La sindrome del disseccamento rapido dell’ulivo è una nuova avversità che attacca le piante di ulivo di qualsiasi età e che ha iniziato a manifestarsi nel settembre 2013 nel Salento.
La sintomatologia è stata ampiamente spiegata nella relazione di Francesco Nigro (Università di Bari) che nella sua relazione ha evidenziato anche due funghi (Phaeoacremonium spp e Phaeomoniella spp.) individuati nelle piante attaccate, che provocano estese necrosi e decolorazioni vascolari, ed un battere, la Xylella fastidiosa trasmessa da cicadellidi e cercofidi.


Donato Boscia, Maria Saponari e Giovanni Martelli (CNR di Bari) hanno presentato una relazione specifica sulla Xylella fastidiosa, con diffusione, vettori, vie di trasmissione, tecniche di contenimento dei vettori, le tecniche di diagnosi, e le attività di ricerca immediate per cercare di arginare il fenomeno.




 
Nella sua relazione Francesco Porcelli dell’Università di Bari ha presentato le caratteristiche dei possibili vettori della Xylella fastidiosa: Zeuzera, Cicadellidi, Cercofidi ed altri vettori, evidenziandone caratteristiche, adattamento e interazione con le condizioni climatiche,  caratteristiche morfologiche.



Nell’ultima relazione Antonio Guario (Osservatorio fitosanitario Regione Puglia) ha delineato gli obiettivi dell’intervento regionale:
• evitare la diffusione della Xylella fastidiosa
• controllare la movimentazione del materiale di propagazione
• adottare misure rivolte alla eradicazione  o al contenimento dell’espansione del patogeno da quarantena
• attivare misure di ricerca per dare le numerose risposte a numerosi quesiti non ancora chiari
• dare supporto finanziario ai diversi soggetti che  subiscono perdite di reddito 

Nella relazione anche tutte le disposizioni e gli adempimenti messi a punto dalle organizzazioni pubbliche arginare questo nuovo parassita da quarantena.


In particolare nelle zone focolaio sono state adottate queste misure:
  • obbligo di estirpare le piante infette;
  • obbligo di bruciare la vegetazione di piccole dimensioni (frasche) proveniente dalla potatura;
  • obbligo di disseccare la parte legnosa in situ prima della movimentazione;
  • effettuare immediato monitoraggio per accertare l’incidenza delle infezioni;
  • divieto di movimentare al di fuori della zona focolaio qualsiasi materiale vegetale infetto;
  • individuare misure preventive con i Sindaci dei Comuni, le ASL e gli enti gestori dei parchi e aree protette per attivare dei piani di intervento nelle aree urbane, nei parchi e giardini pubblici e privati;
  • adempiere ad ogni ulteriore misura indicata dall’Ufficio Osservatorio Fitosanitario.
     

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