna una crescita in volume del 6,5% e del 7,7% in valore, risultati che ci portano ad essere ai primi posti nel mondo.

Perdiamo invece posizioni nelle vendite di vino in Usa, dove siamo superati dalla Francia, notizia che si apprende da “Il Sole 24 Ore” del 7 novembre.

Il Soave, scrive “L'Arena” del 3 novembre, festeggia nel frattempo i buoni risultati ottenuti in Giappone in occasione di una campagna promozionale che ha visto protagonista questo vino.

Continua così per il vino una lunga stagione positiva, confermata dalle quotazioni elevate in una fra le più importanti aste dei vini, dove una bottiglia magnum di Merlot è stata battuta a 1.960 euro, come si apprende il 7 novembre da “Italia Oggi”.
 

La Russia dei formaggi

Sui mercati internazionali “La Stampa” del 4 novembre commenta la decisione del Governo russo di accompagnare l'embargo alle importazioni con la crescita della produzione interna, in questo caso di formaggi.

L'argomento è ripreso l'8 novembre da “Italia Oggi”, che evidenzia le importanti cifre in ballo, 5 miliardi rubli, e il fatto che dal nuovo polo caseario russo usciranno soprattutto imitazioni dei formaggi italiani.
 

Roma e Bruxelles

Spostando lo sguardo dentro i confini nazionali, “Il Sole 24 Ore” del 3 novembre anticipa alcuni contenuti della prossima Legge di Bilancio, che conferma le maggiori aliquote di compensazione Iva per gli allevamenti di bovini e suini.

In tema di aiuti “Italia Oggi” del 4 novembre si occupa dell'olio di oliva, puntualizzando che le modifiche ai programmi di sostegno per questo prodotto prevedono che gli anticipi non possano essere superiori al 90% dell'aiuto totale.

Da Bruxelles, avverte “Il Sole 24 Ore”, si parla di nuovi massimali per i sostegni della Pac, mentre “La Libertà” del giorno seguente puntualizza la promozione del riciclo contenuta nel nuovo regolamento comunitario sui fertilizzanti.
 

Xylella e dintorni

In tema di agrofarmaci e di fitopatologia, va segnalato l'articolo del collega di AgroNotizie, Donatello Sandroni, che insieme a Roberto Defez ha firmato l'articolo pubblicato da “Il Mattino” del 4 novembre, dove si commenta con toni critici la campagna contro l'impiego del glifosate.

La Xylella è ancora una volta al centro delle attenzioni della “Gazzetta del Mezzogiorno”, che segnala un nuovo episodio della malattia a Fasano, mentre gli olivicoltori continuano con energiche potature a eliminare i rami secchi nel tentativo di celare la malattia. Che tuttavia non si arresta e il “Quotidiano di Bari” del 7 novembre teme che il patogeno possa insidiare l'olivicoltura del capoluogo pugliese.
Intanto la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 9 novembre anticipa che la Regione Puglia ha stanziato oltre 5 milioni di euro per istituire un fondo a favore degli olivicoltori alle prese con la Xylella.

Continua con successo la lotta al punteruolo rosso delle palme, contro il quale l'Università di Torino ha messo a punto un brevetto il cui impiego è ora richiesto dall'Arabia Saudita, dove sono in pericolo le palme dell'emirato. Se ne parla su “Repubblica” del 7 novembre
 

Tra virus e multe

E' un problema sanitario, ma di tutt'altro genere, quello che devono affrontare gli allevamenti avicoli lombardi, dopo la comparsa di un ennesimo caso di influenza aviaria.

Il virus, si apprende l'8 novembre da “L'Eco di Bergamo”, questa volta è stato individuato a Martinengo, comportando l'abbattimento di circa 20mila tacchini.

Quello dell'aviaria è un problema che non riguarda solo l'Italia, ma che si allarga a gran parte dei paesi europei, tanto che Bruxelles sta mettendo a punto nuovi piani di controllo della patologia, come si apprende il 4 novembre da “Il Sole 24 Ore”.

Problemi sanitari anche in Sardegna, questa volta a carico degli ovini, dove il virus della lingua blu si è diffuso nel nuorese, comportando la morte di migliaia di capi, come denuncia “Nuova Sardegna”. Il 9 novembre “L'Unione Sarda” conferma l'estendersi dei focolai di lingua blu che sono diventati quasi 1.600, mentre le pecore colpite sono circa 80mila.

Nulla a che fare con virus e batteri il problema di un ex allevatore veneto, che si è visto recapitare una bolletta da 1,5 milioni di euro da pagare entro cinque giorni. Una multa che viene dal passato, a causa delle quote latte, come si apprende dalla “Tribuna di Treviso” del 9 novembre.

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