Migliaia di voucher, scrive il “Tirreno” del 29 settembre, sono utilizzati in questo periodo per il lavoro fra vigne e oliveti. Ma certo non ha ritenuto necessario ricorrere ai voucher l'agricoltore part-time (difficilmente classificabile fra i “professionali” con il suo piccolo vigneto) che ha invitato quattro amici a pranzo e che poi si sono resi disponibili a dare una mano per la vendemmia. Segno che il pranzo era stato apprezzato, ma non avevano fatto i conti con la severità dei controlli contro il lavoro in nero. Così è scattata una multa di quasi 20mila euro, come riferisce non senza stupore “La Stampa” del 28 settembre. Un episodio che il giorno seguente è stato commentato con una comprensibile vena di critico sarcasmo, da “Il Giornale”. Per fortuna le successive verifiche hanno confermato che non si trattava di lavoro nero, ma davvero di uno scambio di cortesie fra amici e la multa è stata cancellata, come conferma “La Stampa” del primo ottobre. L'episodio è tuttavia una conferma dei controlli in atto nella doverosa lotta al caporalato contro il quale, scrive “Italia Oggi” del 30 settembre, è allo studio un decreto legge che coinvolge anche le aziende. E' un disegno di legge invece quello allo studio sulle etichette che prevede fra l'altro pesanti multe ai trasgressori. Il contenuto della legge è anticipato anche in questo caso da “Italia Oggi”.
Sempre in tema di leggi, occorre giungere ad una conclusione sull'impiego del latte in polvere nella produzione di formaggi che Bruxelles vorrebbe imporci. Contro questa scelta Slow Food ha raccolto ben 155mila firme, come si apprende da una breve nota su “La Stampa” del 28 settembre. Sul no al latte in polvere, si schiera anche il Governo come puntualizza “QN” del 30 settembre in una foto-notizia.

Prezzi troppo bassi
In tema di latte il “Corriere del Veneto” del 26 settembre denuncia le difficoltà incontrate dagli allevatori che si vedono pagare il prodotto appena 36 centesimi al litro. Non va meglio per i produttori di pomodoro alle prese con prezzi decisamente troppo bassi secondo la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 28 settembre. Colpa delle forti importazioni dalla Cina, che copre con 122mila tonnellate la quasi totalità delle nostre importazioni, ma la qualità, denuncia “Il Fatto” del 29 settembre, è decisamente scadente e per di più con elevati residui di trattamenti. Positive al contrario le anticipazioni sulla prossima raccolta delle olive, che preannuncia un'annata capace di far dimenticare le difficoltà della stagione precedente, come scrive “La Stampa” del 27 settembre. I segnali di un'annata positiva per l'olio si registrano in molte regioni, dalla Toscana (Il Corriere di Maremma, 28 settembre) alla Lombardia (Il Giornale di Brescia, 30 settembre) dove la raccolta è iniziata in anticipo e dove si prevede un raccolto superiore del 30% rispetto allo scorso anno. Ma a guastare la tranquillità degli olivicoltori ci pensa “Il Sole24 Ore” del 26 settembre, ricordando che dalla Tunisia stanno arrivando importanti quantitativi di olio. Le note positive continuano nel settore enologico, con il Prosecco che si appresta a battere lo Champagne, come commenta “Libero” del 27 settembre.

Ancora Xyella
In Puglia il settore olivicolo è sempre alle prese con la Xylella, con la “Gazzetta del Mezzogiorno” che a questo problema dedica ampio spazio, a iniziare dal 27 settembre con un articolo dedicato al piano del Commissario Giuseppe Silletti e alle imposizioni comunitarie sugli abbattimenti delle piante. Interviene su questo argomento Paolo De Castro, capogruppo S&D della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, che sempre dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” ricorda come gli abbattimenti siano un sacrificio necessario per salvare altri milioni di olivi. Nel Salento, è ancora la “Gazzetta del Mezzogiorno” a parlarne, sono già 3mila le piante che hanno visto all'opera le motoseghe. Per gli olivicoltori, informa “Il Sole 24 Ore” del 30 settembre, sono tuttavia previsti indennizzi che possono giungere a 146 euro per olivo tagliato, con un massimo di 15mila euro per azienda.

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