"Ancora oggi non c’è l’attenzione giusta all’importanza del tema nutrire il pianeta. Dobbiamo accelerare e fare entrare questa discussione nelle case degli italiani. Negli anni passati purtroppo su Expo si sono rovesciate polemiche politiche istituzionali, ricordiamo conflitto tra Comune di Milano e regione Lombardi. Lì s’è perso tempoIl lavoro straordinario fatto recentemente dal commissario Sala è stato invece significativo. Una delle eredità che Expo può consegnare, per esempio, è fare entrare nelle scuole l’insegnamento dell’educazione alimentare, ne stiamo discutendo con il ministro Giannini. Sul tappeto c'è anche l’idea del marchio unico per i prodotti agroalimentari made in Italy”.
Tra qualche mese sarà pronto il calendario degli avvenimenti legati ad Expo 2015 e il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, a ‘Si può fare’ su Radio24 rilancia i temi dell’esposizione convinto che si debba fare di più sul piano della comunicazione.

Sugli Ogm, prosegue Martina a Radio 24, “sono d’accordo con Zaia quando dice che l’Italia con la sua vocazione alla qualità e non all’agricoltura estensiva non può contemplare la produzione transgenica”. Secondo il ministro, tuttavia, “è necessario portare avanti la ricerca pubblica in questa materia per non perdere posizioni internazionali”.

Infine, sulle iniziative di Banca della terra proposte da alcune regioni (Toscana, Lazio, Liguria) che offrono terreni abbandonati a canoni agevolati, Martina commenta positivamente a Radio 24: “nei prossimi giorni convocheremo le regioni per valutare queste esperienze che sono una delle grandi progettualità che l’Italia può sperimentare. Le terre abbandonate sono uno spreco intollerabile in un momento nel quale per rilanciare la ripresa dobbiamo fare appello a tutte le risorse”.