Il diritto al cibo che si trasforma in dovere per chi quel cibo lo produce. Evitando sprechi e combattendo speculazioni. E' uno dei tanti capisaldi della Carta di Milano, documento con il quale l'Italia si presenta a Expo 2015 per mettersi alla guida morale di un mondo che dichiara guerra alla fame. Temi importanti sui quali si sono soffermati tanti quotidiani che in questi giorni hanno chiamato a raccolta le firme più importanti per commentare questo impegno. Così sul “Corriere della Sera” del 28 aprile si può leggere l'articolo a firma della presidente della Camera Laura Boldrini, mentre “Libero” nello stesso giorno ospita un'intervista a Massimiliano Tarantino, che della Carta di Milano è il coordinatore. Poi è il turno di “Repubblica” che interpella Vandana Shiva, paladina della lotta alla fame nel mondo. “La Stampa” del 29 aprile racconta i principi sui quali si articola il diritto per tutti al cibo e ancora nello stesso giorno l'argomento è ripreso da “Repubblica” e da “Il Sole 24 Ore”. Infine il 30 aprile l'intervento del presidente Anci, Piero Fassino, che dalle pagine de “La Stampa” invita tutti i comuni ad adottare la “Carta”.

Parola d'ordine, innovazione
Ma come raggiungere gli obiettivi tratteggiati dalla “Carta”? Una strada è quella dell'innovazione, percorso già intrapreso ad esempio negli Usa, come evidenziano alcuni ambasciatori statunitensi dalle pagine de “La Stampa” del 29 aprile. E' innovazione anche quella legata alla distribuzione degli alimenti, tema del quale si occupa il 27 aprile il “Corriere della Sera” anticipando come saranno i supermercati del futuro. L'innovazione avrà un posto di rilievo all'interno di Expo dove si potranno ammirare le serre a sviluppo verticale progettate da Enea e raccontate da “Italia Oggi” del 29 aprile. Oppure sedersi ai banchi interattivi e utilizzare i “nasi” antisofisticazione descritti dal “Corriere della Sera” del 29 aprile. Forse sarà possibile anche vedere in anteprima il prototipo messo a punto da Barilla per produrre pasta con una sorta di stampante a 3D, progetto del quale si parla su “Repubblica” del 27 aprile.

Nuove tecnologie e Ogm
Innovazione anche nella pubblica amministrazione con l'avvio della procedura telematica per ottenere gli aiuti Ismea al primo insediamento, argomento affrontato da “Italia Oggi” del 29 aprile. Le nuove tecnologie offrono poi un importante aiuto nel controllo degli alimenti, tanto che l'Italia figura ai primi posti in questo campo, come si apprende da “Repubblica” del 27 aprile.
Le innovazioni proseguono sul fronte delle produzioni Ogm, con la messa a punto di un riso Ogm che resiste alle alluvioni, notizia che si può leggere su “Il Sole 24 Ore” del 26 aprile. Ma sugli Ogm, scrive “La Stampa” del 26 aprile, continuano le polemiche e gli scontri dopo le recenti decisioni che lasciano ai singoli Stati libertà di decisione. Il 29 aprile arriva l'intervento de “Il Fatto” che evidenzia come gli Ogm arrivino a tonnellate nei piatti di ogni giorno, cosa che trasforma ogni divieto in un bluff.

La Xylella del dissenso
Nonostante i tanti progressi in ogni campo, la difesa degli olivi dagli attacchi di Xylella non trova soluzione se non nell'abbattimento delle piante. Una misura drastica che l'Italia avrebbe voluto adottare ricorrendo al “bisturi” ma che l 'Europa impone invece con la “motosega”. Sulla linea dura, spiega la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 28 aprile, si sono schierate Francia e Germania. Poi la decisione finale, una sconfitta a metà per l'Italia, come la definisce “Repubblica” del 29 aprile. Una decisione, scrive nello stesso giorno “Il Sole 24 Ore”, che mette a rischio 9 milioni di piante nel Salento. Interviene su questo argomento Paolo De Castro dalle pagine de Il Sole 24 Ore per puntualizzare le aperture ottenute dall'Italia sulle più drastiche pretese avanzate dalla Commissione Ue e per ricordare che esistono ancora margini di manovra per modificare le decisioni prese. Nel frattempo si apprende dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 30 aprile che un provvedimento del Consiglio dei Ministri stanzierà 11 milioni di euro destinati ai produttori e ai vivaisti danneggiati dalla Xylella. Nello stesso decreto le norme per sostenere il mercato del latte, i cui dettagli sono riportati da “Il Sole 24 Ore

Patologie in agguato
Purtroppo i problemi non si fermano alla Xylella. In Toscana si accentuano le preoccupazioni per gli attacchi della mosca dell'olivo e “La Nazione” del 24 aprile sottolinea che i trattamenti invernali rischiano di dimostrarsi insufficienti. Per la vite il problema si chiama Flascenza dorata, patologia che secondo “Il Secolo XIX” del 26 aprile si propone con maggiore frequenza nei vigneti biologici.

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