Confagricoltura preoccupata per l'agricoltura del Sud
'E’ il momento di tornare a discutere attorno ad una ‘questione agricola meridionale’. L'agricoltura a Sud non investe più'.
Lo sottolinea Confagricoltura, in relazione al 'Rapporto Svimez 2009' sull’economia del Mezzogiorno, evidenziando che, nonostante si sia registrata nel 2008 un’inversione di tendenza, il calo del valore aggiunto agricolo nel 2001-2008 è stato dello 0,4% annuo per il Sud e 0,1% per il Centro-Nord.
Ma sono soprattutto gli investimenti in agricoltura a preoccupare; nel Sud sempre nel periodo 2001-2008, ricorda Confagricoltura, si sono ridotti del 6%, mentre nel resto del Paese sono aumentati di circa il 1
Si investe di meno nel Meridione perché c’è un divario che ha radici profonde nelle differenze strutturali dei sistemi produttivi delle due aree del Paese (ad esempio per una maggiore presenza a Sud di aziende marginali o con funzioni accessorie); ma anche per fattori congiunturali legati alla stretta creditizia.
E l’occupazione agricola al Sud è diminuita di quasi il doppio del Centro-Nord (-2,8% a fronte di -1,5%). Il minor livello di investimenti e la maggiore debolezza strutturale dell’agricoltura meridionale hanno riflessi diretti in termini di produttività: secondo i dati Svimez, nel 2008 il valore del prodotto per unità di lavoro a Sud è del 26% in meno del Centro-Nord.
'Si riapra la ‘questione meridionale’, sollecita Confagricoltura, 'e non si abbia paura a farlo ora. L'agricoltura è troppo rilevante per il Mezzogiorno, per cedere al declino strutturale su cui si sta pericolosamente indirizzando'.

 

Coldiretti: 'Al sud più aziende agricole che industriali'
Nel Mezzogiorno le nuove imprese agricole sono risultate il doppio di quelle industriali con l’avvio di 3.823 attività in campagna rispetto alle 1.607 industriali nel secondo trimestre del 2009, a conferma che l'economia del Sud può ripartire dall'agroalimentare di qualità che guarda al mercato e risponde alle domande dei consumatori.
E’ quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati Unioncamere,  nel commentare i dati del rapporto Svimez 2009 sul Mezzogiorno dal quale emerge che 'nel 2008 l’agricoltura meridionale ha tenuto molto più degli altri settori e ha invertito il trend negativo iniziato nel 2005', mentre l’industria è calata del 3,8%.
Nonostante le difficoltà infrastrutturali e di mercato sono aumentate le imprese agricole del Mezzogiorno a conferma, sottolinea la Coldiretti, dell’importanza di investire su un territorio che è in grado di esprimere primati gastronomici, alimentari ed ambientali.
Nel Sud, precisa la Coldiretti, si concentrano circa i due terzi delle coltivazioni biologiche nazionali con quasi la metà delle imprese agricole nazionali, il 10% del territorio è coperto da parchi e aree protette.
Un patrimonio che, conclude la Coldiretti, rappresenta una chance formidabile per generare nuovo sviluppo e opportunità occupazionale se viene dato valore al rapporto con il territorio, in un sistema integrato che coinvolge tutti i protagonisti, dall'agricoltura all'industria, dalla finanza al commercio fino al turismo, in stretta connessione con le risorse storiche, archeologiche, culturali ed ambientali di cui il Sud è ricchissimo.