I contoterzisti europei si sono dati appuntamento a Expo, nel padiglione dell'Unione Europea, per un seminario-dibattito coorganizzato da Ceettar, Unima e Confai sul tema dell'importanza e del ruolo degli agromeccanici nello sviluppo dell'innovazione per un'agricoltura competitiva e sostenibile.

Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito del presidente di Unima, Silvano Ramadori, è toccato a Roberto Guidotti, del servizio tecnico Unima che ha presentato un'indagine sul contoterzismo italiano svolta dal Nomisma nel 2014 con la collaborazione di Unima e Confai, grazie alla quale è stato dato rilievo al ruolo centrale degli imprenditori agromeccanici nella competitività dell'agricoltura italiana: più di 11 mila imprese e 150 mila macchine contribuiscono ogni giorno alla produzione agricola del paese, servendo annualmente ben 534 mila imprese agricole.
 
Eric Dresin, segretario generale di Ceettar, ha presentato il fascicolo redatto dalla sua organizzazione sulla consistenza e rappresentanza dei conterzisti a livello europeo: 150 mila imprese attive nei settori agricolo, forestale e della manutenzione del territorio, che coprono quasi il 50 per cento dei fabbisogni di meccanizzazione nei servizi più specialistici.

Lo stesso Dresin ha anche sottolineato come la Pac, seppure in costante evoluzione, rimanga fedele all'ambizione agricola e alimentare dell'Europa di rispondere alle attese dei cittadini in termini di quantità, qualità e prezzo.
L'agricoltura europea rappresenta 10 milioni di posti di lavoro e un fatturato annuo di 394 miliardi di euro, ma è anche la base di un'industria agroalimentare di 4,1 milioni di lavoratori e lavoratrici, con un fatturato annuo di 956 miliardi.
 

L'incontro interno al padiglione New Hollanad di Expo 2015
 

L'elemento generale emerso nel corso del dibattito è che, ovunque in Europa, gli imprenditori agromeccanici svolgono il ruolo di interfaccia tra gli agricoltori e l'industria dei macchinari agricoli, contribuendo allo sviluppo e alla diffusione di tecniche e tecnologie innovative, ma soffrono dei ritardati o mancati pagamenti per i servizi prestati a causa della mancanza di liquidità delle imprese agricole.

I lavori sono proseguiti con l'intervento di Jan Maris dell'associazione olandese e Leonardo Bolis, presidente di Confai, che hanno indicato i servizi di qualità, come precision farming e land management, quale strumento per battere la concorrenza.

Hanno chiuso l'incontro il presidente del Ceettar e della federazione francese, Gérard Napias, che ha ricordato come gli imprenditori agromeccanici abbiano sempre sostenuto l'impegno dell'Unione Europea a favore di una politica agricola comune ambiziosa e Silvano Ramadori, che ha evidenziato come il futuro dipenda da quello che si costruisce nel presente ed esortato i presenti ad "avere fede nel futuro della nostra agricoltura e della nostra industria agroalimentare, incitare ad innovare, incitare ad investire, tracciare le vie di uno sviluppo sostenibile ed efficiente".

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