Cosa rende affini due marchi, uno di spumanti e uno di trattori? Certo, la nutrita flotta di quattordici mezzi McCormick ogni giorno utilizzati per gestire i vigneti Ferrari in Trentino, Toscana ed Umbria, ma soprattutto, i valori di fondo orientati all’eccellenza produttiva, totalmente condivisa e fondata su un autentico made in Italy.

Sia Ferrari che McCormick vantano una produzione al cento per cento nazionale. Se oggi, infatti, è la famiglia Lunelli a guidare la più importante casa di Metodo Classico d’Italia, a capo del polo trattoristico di Fabbrico è la famiglia Morra, di origini piemontesi.
Mantenendo orgogliosamente la fisionomia di aziende familiari fortemente legate al territorio, McCormick e Ferrari hanno saputo confrontarsi con il mercato attraverso strategie imprenditoriali che hanno reso i due storici marchi, brand di successo e di riferimento internazionale nel campo dei prodotti di eccellenza del made in Italy.

Due realtà caratterizzate entrambe da una forte spinta all’innovazione, flessibili e adattabili, che in un momento storico in cui molte delle aziende italiane hanno fatto la scelta dell’estero, hanno mantenuto fede alla propria vocazione territoriale, sfruttando appieno le potenzialità della tecnologia per ottenere la massima qualità e distinguersi sul mercato.
Due famiglie che, nonostante l’attuale crisi mondiale, assicurano lavoro all’interno del Paese, misurandosi anche con concorrenti che producono fuori dai confini nazionali per mere logiche di costo e non di qualità. Una qualità che è sicura fonte di prestigio sia per Ferrari che per McCormick, ma che soprattutto si condensa e si concretizza nell’obiettivo comune del risultato produttivo, partendo da un’attenta coltivazione del vigneto supportata da un’ottimale meccanizzazione per spingersi fino alla trasformazione dell’uva nelle bollicine Ferrari, famose ed apprezzate in tutto il mondo.