Molte le notizie di carattere agroalimentare delle quali si sono occupati in questi giorni i quotidiani, ma fra tutte il ruolo di protagonista è andato al dibattito che si è svolto a Bruxelles in occasione del Consiglio straordinario dei ministri agricoli, accompagnato dalle proteste degli agricoltori. A manifestare il proprio disagio, scrive “La Stampa” del 4 settembre, sono stati in particolare gli allevatori che con i loro trattori hanno invaso le strade di Parigi, ma i problemi, scrive il giorno seguente “Il Sole 24 Ore”, riguardano tutta la zootecnia, quella da latte come quella da carne. Non sono da meno le complicazioni vissute dai produttori ortofrutticoli, anche loro “in marcia” su Bruxelles, si apprende dal “Mattino di Padova” del 7 settembre, per chiedere aiuti dopo la crisi di mercato conseguente all'embargo russo. L'8 settembre, a conclusione del Consiglio straordinario, ecco arrivare la proposta di un piano da 500 milioni di euro con i quali fronteggiare la crisi di mercato innescata non solo dalla chiusura delle frontiere russe, ma anche dalla frenata dell'economia cinese, come puntualizza “Il Sole 24 Ore”. Mezzo miliardo di euro, specifica nello stesso giorno la “Gazzetta del Mezzogiorno”, che saranno i singoli Paesi membri a gestire per andare incontro alle attese dei produttori.

Il costo delle frodi
Fra i problemi in evidenza nel dibattito sulla crisi dei mercati, un ruolo di primo piano è assunto dalle frodi sui prodotti agroalimentari. Lotta ai falsi e una incisiva politica sulle etichette, sottolinea “La Stampa” del 6 settembre, è quanto hanno chiesto gli agricoltori che hanno animato le piazze europee con la loro protesta. Anche in frontiera, al Brennero, si è protestato istituendo una sorta di dogana, scrive “Il Sole 24 Ore” dell'8 settembre, per verificare cosa realmente arriva sulle nostre tavole. E dai controlli, denuncia “La Stampa”, sono spuntate mozzarelle polacche e verdure svedesi. Il giorno seguente si apprende dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” che oltre alle mozzarelle taroccate, passano milioni di litri di latte e quintali di caglio di dubbia provenienza. Per fronteggiare queste speculazioni sarebbe utile l'etichettatura del latte, cosa della quale sembra essere convinto anche il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, come si apprende dalle dichiarazioni raccolte da “Il Sole 24 Ore” del 9 settembre. Frodi si registrano poi nella produzione di prosciutti che di made in Italy hanno ben poco, come denuncia il 10 settembre la “Gazzetta di Reggio”. Quanto sia importante intervenire contro le frodi lo dimostra un dato riportato anche in questo caso da “Il Sole 24 Ore”, secondo il quale la concorrenza sleale comporta la perdita di circa ventimila posti di lavoro e un danno di quattro miliardi di euro.

Alti e bassi della vendemmia
Occhi puntati su Bruxelles, dunque, ma anche sull'andamento della vendemmia che si preannucia di ottimo livello, con una produzione complessiva che “Italia Oggi” del 9 settembre stima possa raggiungere i 47 milioni di ettolitri, il 10% in più rispetto all'annata precedente. Vendemmia da record in particolare in Toscana, scrive “La Nazione” dell'8 settembre, dove trionferanno non solo i rossi, come da tradizione, ma anche le “bollicine”. Vendemmia da record in Friuli Venezia Giulia, si legge su “Il Piccolo” del 10 settembre, con un incremento della produzione del 15%. Qualche nube si addensa invece sulla produzione pugliese. Ne parla il “Corriere del Mezzogiorno” evidenziando che la vendemmia procede a rilento e il tenore alcolico del “Primitivo” è inferiore alle attese. Un allarme condiviso dal “Quotidiano di Bari”, che parla anche di prezzi troppo bassi delle uve da vino nonostante la buona qualità. Di vendemmia si occupa il settimanle “L'Espresso” in edicola il 4 settembre, ma in questo caso per denunciare il fenomeno del caporalato e del lavoro irregolare.

La stretta sul caporalato
Contro il caporalato si intesificano tuttavia le azioni di contrasto grazie ai maggiori poteri che il Governo ha attributo a polizia e Pm e dei quali si discute il 5 settembre sulle pagine de “Il Sole 24 Ore”. Intanto le campagne del barese, avverte la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 6 settembre, saranno quelle soggette ai controlli più stretti. La scelta di intervenire nel barese con maggiore incisività, è ancora la “Gazzetta del Mezzogiorno” a scriverlo, risiede nella constatazione che in queste aree si riscontra il mancato rispetto degli indici di congruità fra produzione e manodopera impiegata. Nel frattempo la cronaca registra un'altra tragedia sui campi che porta a quattro le vittime stremate dal troppo lavoro e dal caldo. Ne parlano il 10 settembre molti quotidiani e fra questi “L'Unità” e “Repubblica”. Infine nella lotta al caporalato interviene anche l'Inps con la proposta, riportata da “Il Sole 24 Ore” del 9 settembre, di utilizzare i droni per scoprire le situazioni di illegalità nell'impiego della manodopera.

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