Temporali, grandine e bombe d'acqua hanno continuato a colpire a macchia di leopardo proprio ora che la vendemmia entra nel pieno. Ma stando a quanto scrivono i quotidiani di questi giorni la produzione sembra “tenere”. Lo dice “Il Giorno” del 21 settembre anticipando che seppure si attenda un calo delle rese, la qualità sembra salvaguardata. Lo conferma con una breve notizia anche il “Corriere del Mezzogiorno”. Notizie positive sul fronte dell'export, in particolare negli Usa dove si registrano nuovi record, sono descritti il 20 settembre sulle pagine di “Libero”. Andrebbe forse ancor meglio se sapessimo utilizzare appieno le risorse comunitarie messe a disposizione per la promozione. In “cassa”, scrive “Il Sole 24 ore”, sono rimasti non utilizzati 17 milioni di euro, che corrono il rischio di essere restituiti. Curiosa la breve notizia riportata il 25 settembre da “Popotus” (un dorso di Avvenire) dell'idea di un viticoltore che ha imposto il cartellino da timbrare (come in ufficio) ai suoi vendemmiatori. In difficoltà invece, si legge su “Il Gazzettino”, è la vendemmia del Veneto con una produzione prevista in diminuzione per il 17%. Colpa del maltempo che ha colpito duramente anche in Toscana dove oltre alle viti, riporta “La Nazione”, sono state distrutte intere colture. Dalla Toscana all'Emilia Romagna e in particolare all'imolese, in provincia di Bologna, dove i danni alle campagne sono gravissimi, come pubblica il 23 settembre “Il Resto del Carlino”. Danni pesanti, dice “Il Sole 24 Ore” del 20 settembre anche alle coltivazioni di pomodoro che nel foggiano hanno subito una perdita del 30%. A fare le spese del maltempo è anche la produzione di olio a causa delle condizioni climatiche negative durante la fioritura. Le stime pubblicate il 24 settembre da “Italia Oggi” parlano di un calo del 15%. A proposito di olio, la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 25 settembre ospita un'intervista al presidente Coldiretti, Roberto Moncalvo, che esprime preoccupazioni per gli attacchi di Xylella e per gli effetti dell'embargo russo.

Bene, nonostante tutto
Nonostante tutte queste vicissitudini, i “numeri” dell'agricoltura continuano ad essere di segno positivo, tanto da essere uno dei pochi settori in crescita. Questa la notizia riportata dal “Giornale di Brescia” del 23 settembre. Il mondo agricolo può vantare un altro primato, quello di essere il “favorito” dagli istituti di credito per la concessione di prestiti. Lo scrive “Venerdi”, il magazine in edicola con Repubblica il 19 settembre. Qualche difficoltà si registra al contrario per mele e pere il cui mercato è ancora in fase riflessiva, come analizza “Il Sole 24 Ore” del 23 settembre. Difficoltà alle quali il settore ortofrutticolo risponde con nuove proposte, come angurie nane e peperoni cornuti. Innovazioni presentate al Macfrut di Cesena che si svolge in questi giorni e illustrate sulle pagine de “Il Resto del Carlino” del 25 settembre. Ancora notizie sull'andamento dei mercati si possono leggere su “Il Sole 24 Ore” del 24 settembre, dal quale si apprende che il mercato del mais è in forte flessione, tanto da indurre Bruxelles a ripristinare i dazi all'importazione.

L'embargo
Restiamo a Bruxelles con le nuove regole decise per gli aiuti al settore ortofrutticolo per arginare le conseguenze dell'embargo russo alle produzioni europee. I dettagli si possono leggere il 20 settembre su “Il Sole 24 Ore”. Dei problemi legati all'embargo si parla il 24 settembre sulla “Gazzetta di Parma” per segnalare che nel settore lattiero caseario le perdite possono arrivare a 250 milioni di euro. Da Bruxelles giunge poi la decisione di avviare una procedura di infrazione contro i “semafori” inglesi che vorrebbero distinguere cibi buoni e cattivi, ma che penalizzano alcune nostre eccellenze alimentari. Se ne parla su “La Stampa” del 19 settembre. Dalla capitale europea giunge infine la notizia, riportata da “Italia Oggi” del 24 settembre, della nascita di un nuovo fondo, dotato di 4 milioni di euro, per sostenere lo sviluppo delle iniziative in ambito ”agro-web”.

Lotta alle frodi
Continua nel frattempo la lotta alle contraffazioni agroalimentari, attività alla quale l'avvicinarsi di Expo sta imprimendo se possibile un'accelerazione, come si apprende da “Il Sole 24 Ore” del 19 settembre, tanto da porre l'Italia ai vertici nella lotta contro i falsi. Grazie all'intensa attività di controllo, si legge poi su “Avvenire” del 24 settembre, i cibi prodotti in Italia possono vantare un elevato grado di sicurezza. Cosa che però non fa scemare le preoccupazioni, vere o false che siano, nei confronti degli Ogm. Il dibattito su questo tema è riaperto da “Repubblica” del 24 settembre che ricorda la diffusa presenza di Ogm in molti dei cibi che vengono portati in tavola. Ma si può stare tranquilli, afferma la senatrice e scienziata Elena Cattaneo, sempre su “Repubblica”. Di parere opposto e non potrebbe essere diversamente, è Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Anche il suo pensiero è riportato da “Repubblica”.

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