Il Tar del Lazio ha sospeso l'emissione della sentenza sul ricorso in materia di semine di Ogm, ritenendo di avere bisogno di maggiore tempo per analizzare la questione. La sentenza verrà emessa entro 45 giorni a partire da ieri.
"Siamo orientati a reiterare il decreto interministeriale che dispone il divieto di coltivazione in italia per 18 mesi del mais Ogm per non creare una situazione di interruzione", ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti in una intervista a Repubblica tv, riferendosi ai ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e della Salute Beatrice Lorenzin e sottolineando che la posizione dell'Italia "è consolidata ed è di inibire la coltivazione di Ogm".

"Fiducia per il buon esito finale del procedimento". La esprime il presidente di Coldiretti, Moncalvo. "In ogni caso il rinvio della decisione conferma il divieto di coltivazione e allontana il rischio di contaminazioni illegali", osserva. "A questo punto i ministeri competenti e le Regioni devono cogliere il tempo disponibile per una soluzione definitiva che - conclude Moncalvo - mantenga l'Italia libera da Ogm".

"Si tratta di una facoltà del tribunale che lascia però in sospeso una questione molto delicata. Avremmo preferito che ci fosse una definizione di questa vicenda, che rischia di creare un vuoto in cui è possibile che si sviluppino comportamenti illegali. Chiediamo a governo e Regioni che vigilino sull’applicazione del decreto che rimane pienamente in vigore”. È la posizione di Aiab, Federbio e Associazione per l’agricoltura biodinamica.
È invece positivo il commento sull’impegno ribadito dal ministro Galletti. “Bisogna che il divieto di coltivare piante transgeniche nel nostro Paese – ribadiscono le tre associazioni –  sia chiaro e definitivo".