Trentino - Alto Adige
Apicoltura: tecniche e prodotti contro la Varroa

Si getterà luce sul problema Varroa, malattia parassitaria dell'ape causata da un piccolo acaro che da alcuni anni attanaglia gli apicoltori di tutto il mondo, e si anticiperanno i primi risultati delle sperimentazioni avviate nel 2009 dal Centro Trasferimento Tecnologico dell'Istituto agrario di San Michele all'Adige.

Lunedì 11 aprile, alle ore 20, nella sede di Vigalzano, oltre ai tecnologi di San Michele e ai veterinari dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, interverrà anche uno dei massimi esperti europei di malattie delle api, Franco Muttinelli del Centro di referenza nazionale per l'apicoltura presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie che illustrerà le tecniche apistiche ed i prodotti consentiti dalla legge per il controllo della Varroa. 

L'incontro è aperto a tutti gli apicoltori, alle rispettive associazioni e a quanti sono interessati alle problematiche di questo settore.

La Fondazione Edmund Mach ha condotto due sperimentazioni, una con lo scopo di valutare il grado di infestazione di Varroa in alveari di api di razze diverse (Ape carnica e Ape ligustica) e posizionati a quote diverse (500 e 1000 m di altitudine), la seconda per valutare l'efficacia di tre sostanze, applicate in due momenti diversi della stagione, con o senza l'ingabbiamento della regina.

Per il programma completo dell'evento clicca qui.

Fonte: Istituto agrario di San Michele all'Adige

 

Piemonte
Confagricoltura Cuneo soddisfatta dell'accordo regionale sul prezzo del latte

La Confagricoltura di Cuneo accoglie con soddisfazione l'accordo sul prezzo del latte alla stalla che è stato raggiunto in Regione. Ciò che convince è soprattutto il sistema dell'indicizzazione che pone le basi per una determinazione reale delle quotazioni che considerino sia i prezzi dei prodotti caseari sul mercato internazionale e nazionale, sia i costi di produzione sostenuti dagli allevatori. "Questa intesa è molto importante perché, oltre ai termini più che soddisfacenti contenuti, rappresenta un primo passo per riportare le trattative agricole a un livello istituzionale concordato" ha dichiarato il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio.

Il presidente della sezione Latte di Confagricoltura, Pierangelo Cumino, ha espresso soddisfazione per un accordo che per la prima volta sarà calcolato in base a una serie di parametri oggettivi: "Finora il prezzo era oggetto di trattative pressoché singole, con un mercato regionale squilibrato, penalizzante per gli allevatori e non in grado di soddisfare l'industria. Il Piemonte diventa ora capofila nazionale con questo sistema di definizione del prezzo indicizzato, che si presenta come uno strumento utile e oggettivo".

Confagricoltura da tempo sollecitava un confronto nella sede istituzionale dell'assessorato regionale all'Agricoltura. Il prezzo del latte sarà aggiornato mensilmente dall'Osservatorio Latte di Cremona – Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e una commissione paritetica si occuperà di monitorare periodicamente il meccanismo di indicizzazione e definire modalità di indicizzazione di eventuali altri parametri.

Fonte: Confagricoltura Cuneo

 

Basilicata
Aggiornato l'elenco regionale delle Fattorie didattiche: sono ora 39 quelle riconosciute

Sono ora 39 le Fattorie didattiche riconosciute in Basilicata. L'ultimo aggiornamento dell'Elenco regionale, pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata n. 9 del 1° aprile scorso, riporta infatti le tre nuove Fattorie didattiche ammesse: si tratta dell'azienda agrituristica Agri.For di Senise, dell'azienda vivaistica Agribiotecnica di Matera, e dell'azienda agricola Masseria Ferrenti di Venosa.

La prima fattoria propone laboratori sulla caseificazione, sulla trasformazione della salsiccia e sulla vinificazione, oltre che visite guidate nel bosco per il riconoscimento di flora e fauna. La seconda fattoria propone laboratori come 'Dal seme alla piantina", sul riconoscimento e la cura delle piante e sugli animali da cortile. La terza prevede i laboratori 'creiamo insieme con il riciclo dei materiali", 'Facciamo il pane, la pasta e la focaccia', 'Accudiamo il cavallo', 'L'orto e l'uso delle piante aromatiche', 'Itinerario dell'olio', 'Itinerario del vino' e degustazioni guidate.

L'Elenco regionale è stato istituito nel giugno del 2008. I titolari di aziende agricole ed agrituristiche, le cui strutture possiedano determinati requisiti rispondenti alla Carta regionale della qualità, devono frequentare un corso di formazione professionale gestito dall'Alsia, l'Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura, su delega della Regione Basilicata. Possono quindi inoltrare la domanda di iscrizione all'Elenco entro il 30 giugno ed entro il 31 dicembre di ogni anno.

Per la rete regionale delle Fattorie didattiche così composta, dunque, l'Agenzia cura l'aggiornamento degli addetti, l'organizzazione di eventi collettivi e la promozione del comparto, anche attraverso prodotti editoriali cartacei o multimediali, o mediante specifici interventi come la creazione del personaggio 'Basilico', un fumetto-testimonial che accompagna tutte le attività di informazione collegate alle Fattorie didattiche lucane.

Sul portale dei servizi di sviluppo agricolo www.ssabasilicata.it dell'Alsia, nel canale Fattorie didattiche, è possibile scaricare l'elenco completo delle Fattorie e ricercare le schede descrittive di ogni azienda.

Fonte: Alsia

 

Marche
Cresce il vigneto Marche

La terra simbolo del Verdicchio si propone sempre di più come una Regione sempre più vocata al vino di qualità e al recupero di una forte identità territoriale attraverso i vitigni locali, tanto da vantare un patrimonio che oggi conta 15 Doc, 4 Docg e l'Igt Marche: un ottimo biglietto da visita e un volano per il turismo. Una terra unica, famosa per i capolavori artistici di Piero della Francesca, Lorenzo Lotto, Rubens e Tiziano ma anche per una crescente eccellenza enologica che sempre più si sta affermando sui mercati italiani e internazionali.

Il vigneto Marche, con i suoi 19.500 ettari, piace infatti in Italia e all'estero ed ha raggiunto, nel 2010, una produzione di 872mila ettolitri (+5%). A sostenere il settore, le vendite in tutta la penisola ma soprattutto il consumo di vino da parte dei marchigiani, che - a sorpresa - si rivelano in controtendenza rispetto al fenomeno della contrazione della domanda italiana: nella regione si bevono 54 litri di vino procapite contro una media nazionale che si aggira intorno ai 40.

Tra i vitigni più amati e premiati, il Verdicchio  (il vino con il miglior rapporto qualità-prezzo nel 2010 ) seguito dal Rosso Piceno e da Rosso Conero. Eccellenze queste, gradite sul territorio ma che stanno trovando sempre più spazio sui mercati internazionali grazie ad alle azioni di promozione della Regione.

Fonte: Agenzia Intercom