Prima la mitezza del clima che fa temere per un anticipo delle fioriture, poi il gelo e la neve che seppellisce campi e speranze.

Intanto sui mercati si fanno i conti con l'anno passato che ha premiato l'export agroalimentare, e si fanno progetti per l'anno appena iniziato.

Il 2017 si doveva aprire con le nuove etichette del latte, ma si attende ancora la pubblicazione del decreto in Gazzetta. E per le etichette del grano c'è chi rema contro.  Parte invece il registro telematico per il vino, ma c'è ancora confusione.

Si moltiplicano le iniziative per l'e-commerce agroalimentare e le nuove tecnologie sono sempre più presenti sui campi e nelle stalle.

Questa è solo una breve sintesi di alcuni degli argomenti incontrati nelle pagine dei giornali in edicola fra la fine del 2016 e questo inizio del nuovo anno. Vediamoli più in dettaglio di seguito.

Il maltempo
Iniziamo dall'ondata di gelo e neve che negli ultimi giorni ha interessato in particolare le aree del Centro-Sud creando altri disagi alle popolazioni già colpite dal terremoto e con molti danni all'agricoltura.
Se ne inizia a parlare il 7 gennaio su “La Stampa”, all'indomani delle prime gelate, per commentare gli inevitabili rincari conseguenti alle minori produzioni di ortaggi e verdure. Aumenti di prezzo non sempre giustificati, come denuncia il 12 gennaio “Repubblica”.

Eppure solo pochi giorni prima dalle pagine del “Giornale di Vicenza” del 30 dicembre si lanciavano timori per un anticipo di ripresa vegetativa delle piante in conseguenza del clima mite. Ora è allarme anche in Sicilia dove si teme che le basse temperature possano compromettere gli agrumeti della piana di Catania, come scrive “La Sicilia” dell'8 gennaio.
Ma i danni più forti sono segnalati dopo le abbondanti nevicate delle quali si parla il 9 gennaio su “Libero”.

Nello stesso giorno “Il Messaggero” descrive la difficile situazione degli allevamenti nelle zone terremotate dove neve e freddo minacciano la sopravvivenza degli animali. Le difficoltà dei trasporti, denuncia “Il Tempo” del 10 gennaio, costringono a buttare il latte e mettono in forse tutte le consegne di prodotti alimentari.

Lo smaltimento delle carcasse degli animali deceduti a causa del freddo rappresenta un'emergenza nell'emergenza e dalle pagine della “Gazzetta del Mezzogiorno” dell'11 gennaio gli allevatori chiedono che sia la Regione Puglia a farsi carico dei costi di questo smaltimento.

Dal “Quotidiano di Puglia” si lamentano i danni subiti da vigneti e dalle colture orticole, come carciofi, finocchi e cavoli. Dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 12 gennaio arriva la richiesta di aprire per la Puglia lo stato di calamità insieme ad un azzeramento delle procedure burocratiche. Analoga richiesta per l'agricoltura siciliana arriva il 12 gennaio dalle pagine de “La Sicilia”.

Per contro l'ondata di freddo produce qualche effetto positivo sulle coltivazioni di olivo in Toscana. Lo sostiene “La Nazione” del 10 gennaio ricordando che le temperature rigide mettono fuori gioco la mosca dell'ulivo.

Aspettando l'etichetta
Le conseguenze del maltempo hanno pesato in particolare nelle aree colpite dal terremoto dove ancora si attende l'allestimento di ricoveri per il bestiame. Appena due, denuncia “Il Resto del Carlino” dell'11 gennaio, le strutture consegnate da agosto ad oggi. In compenso, anticipa nello stesso giorno “Il Sole 24 Ore”, entro febbraio saranno disponibili gli 11 milioni messi a disposizione per aiutare gli allevamenti.

Sempre in tema di allevamenti, “Libero” dell'8 gennaio si occupa delle nuove etichette del latte, che avrebbero dovuto essere applicate con l'inizio del 2017. Bisognerà invece attendere la pubblicazione del decreto e poi pazientare per circa tre mesi.
In Francia, al contrario, l'applicazione delle etichette con l'indicazione di origine è già in atto ed è applicata su molti prodotti, persino ai panini, come sostiene “Italia Oggi” del 4 gennaio.

Anche per il grano e per le paste alimentari si attende il via all'etichettatura di origine che “Il Gazzettino” del 24 dicembre saluta come un toccasana contro il falso made in Italy. Etichette, spiega “Il Fatto” del 9 gennaio, che non sempre incontrano il favore delle industrie, e Barilla è fra queste.

Nuove leggi per il vino
Nessun ritardo per l'applicazione del Testo unico del vino del quale si parla il 24 dicembre su “Il Resto del Carlino”. Come per ogni novità non mancano tuttavia le incertezze e in questo caso i problemi si concentrano sul registro telematico che a detta del “Quotidiano di Puglia” del 5 gennaio sta mettendo in difficoltà molte aziende.

Vino e finanza
A dispetto di queste iniziali difficoltà, il comparto del vino ha festeggiato un 2016 tutto in positivo. E' cresciuto del 25% l'export degli spumanti italiani, come evidenzia una ricerca di Wine monitor riportata in breve da “Il Sole 24 Ore” del 24 gennaio.
Alle aste dei vini di fine anno, lo scrive “MF” il 31 dicembre, Barolo e Brunello hanno raggiunto quotazioni di oltre 3mila euro.

In tema di investimenti finanziari alcune cantine italiane, come nel caso riportato da “Italia Oggi” del 4 gennaio, sono comprese tra le mille aziende selezionate dal London stock exchange group.
Non stupisce dunque che l'Italia si collochi al vertice mondiale della produzione di vino, raggiungendo nell'export l'importante cifra di 5,5 miliardi di euro, come specifica “Avvenire” del 4 gennaio.

Mercati con il segno più
Fra i protagonisti dei successi agroalimentari del 2016 c'è l'olio del Triveneto, con un aumento della produzione del 30%, come si apprende da “L'Arena” del 6 gennaio.
Cresce anche il riso che ha visto un incremento di 7mila ettari delle superfici dedicate a questa coltura, che ora assommano a 234mila ettari, come puntualizza “La Stampa” dell'8 gennaio.

Un aumento delle superfici è anche quello che si registra per le bietole, che segnano un più 11%, secondo le anticipazioni de “Il Sole 24 Ore” del 7 gennaio. Ancora su “Il Sole 24 Ore”, del 4 gennaio in questo caso, continua la serie di mercati in positivo, con latte e derivati e con i cereali che proseguono la corsa iniziata nel 2016.

Significativo l'aumento del prezzo della soia, che ha trascinato con sé la crescita del Pil statunitense, stando alle analisi pubblicate il 23 dicembre da “Il Giornale”.

Export ed e-commerce
I dati riportati da “Avvenire” dell'8 gennaio indicano una crescita nell'export di tutto il comparto agroalimentare, che ha segnato un più 3%, con un aumento di 30 miliardi di euro nel 2016.
Ha contribuito a questa crescita l'espandersi dell'e-commerce, come evidenzia “Italia Oggi” del 29 dicembre. Il commercio elettronico segna poi l'arrivo di una piattaforma dedicata esclusivamente ai vini, con un'attenzione particolare al mercato cinese. Si tratta di un'iniziativa promossa dal Gruppo italiano vini e descritta da “MF” del 7 gennaio.

Più tecnologie
Si sofferma sulle innovazioni in campo agricolo “Venerdi”, il magazine settimanale di Repubblica in edicola il 6 gennaio, dove si descrivono alcune applicazioni per smartphone dedicate al settore agricolo.

Si parla di smartphone e di Whatsapp su “Italia Oggi” dell'11 gennaio, in questo caso per raccontare come un gruppo di agricoltori si è organizzato per frenare il sempre più frequente furto di mezzi agricoli che affligge in particolare alcune aree del bolognese.

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