“Abbandonare le gabbie per l'allevamento dei conigli. Sono inoltre necessarie norme che definiscano i criteri minimi per garantire il benessere di questi animali, come avviene per le galline ovaiole, i suini e i bovini. Il tutto senza dimenticare gli aspetti economici dell'allevamento”.

Con queste parole l'eurodeputato tedesco Stefan Eck ha introdotto il tema del benessere dei conigli in occasione della sessione plenaria del Parlamento europeo del 14 marzo, chiamata ad esprimersi con una risoluzione non legislativa su questa materia, come già AgroNotizie aveva anticipato il 27 gennaio. Risoluzione poi approvata a larga maggioranza con 420 voti a favore, 205 contrari e 59 astensioni.

Vantaggi per tutti
Per giungere a questa conclusione gli europarlamentari sono partiti dalla constatazione che un maggiore benessere degli animali coincide con numerosi vantaggi per il consumatore.
Buone condizioni di allevamento e buon management favoriscono un miglior stato sanitario degli animali e di conseguenza una migliore salute pubblica.
La minore incidenza delle malattie consentirebbe infatti di ridurre negli allevamenti la necessità di ricorrere agli antibiotici, favorendo così una riduzione dei fenomeni di antibiotico resistenza nell'uomo.

Stop alle gabbie
Per raggiungere questo risultato andrebbero progressivamente eliminate le gabbie in batteria per puntare su metodi alternativi, come l'allevamento in parchetti, dove gli animali sono allevati in gruppo.

A questo proposito gli eurodeputati invitano la Commissione e i singoli Stati a incoraggiare le ricerche su metodi di allevamento alternativi alle gabbie.
L'obiettivo è trovare un punto di equilibrio tra il benessere degli animali e l'efficienza dell'allevamento e dunque la sua redditività.

Linee guida
In assenza di norme sul benessere dei conigli in allevamento, la Commissione europea dovrebbe proporre, questo l'invito del Parlamento, linee guida e raccomandazioni sul benessere dei conigli, insieme ad una proposta legislativa sulle condizioni minime da rispettare negli allevamenti cunicoli.

Norme che dovrebbero prendere in esame anche il trasporto e la macellazione. Gli stessi criteri dovrebbero essere rispettati nel caso di carni importate dai Paesi terzi.

Maggiori costi
E' innegabile che il nuovo scenario che si propone per la coniglicoltura comporta un aumento dei costi di produzione del quale il legislatore europeo dovrà tenere conto.

Già la risoluzione del Parlamento evidenzia la necessità di sostegni specifici, in grado di compensare i maggiori costi conseguenti alle misure che si renderanno obbligatorie. Speriamo se ne ricordino quando il benessere dei conigli europei diventerà legge.