"Un 'piano regolatore rurale' è possibile e la vitivinicoltura e l'agricoltura possono essere gli strumenti concreti per conservare le  peculiarità di ciascun territorio, a tutto vantaggio del turismo e dell'alta qualità della vita degli abitanti, estendendo le stesse regole di salvaguardia delle città all'ambiente circostante, valorizzando armoniosamente il paesaggio, il patrimonio urbano e la tipicità rurale".

Lo afferma Giampaolo Pioli, presidente dell'Associazione nazionale Città del vino, che spiega che il nuovo 'piano strutturale comunale' di Bomporto, in Emilia Romagna, è una concretizzazione del lavoro che da anni le Città del vino portano  avanti con il 'piano regolatore delle Città del vino', per la tutela e la valorizzazione dei  territori vitivinicoli da un punto di vista paesaggistico e ambientale.

"Le Città del vino -  conclude Pioli - sono anche autrici del volume 'vino e paesaggio', dove hanno raccolto  idee, regole ed esperienze concrete per un vero e proprio 'piano regolatore rurale'".