Il Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari (Disafa) dell’Università di Torino è nato il primo ottobre 2012 dalla fusione della dei 5 Dipartimenti che componevano la Facoltà di Agraria. All’interno del Dipartimento opera il Gruppo di ricerca coordinato dal professor Paolo Balsari la cui attività, negli ultimi 15 anni, ha portato a grandi miglioramenti nel settore della distribuzione degli agrofarmaci, della sicurezza dell’operatore e della riduzione dell’impatto ambientale.
Il Gruppo di ricerca è composto da uno staff di ricercatori, tecnici e collaboratori che operano nel Laboratorio Crop Protection Technology di cui Balsari è il direttore.

Oltre a questo laboratorio, che si estende su una superficie di oltre 600 metri quadrati e che, grazie alle attrezzature di ricerca in esso presenti, è oggi di riferimento a livello Europeo, il gruppo di lavoro dispone di una galleria del vento esterna di 250 metri quadrati di superficie e di un’area di prova per la determinazione della deriva potenziale generata dalle macchine irroratrici.

Abbiamo incontrato Paolo Balsari per conoscere lo stato dell'arte degli adempimenti in materia di controllo e regolazione delle macchine irroratrici.

Quanto sono importanti la taratura e il controllo funzionale delle macchine irroratrici?
"L'articolo 8 della direttiva europea sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari prevede l'obbligatorietà del controllo funzionale periodico delle irroratrici in uso sul territorio europeo. In Italia abbiamo abbiamo stimato (manca in effetti un registro ufficiale, ndr) la presenza sul territorio di circa 600.000 macchine irroratrici in uso.
Già da diversi mesi ci stiamo attivando, anche in funzione del Pan, con il controllo delle stesse. La scadenza del primo controllo è fissata per il 26 novembre di quest'anno. Ahimè diverse Regioni, che hanno l'onere di questo controllo, faranno fatica a rispettare questa scadenza".

Ci troviamo in mezzo a tanti irroratrici. Quali sono le caratteristiche di questo centro?
"Ci occupiamo della certificazione della macchine nuove di fabbrica: siamo l'unico centro italiano responsabile di questa attività per conto di Enama e a livello europeo per conto di Entam; siamo uno dei pochissimi a livello mondiale accreditato. 
Oltre al controllo delle macchine nuove e dei componenti delle stesse, facciamo formazione per il controllo funzionale dell'usato. Svolgiamo periodicamente (sia a livello regionale, sia italiano e internazionale) dei corsi di formazione per le persone che si saranno preposte al controllo funzionale delle macchine in uso".

Il Pan ci parla sia di controllo funzionale sia di taratura...
"Il controllo funzionale è previsto dal Pan e obbligatorio entro il 26 novembre 2016. La regolazione (detta anche taratura) consiste nel fare in modo che la macchine, una volta verificata la funzionalità, sia regolata in maniera tale da adeguare la distribuzione alle condizioni ambientali: nel caso della piante da frutto, si intendono la forma di allevamento, il sesto d'impianto... Oppure, nelle erbacee, la regolazione dell'altezza della barra per avere la massima possibile uniformità di distribuzione.
La regolazione non è obbligatoria. E' prevista dal Pan come un'azione da promuovere nell'ambito delle misure previste dai prossimi piani di sviluppo rurale proprio perché si è compresa l'importanza di questa azione: una macchina può essere perfettamente funzionale, ma se non è ben regolata potrebbe non dare i risultati che potenzialmente potrebbe ottenere. La regolazione per ora non prevede scadenze; deve essere fatta dall'agricoltore previa una formazione degli stessi: dovrebbe essere prevista nell'ambito dei corsi per l'abilitazione (il vecchio "patentino", ndr).
La regolazione dovrebbe essere fatta (e alcune Regioni l'hanno previsto) insieme e a seguito del controllo funzionale nei centri prova che effettuano questo tipo di operazione".

Quanto incidono una buona regolazione della macchina sull'efficacia del trattamento?
"Tantissimo! La regolazione è fondamentale. È ovvio che se io dispongo di una macchina che non è in grado di funzionare correttamente - mi riferisco ad esempio ad un manometro "starato" o addirittura bloccato o a degli ugelli usurati - faccio fatica a fare una regolazione corretta. Se diamo un valore 100 al risultato finale, la regolazione ha un'incidenza superiore rispetto al controllo funzionale".