E' uno scenario a tinte fosche per l'agroalimentare quello disegnato dai quotidiani in edicola in questi giorni. Per l'uva da tavola pugliese, una delle regioni più forti in questo settore, il 2014 è un anno da dimenticare, queste le amare conclusioni riportate dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” dell'8 novembre. Non va meglio per l'olio, scrive “Avvenire” del 9 novembre, dove la mosca dell'olivo e le piogge hanno prodotto gravi danni. Gli olivicoltori pugliesi devono anche fare i conti con gli attacchi da Xylella, e la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 10 novembre ospita un appello rivolto alla Commissione europea affinché ci sia più attenzione per l'epidemia che ha colpito il Salento. Non va meglio in Sardegna, si legge l'11 novembre su “Unione Sarda”, dove i guai dell'olio sono il caldo e gli attacchi dei parassiti. Crolla (-22%) anche la produzione di olio siciliana, tutta colpa, dice “La Sicilia” del 12 novembre, del clima. Intanto il prezzo dell'olio schizza verso l'alto, come commenta in una breve nota “Il Sole 24 Ore” del 13 novembre. Ci spostiamo a Nord, nel bellunese, dove i problemi del maltempo hanno compromesso i due terzi del raccolto di mais, come si apprende il 12 novembre dal “Corriere delle Alpi”. Nel bergamasco i guai per l'agricoltura vengono soprattutto dal maltempo che stando alle anticipazioni de “Il Giorno” ha provocato danni per circa 13 milioni di euro. Ancora su “Il Giorno” si apprende che fra Lodi e Pavia l'eccesso di precipitazioni ha portato nei vigneti ad un calo del 15%. Il “Corriere Mercantile” del 12 novembre punta l'attenzione sulle castagne, la cui produzione è stata compromessa dagli attacchi del Cinipede.

Chi brinda e chi no
Stagione difficile anche per il vino, in particolare per il vino novello che sembra aver perso molti punti nelle preferenze dei consumatori come scrive “Il Sole 24 Ore” dell'8 novembre. Ma è tutto il settore enologico a segnare il passo, lo dicono i numeri della produzione riportati il 9 novembre da “La Stampa”, che evidenziano il sorpasso sull'Italia di Francia e Spagna. Il calo della produzione di vino è però un fenomeno che riguarda tutta la produzione mondiale. Lo afferma l'Organizzazione internazionale del vino (Oiv), le cui analisi sono riportate su “Italia Oggi” del 12 novembre. In compenso continua l'espansione sui mercati stranieri dei nostri spumanti, con un 24% in più di bottiglie esportate. I dettagli si possono leggere l'11 novembre su “La Voce di Romagna”. Export con il segno più anche per le macchine agricole italiane, che però scontano una pesante flessione nelle vendite sul mercato interno. Se ne discute il 12 novembre sulle pagine di “Italia Oggi”, che anticipa alcuni dei temi discussi nell'ambito di Eima, il salone della meccanizzazione agricola di Bologna.

A tutto export
L'importanza dei mercati esteri per l'agroalimentare italiano è il tema al centro del forum de “Il Sole 24 Ore” del quale si parla il 7 novembre puntando l'attenzione sulla promessa di un segno distintivo per il made in Italy. Analogo argomento è al centro del “Milano fashion global summit” che vede nel cibo e nell'alta moda, come scrive “MF” del 12 novembre, gli alfieri delle migliori produzioni italiane. Ma bisogna fare i conti con la concorrenza dei prodotti di imitazione e che stando a quanto riporta “Italia Oggi” del 10 novembre, ci portano via 50 miliardi di euro. Particolare è il caso del Parmigiano Reggiano che dopo l'embargo russo vede crescere i prodotti di imitazione, come denuncia “Repubblica” del 13 novembre. Se l'export tira, in sofferenza sono invece i consumi interni. I dati riportati da “Repubblica” del 9 novembre dicono che le famiglie stanno tagliando la spesa in maniera sensibile. A soffrire di questi tagli è in particolare la carne, il cui consumo sarebbe sceso dell'11%. Al contrario per le carni avicole, informa una breve nota de “Il Sole 24 Ore” del 12 novembre, si assiste a un risveglio della domanda che sta spingendo i prezzi verso l'alto.

Tra Russia e Usa
Restiamo in tema di mercati internazionali con le discussioni sugli accordi commerciali fra Usa e Ue. A questo proposito “Italia Oggi” del 12 novembre ospita una intervista a Paolo De Castro nella sua nuova veste di relatore permanente nel negoziato Ttip (Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti). Le difficoltà spiega De Castro, stanno nel conciliare le posizioni del Nord europa, avverse all'accordo, con quelle dei paesi del Sud, più aperti al raggiungimento di una intesa. A Bruxelles si guarda con preoccupazione per le proposte di tagli per 448 milioni agli aiuti destinati a sostenere gli agricoltori dopo l'embargo russo. Una proposta, si legge su “Italia Oggi”, che trova una ferma opposizione dalla maggior parte dei ministri agricoli riuniti in questi giorni a Bruxelles.

Questo articolo fa parte delle collezioni: