Poche rispetto alle attese le pagine che i giornali hanno dedicato all'incontro del G7 a Bergamo, dove si è discusso fra l'altro di lotta alla fame, incentivi ai giovani agricoltori e commerci internazionali.

Occhi puntati sulla riforma della Pac e grandi attese per uno snellimento delle procedure. Fra le novità il contratto sui prezzi.

La siccità presenta il conto e molte colture lamentano cali vistosi delle produzioni. Fra i settori colpiti anche la castanicoltura.

Per mele e riso impennata delle esportazioni, mentre la Ue si prepara a spingere sull'export di zucchero nel dopo-quote. Ma l'Italia non ne beneficerà.

Nuovi focolai di Xylella in Puglia, mentre a Nord si fanno i conti con la cimice asiatica.

Metà degli italiani, dice un sondaggio, sono pronti a mangiare insetti. Ma non sempre i sondaggi mostrano la realtà...

Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sulle pagine dei giornali in edicola negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio nelle righe che seguono.
 

Tutti al G7

Dicono le cronache che il G7 agricolo che si è svolto a Bergamo sia fra i più partecipati. Mentre molti lo hanno seguito da vicino, pochi sono i giornali che a questo evento hanno dato risalto.
Salvo alcune lodevoli eccezioni come il quotidiano locale, L'Eco di Bergamo, che sia per l'importanza dell'evento, sia per motivi "territoriali" non ha risparmiato le pagine da dedicare al meeting agricolo.

Iniziamo dunque da “L'Eco di Bergamo” del 14 ottobre, che apre i suoi servizi commentando le discussioni che hanno anticipato i lavori del G7, incentrate sulla riforma della Pac, mettendo in luce la scarsa disponibilità di Bruxelles a seguire l'Italia sulle politiche di etichettatura.

Si continua il giorno seguente, sempre su “L'Eco di Bergamo” con un'intervista al presidente della Commissione Agricoltura, Phil Hogan, che anticipa i capisaldi della riforma Pac, incentrati sul lavoro ai giovani e sullo snellimento delle procedure.

Il 16 ottobre, a conclusione del G7, “L'Eco di Bergamo” ospita un'intervista al ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, che si rallegra per l'ampia partecipazione all'incontro e per le aperture statunitensi ai commerci con l'Unione europea.
Nello stesso giorno è lo stesso ministro Martina a firmare un articolo, pubblicato sul “Corriere della Sera”, dove ribadisce l'impegno a favorire la presenza dei giovani nelle attività agricole.

Del G7 si è occupato il 13 ottobre “Avvenire”, in questo caso per approfondire le scelte di politica agraria fissate nella "Carta di Bergamo", come è stato battezzato il documento di sintesi degli obiettivi comuni, fra i quali spicca l'attenzione rivolta alle produzioni biologiche.

Ancora “Avvenire” il giorno seguente sposta l'attenzione sul tema delle politiche di contrasto alla fame, argomento centrale nelle discussioni del G7.
A questo proposito “Libero” del 15 ottobre ricorda che nel mondo si contano ancora 800 milioni di persone che non hanno cibo a sufficienza.
Su “Famiglia Cristiana” in edicola il 19 ottobre il G7 agricolo è ricordato in appena 24 righe, incentrate sul tema della lotta alla fame.
 

Produzioni dimezzate dal clima

Chiusa la parentesi del G7, i media si sono concentrati sull'andamento dei mercati, a iniziare dal principe dei frutti di stagione, in questo caso le castagne.
Così “Il Resto del Carlino” del 13 ottobre commenta le conseguenze dell'andamento climatico, che con la siccità ha portato a dimezzare le produzioni di castagne dell'appennino tosco-emiliano.

Non va meglio in Liguria, scrive “Il Secolo XIX”, dove sempre a causa della siccità si lamenta il calo della produzione di uva, mentre le olive si presentano in formato "mignon".

Dal “Messaggero Veneto” del 16 ottobre si apprende che clima secco e complicazioni sanitarie nelle api hanno dimezzato la produzione di miele in Friuli Venezia Giulia.

E' allarme anche per il radicchio e la “Tribuna di Treviso” del 17 ottobre commenta le difficoltà che la stagione calda comporta per il tipico ortaggio veneto, che deve vedersela anche con la maggiore aggressività dei patogeni.

In Sardegna, come denuncia “Unione Sarda” del 16 ottobre, sempre per le conseguenze del clima, si teme un forte calo in molti comparti agricoli.

Gelo, grandine e siccità hanno poi compromesso i risultati della vendemmia, che secondo i dati di Assoenologi, riportati il 19 ottobre dal “Corriere della Sera”, ha registrato complessivamente una flessione del 28%
 

Export in recupero

Notizie positive giungono dall'export di mele, che a detta de “Il Resto del Carlino” del 14 ottobre, stanno incontrando un forte apprezzamento sui mercati del Sud-Est asiatico.

In ripresa, scrive “La Provincia Pavese” nello stesso giorno, le esportazioni di riso, cresciute del 14% con punte anche più elevate in Turchia e Gran Bretagna, paesi che stanno trainando questo momento favorevole per le produzioni italiane.

Buone prospettive, commenta “Repubblica” del 16 ottobre, per lo zucchero prodotto nella Ue, che potrebbe trovare sbocco nelle esportazioni dopo la liberalizzazione dalle quote produttive. Vantaggi dei quali non beneficeranno però le produzioni italiane.

Una breve notizia riportata da “Il Sole 24 Ore” del 17 ottobre inserisce poi il pomodoro fra i mercati in crescita, grazie al forte aumento dei prezzi, saliti del 40%.

Sul fronte dell'export notizie positive per i formaggi erborinati, come il gorgonzola, verso i quali la Cina ha riaperto le frontiere, come ci informa “Italia Oggi” del 18 ottobre.
 

Piace la nuova Pac

Commentando gli esiti del G7 si è fatto un cenno alla riforma della Pac, argomento che ritroviamo il 14 ottobre su “Il Sole 24 Ore”, che evidenzia in un'intervista al ministro Martina i benefici di alcune novità, come le misure per la gestione del rischio.
Ancora su “Il Sole 24 Ore” si apprende che le maggiori novità di questa riforma riguardano i contratti sui prezzi, oltre agli incentivi ai giovani agricoltori e la semplificazione della burocrazia.

Le rappresentanze agricole, afferma il quotidiano piacentino “Libertà” del 18 ottobre, si dicono soddisfatte del nuovo accordo comunitario.
Di diverso avviso la “Gazzetta di Parma” del 17 ottobre, che a proposito del pacchetto Omnibus (nel quale è inserito questo aggiornamento della Pac), vede alcuni aspetti critici.
 

L'invasione delle cimici

Sul fronte della salute delle piante il “Corriere della Sera” del 13 ottobre lancia un allarme per l'invasione della cimice asiatica in alcune aree del comasco.
Gli fa eco “Libero” per commentare i danni che questi insetti provocano in tutti i frutteti, da Sondrio a Brescia sino a Milano.
Situazione analoga in Lomellina, come scrive “La Provincia Pavese” per commentare i danni subiti dai frutteti della Lomellina.
Non va meglio in Veneto e “Il Gazzettino” del 19 ottobre commenta la diffusione di questo insetto che dalla pianura si sta spostando sino alle pendici dei rilievi bellunesi.
 

Xylella, nuove paure

Non trova soluzione il problema Xylella, che si arricchisce di nuove emergenze, come quella segnalata dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 18 ottobre, che conferma la presenza di focolai nel brindisino e la possibilità che la "zona cuscinetto" possa spingersi verso la provincia di Bari.

Forte la critica espressa dal “Quotidiano di Puglia”, che sull'emergenza Xylella denuncia il cattivo utilizzo di ingenti risorse economiche.
 

Glifosate, il no italiano

Altro tema "scottante" riguarda l'impiego del glifosate, al centro di accese discussioni sulla opportunità del suo impiego in vista di possibili danni alla salute.
Avvenire” del 18 ottobre ospita a questo proposito il resoconto dell'incontro del ministro per la Salute, Beatrice Lorenzin, con i rappresentanti di Greenpeace, ai quali avrebbe assicurato l'impegno del Governo italiano contro un'eventuale proroga al suo utilizzo, tema del quale si discute a Bruxelles.
 

Insetti nel piatto

Fra le notizie curiose troviamo quella de “Il Giorno” del 17 ottobre che commenta i dati di una ricerca di mercato, dalla quale risulta che quasi la metà degli italiani sarebbe pronta a mettere nel piatto anche gli insetti. Difficile crederci...

Intanto “Il Giornale” del 15 ottobre commenta come evolvono i consumi e la tendenza a ottenere una "simil-carne" partendo dai vegetali.
 

Il vino arriva a casa

Interessante la notizia riportata il 18 ottobre da “Italia Oggi” a proposito dell'idea di due giovani imprenditori che hanno messo a punto un'organizzazione per portare a domicilio, a tempi record, bottiglie di vino.

Un'opportunità per i consumatori, ma soprattuto un'occasione per quei produttori di vino che non dispongono di una rete di distribuzione.

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