I batteri lattici probiotici sono colture liofilizzate di ceppi selezionati ad hoc, da somministrare per via alimentare (aggiungendoli nel mangime o nell’acqua) che migliorano l’equilibrio del micro-ecosistema gastroenterico del volatile, oltre a produrre una serie di effetti positivi sanitari, zootecnici, quantitativi e qualitativi. I ceppi microbici sono molto differenti tra loro e non forniscono gli stessi risultati.
Al fine di comprenderne caratteristiche e principali utilizzi è stato organizzato a metà maggio, a Verona, dal Centro sperimentale del latte (CSL) un workshop dal titolo "Lattobacilli probiotici nell'avicoltura europea - produzioni zootecniche e salute animale". Nel corso del convegno sono stati presentati i risultati delle recenti sperimentazioni che hanno coinvolto il Parco Scientifico di Verona e l'Università di Milano.
Gli argomenti del convegno sono stati i seguenti: generalità sui batteri lattici: caratterizzazione, sicurezza d’impiego e proprietà probiotiche, generalità sulla microflora intestinale del pollo e sui probiotici in avicoltura e specifica normativa comunitaria, impiego dei lattobacilli nell’allevamento del broiler e risultati di tre prove sperimentali, impiego dei lattobacilli nell’allevamento della gallina ovaiola e risultati di una prova sperimentale, impiego dei lattobacilli in avicoltura: risultati preliminari di test microbiologici sul mangime e sul tratto gastroenterico dell’ovaiola e, infine, la legislazione Comunitaria su probiotici feed-additives (Reg. Cee 1831/03). Una sintesi degli interventi è scaricabile al seguente sito web: www.d2-csl.it.