E' l'export il protagonista della volata del fatturato delle cantine italiane nel corso del 2015, ottima infatti la performance delle esportazioni nei primi 4 mesi dell'anno. E' quanto emerge dal quarto Osservatorio wine2wine di Vinitaly, i cui risultati sono stati presentati ieri a Milano da Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, nel corso del suo intervento al “Forum Food made in Italy” del Sole 24 Ore.

Capire come si muovono i mercati esteri è fondamentale per programmare al meglio la prossima edizione di Vinitaly – ha affermato Mantovani – quella in programma dal 10 al 13 aprile 2016 sarà la cinquantesima edizione del Salone del vino di Verona e stiamo lavorando per confermare la sua leadership tra le fiere internazionali del settore”.

400 sono state le cantine intervistate dall'Osservatorio Wine2Wine nel periodo fra maggio e giugno. Il campione di cantine-imprese già espositrici di Vinitaly o partecipanti alla prima edizione di wine2wine nel dicembre 2014, ha visto per il 58,3% di loro una crescita del fatturato imponibile al commercio estero rispetto allo stesso periodo del 2014, mentre il 32% ha registrato un fatturato stabile. Solo il 9,7% ha visto un calo del volume d'affari.

A tirare la volata dell'export sono le imprese del Nord-Est e dell'Italia Meridionale, più o meno internazionalizzate, e con percentuali di export già superiori al 30%. La tendenza viene confermato dai dati Istat nel primo trimestre 2015, che indicano un valore delle esportazioni italiane di vino in aumento del 3,85%, per un totale di quasi 1,189 miliardi di euro, con una contrazione dei volumi di circa il 2%.

Per quanto riguarda i mercati di sbocco principali, gli Stati Uniti fanno la parte del leone, specialmente grazie all'indebolimento dell'euro sul dollaro e grazie all'andamento generale dell'economia. Oltre a Stati Uniti, Canada e Regno Unito sono fra i mercati che stanno crescendo maggiormente. Situazioni polarizzate sono presenti in Germania e soprattutto in Cina, dove le aziende di piccole dimensioni stanno aumentando le vendite, mentre un buon 16% dei casi, quelli relativi alle imprese più strutturate, vedono nel mercato cinese spedizioni in calo.

Già a partire da settembre toccheremo con mano la situazione di questi mercati – ha spiegato il direttore generale di Veronafiere – dal 18 al 20 saremo a Shanghai con Vinitaly China al Wine & Dine Festival e dal 5 al 7 novembre a Hong Kong, all'International Wine & Spirit Fair, mentre il 16 novembre saremo a Mosca per una nuova edizione del Vinitaly Russia”.  
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