Internet e il commercio dei prodotti agricoli sul Web possono essere un'importante risorsa per l'agricoltura. E più passa il tempo più ci si accorge che questo segmento del mercato è in crescita. Tanto che “La Nazione” del 20 giugno vede nel Web una “formula” capace persino di superare i vincoli imposti dalla crisi. A spingere in questa direzione è poi la recente decisione contenuta nel decreto ambiente-agricoltura di aprire un credito di imposta per chi investe in commercio elettronico per vendere prodotti agroalimentari. I dettagli si possono leggere il 20 giugno su “Italia Oggi”. Chi guarda con interesse al mondo di Internet in questo momento è poi il vino, ma per motivi solo in parte legati al mercato. E infatti aperta l'asta dei domini (l'estensione del nome che viene dopo il punto negli indirizzi web) e c'è forte preoccupazione per la possibilità che qualcuno possa accaparrarsi suffissi importanti, ad esempio .vin o . wine. Come spiega il “Corriere della Sera” del 25 giugno, il timore è che la presenza di domini legati ai nomi dei vini possano aprire le porte ai truffatori. Nello stesso giorno “Italia Oggi” precisa che i produttori chiedono che i suffissi che richiamano il vino siano vincolati all'origine.

Le Langhe e l'Unesco
Ancora il vino protagonista delle prime pagine dei giornali con la decisione dell'Unesco di consacrare le vigne delle Langhe a patrimonio dell'umanità, una notizia che si apprende da “La Stampa” del 21 giugno e poi commentata il 23 giugno sulle pagine di “Repubblica”. Controcorrente la posizione di “Libero” che il 24 giugno guarda con timore alla “promozione” fatta dall'Unesco e si augura che per i vigneti del Piemonte non capiti la stessa sorte di Pompei...Chi già si trova in difficoltà sono però i vigneti del Vicentino colpiti da una violenta grandinata, come ricorda il “Giornale di Vicenza” del 24 giugno. Nell'elenco dei problemi del nostro vino si aggiunge la crescita delle contraffazioni, in aumento da inizio anno secondo una breve notizia riportata da “Libero” del 21 giugno. Continuano invece ad essere positivi i risultati sul fronte estero, lo ricorda Gianni Zonin in alcune dichiarazioni rilasciate al “Messaggero” del 22 giugno, ma andrebbe ancor meglio, se le esportazioni non fossero frenate dalle troppe accise, una denuncia che Federvini affida alle pagine di “Libero” del 20 giugno.

Grano, il sorpasso della Ue
Difficoltà nell'export si riscontrano nel caso del riso, che deve fare i conti, scrive “Il Giorno” del 25 giugno con una sensibile riduzione dei prezzi. Per il grano, si legge su “Il Sole 24 Ore” del 21 giugno, le previsioni a livello europeo dicono che la Ue si si sta preparando a superare gli Usa in quanto ad export. Cresce anche in Italia la produzione di grano e il “Corriere Adriatico” del 24 giugno anticipa che a conclusione della mietitura ci potremmo trovare con un significativo più 10%. Per il grano duro, scrive “Il Sole 24 Ore” del 26 giugno, si registra un aumento dei prezzi, sebbene modesto. Più in generale, crescono le attese che dal settore agroalimentare possa essere un volano per la ripresa, questa la visione proposta da “Avvenire” del 22 giugno, e dunque non è un caso se in Friuli l'occupazione in questo settore fa registrare un aumento del 2%, come riporta nello stesso giorno il “Messaggero Veneto”. Risultati positivi si registrano poi per l'agricoltura in tutto il Veneto, come sottolinea “Il Gazzettino” del 26 giugno analizzando il boom di soia, tabacco, orzo e girasole.

Uno sguardo ai mercati
Risultati positivi che trovano sponda in alcune recenti decisioni a sostegno delle aziende “verdi” alle quali, ricorda “Il Sole 24 Ore” del 20 giugno, sono destinati aiuti per 327 milioni di euro. A spingere per lo sviluppo delle imprese c'è poi il collegato alla legge di stabilità che prevede mutui agevolati e credito di imposta oltre ad uno snellimento delle pratiche necessarie ad avviare un'azienda. I dettagli sono ricordati il 25 giugno da “Italia Oggi”. Chi invece è in sofferenza sono i meloni con i prezzi a picco, come registrato puntualmente da “Il Sole 24 Ore” del 24 giugno. A proposito di frutta, continuano le discussioni sul tenore minimo di prodotto che deve essere presente nei succhi. Dalle pagine di “Avvenire” del 26 giugno il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, spiega le ragioni che motivano un aumento del tenore in frutta. Caustico però il commento de “Il Giornale” del 24 giugno, che nell'aumento al 20% del tenore di frutta vede indirettamente un danno ai quei produttori che al contrario si vorrebbero aiutare. Non meno critico “Il Foglio” che nel giorno seguente commenta questa vicenda anche sotto il profilo politico. Infine da Bruxelles giunge la notizia sugli accordi con il Marocco per le importazioni di pomodoro, che a quanto si legge su “Italia Oggi” del 25 giugno, potranno avvenire senza eccessive ripercussioni sui mercati interni.

In laboratorio
C'è spazio per qualche curiosità sul fronte della ricerca, con la notizia del progetto di lotta alla flavescenza dorata del quale si parla su “La Stampa” del 21 giugno. A proposito di problemi fitosanitari, a Melfi c'è molta preoccupazione per la produzione di castagne, minacciata dal cinipede, come si apprende dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 22 giugno. Il “Corriere della Sera” del 20 giugno racconta le ricerche che la fondazione Edmund Mach sta conducendo in campo enologico. Ancora sul “Corriere della Sera” si può leggere il 23 giugno un'interessante carrellata di aziende che grazie alle nuove tecnologie hanno conquistato posizioni significative nei rispettivi mercati di riferimento. Esempi sui quali riflettere.

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