Il futuro dell'olio è già qui. In previsione della riforma della Pac, la Cia - Confederazione italiana agricoltori e il Cno - Consorzio nazionale degli olivicoltori non perdono tempo e presentano una lista di proposte per la tutela e lo sviluppo del comparto oleario italiano. Si tratta di misure che puntano a migliorare la competitività delle imprese superando l'eccessiva frammentazione del settore, a concentrare l'offerta per ottenere una migliore collocazione del prodotto sul mercato, a valorizzare la produzione made in Italy a tutti i livelli.

Obiettivi e intenti che sono stati lanciati oggi 14 luglio 2011 a Roma nel corso del convegno 'Olivicoltura, strategie e proposte per lo sviluppo del settore' e che partono tutti da un unico assunto: la filiera olio di oliva è fondamentale per l'Italia.

L'Italia infatti è il secondo produttore mondiale (dopo la Spagna): il comparto vale 6 miliardi di euro all'anno, di cui un miliardo realizzato grazie all'export, che è in costante crescita negli ultimi tempi.

Per la Cia e il Cno è opportuno agire subito, con una sinergia nazionale tra i diversi attori della filiera, per presentare alla Comunità europea una posizione italiana condivisa, in vista delle modifiche per la nuova Pac post 2013.

"La risposta alle sfide future del comparto deve necessariamente trovarsi nell'aggregazione dell'offerta e nella valorizzazione del prodotto di qualità - ha detto il presidente della Cia Giuseppe Politi - L'Italia ha dato vita alla cultura dell'olio extravergine di qualità legato al territorio e questa deve essere la chiave di azione prioritaria per la valorizzazione della nostra produzione. La Politica agricola comunitaria dovrà mantenere il budget destinato al settore, rivolgere le risorse a quegli agricoltori che si aggregano e si impegnano per lo sviluppo della competitività, attraverso l'innovazione e l'aumento della produzione di qualità".

Secondo Cia e Cno, la nuova Pac dovrà prevedere misure specifiche dedicate al mantenimento dell'olivicoltura nell'ottica del ruolo ambientale e di valorizzazione del territorio.

Ma "alla Pac dovrà necessariamente accompagnarsi una politica settoriale nazionale, complementare agli interventi comunitari - ha concluso Politi - con misure rivolte all'innovazione produttiva, alla promozione, alla facilitazione dell'accesso al credito".

Al convegno sono intervenuti, fra gli altri, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro e il coordinatore degli assessori regionali all'Agricoltura Dario Stefano.