E' un Macfrut portafortuna quello che si svolge a Cesena. Poco prima dell'apertura della tre giorni cesenate della frutta, che si conclude il 27 settembre, gli Usa hanno deciso di togliere l'embargo, che durava da venti anni, verso le pere italiane che ora potranno volare verso gli States, come si apprende dal “Resto del Carlino” del 21 settembre, argomento ripreso il 23 settembre anche da “La Stampa”. Dalla “Voce di Romagna” del 22 settembre si apprende poi che il Macfrut è stata l'occasione per presentare l'accordo fra agricoltori aderenti alla Fai e la federazione dei commercianti dei mercati all'ingrosso.
Dalla frutta allo zucchero, i cui prezzi si sono dimezzati negli ultimi tre anni e ora, scrive “MF” del 24 settembre, per il settore si apre uno scenario incerto per il futuro. Decisamente meglio le prospettive per il nostro export agroalimentare secondo quanto riporta la “Gazzetta Del Mezzogiorno” del 24 settembre, ma bisogna sempre fare i conti con l'agropirateria che, stando alla breve notizia riportata da “Avvenire” del 22 settembre, sottrae al made in Italy ben 12 miliardi di euro. Bene l'export, ma forti restano anche le importazioni, in particolare di grano, che penalizzano in particolare gli agricoltori lucani, un allarme lanciato dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 22 settembre.
Verso la nuova Pac
A Bruxelles continuano le discussioni sulla nuova Pac e “Italia Oggi” del 25 settembre informa i suoi lettori sulle conclusioni del trilogo europeo che avrebbe raggiunto un'intesa che prevede aiuti ridotti per le grandi aziende. Lo conferma il giorno seguente anche “Il Sole 24 Ore”. Su “Italia Oggi” si apprende che al Consiglio agricolo europeo il nostro ministro Nunzia De Girolamo, insieme ad altri nove suoi colleghi, ha chiesto che sia rivista e cambiata l'esclusione del tabacco dalla lista dei prodotti ammessi agli aiuti accoppiati. Una richiesta, avverte “Il Sole 24 Ore” del 24 settembre, respinta però dal Commissario Dacian Ciolos. In compenso, è ancora “Il Sole 24 Ore” che lo conferma, sono in crescita i sussidi europei destinati all'agricoltura, che però vanno prevalentemente alle aziende di maggiori dimensioni, piuttosto che a quelle svantaggiate. Mentre a Bruxelles continuano le discussioni sull'applicazione della Pac, in Italia ci si prepara allo stop, che avverrà con il prossimo anno, alle agevolazioni fiscali per l'acquisto di terreni, argomento affrontato sulle pagine del “Secolo XIX” del 23 settembre. In tema di tasse il “Messaggero” del 20 settembre denuncia le tante diversità che esistono nell'applicazione delle imposte ai diversi prodotti dell'agricoltura, una vera giungla dalla quale è difficile districarsi. E' invece lotta alla burocrazia, scrive il quotidiano piacentino “Libertà” del 22 settembre, quella attuata in Emilia Romagna che prevede una netta semplificazione per la gestione delle acque reflue provenienti dalle aziende vitivinicole.
Vini e vendemmia
Restiamo in tema di vini con “Italia Oggi” del 25 settembre che riporta i dati di un'analisi di Assoenologi che evidenzia una presenza sempre maggiore del vino italiano sui mercati internazionali. Si confermano poi le attesa della vigilia per una stagione di grandi vini. Lo scrive la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 24 settembre e già il giorno precedente “Arena” aveva parlato di un annata da ricordare anche per i vini del Veneto. Intanto un Brunello conquista il titolo di miglior vino italiano dell'anno, secondo il giudizio della commissione del Biwa (best italian wine awards). Una notizia riportata persino da un giornale, “La Gazzetta dello Sport”, per solito lontana dalle cronache che riguardano l'agroalimentare. Di tutt'altro genere la notizia che appare il 24 settembre su “La Padania” del 24 settembre, dove si racconta del blitz dell'ispettorato del lavoro fra i vigneti, dove la vendemmia con amici e parenti è stata motivo di multe a raffica.
Le stalle chiudono
Nelle stalle continua una stagione di crisi che si traduce nella continua chiusura di aziende. Un fenomeno registrato da “Avvenire” del 22 settembre che ricorda come in Lombardia, regione principe per la zootecnia da latte, sia sparito un terzo delle aziende nel giro di dieci anni. Ancora dalla Lombardia arriva l'allarme per il prezzo del latte che non copre nemmeno le spese di produzione, come sottolinea il 26 settembre “Avvenire”, mentre il latte spot , scrive nello stesso giorno il “Giornale di Brescia”, raggiunge il record di 52,5 centesimi al litro. A preoccupare gli allevatori della Sardegna, in questo caso di ovini, è la blue tongue, ma non solo per i danni arrecati dalla malattia, ma per quelli che si aggiungono per la eccessiva burocrazia. Lo si legge sulla “Nuova Sardegna” del 22 settembre. A Varese, scrive “Il Giorno” del 25 settembre, le preoccupazioni degli allevatori sono invece legate alla scarsità di mais. La colpa è delle bizze climatiche durante la stagione estiva.