Grande interesse della stampa questi ultimi giorni per le vicende che hanno coinvolto il ministro Nunzia De Girolamo. A chi fosse appassionato a questo argomento non resta che l'imbarazzo della scelta di quale quotidiano sfogliare, a iniziare dal “Corriere della Sera” del 13 gennaio e continuando il giorno seguente con “Repubblica” e con “Il Sole 24 Ore”, oppure l'articolo fuori dal coro, pubblicato sulle pagine del “Giornale” con la firma di Marcello Veneziani. E nei giorni seguenti spunta persino l'idea che dietro tutta la vicenda possa esserci un complotto ai danni del ministro, come si legge su “Il Sole 24 Ore” del 16 gennaio. Nello stesso giorno la difesa del ministro passa attraverso le pagine del “Corriere della Sera” ed è ancora dal “Corriere della Sera” che si apprende che il 17 gennaio sarà discussa una mozione di sfiducia. Ma probabilmente l'attenzione degli agricoltori va verso altre questioni, come ad esempio l'applicazione dell'Imu, argomento del quale si parla sulle pagine di numerosi quotidiani, come ad esempio “Italia Oggi” del 15 gennaio che sottolinea la grande confusione che ancora regna sull'applicazione di questa tassa, divenuta un rompicapo per cooperative e agricoltori. È ancora su “Italia Oggi” che il 16 gennaio arriva la conferma che la mini Imu dovrà essere pagata anche dai coltivatori.

Etichette contro le frodi
Altre preoccupazioni giungono dalle frodi che coinvolgono un numero crescente di prodotti agroalimentari e fra questi mozzarella e olio, come scrive “Il Tempo” del 10 gennaio. Contro questa piaga si schiera l'assessore lombardo all'Agricoltura Gianni Fava, che dalle pagine della “Padania” dell'11 gennaio si dice pronto a utilizzare anche le opportunità che verranno dalla Expo 2015. Un aiuto importante potrà venire dalle prossime decisioni che sia a Roma sia a Bruxelles stanno per essere adottate in tema di etichettatura dei prodotti alimentari, argomento che viene anticipato sulle pagine di “Italia Oggi” del 15 gennaio. Il sì all'etichettatura d'origine è salutato con favore il 16 gennaio da “La Voce di Mantova” come pure da “Il Giorno”. Non è con le etichette che potrà essere risolto il problema del crollo delle vendite per i prodotti ottenuti nelle terre dei fuochi. Così “Il Mattino” del 15 gennaio informa che sono stati messi a disposizione fondi da utilizzare per azioni promozionali a sostegno delle vendite di questi prodotti.

Vino a gonfie vele

Non hanno bisogno di campagne promozionali vino e olio che possono continuare a crescere grazie alle opportunità offerte dall'export, come si apprende da “Il Sole 24 Ore” del 10 gennaio. Stando alle anticipazioni de “La Stampa”del 12 gennaio si aprono per il vino nuove opportunità sui mercati dell'Africa. Alle buone prospettive sul fronte dell'export si affianca in ogni caso il buon risultato ottenuto sui mercati europei, puntualmente registrato sulle pagine di “Italia Oggi” del 15 gennaio. A dispetto dei successi della nostra viticoltura si registra tuttavia un differenziale di prezzo a vantaggio dei vigneti francesi del Bordeaux rispetto a quelli italiani destinati alla coltivazione del Brunello. È quanto emerge dalle analisi riportate da “La Stampa” del 14 gennaio. In tema di vino va poi ricordato il premio Oscar Green, vinto con la produzione del vino alle giuggiole, una innovazione della quale si parla sulle pagine di “Avvenire” del 15 gennaio.

Sui mercati
Guardano all'export, scrive la “Padania” dell'11 gennaio, le produzioni agricole del Veneto che puntano ad espandersi sul mercato cinese. Stando a quanto riporta “Il Resto del Carlino” del 14 gennaio, opportunità di crescita nelle Marche si stanno realizzando grazie alle coltivazioni di zafferano. Sulle pagine de “Il Giorno” del 15 gennaio si apprende poi che sono in crescita le vendite on-line di prodotti agroalimentari. Per tenere sotto controllo i mercati arriva poi Agrosserva, servizio messo a punto da Ismea e Unioncamere che con cadenza trimestrale verifica le situazioni congiunturali delle diverse filiere agricole. I dettagli si possono leggere su “Italia Oggi” del 15 gennaio.

Latte e olio
In difficoltà è invece il settore dell'olio, scrive “Il Sole 24 Ore” dell'11 gennaio, a causa delle forti importazioni di olio dalla Spagna a basso prezzo. In flessione sono anche le quotazioni del grano al minimo da due anni, ma le previsioni della statunitense Usda sull'andamento delle produzioni cerealicole mondiali, pubblicate da “Il Sole 24 Ore” dell'11 gennaio, hanno favorito nel frattempo una ripresa dei corsi del mais, cresciuti di quasi il 5%. In difficoltà c'è pure il prezzo del latte, per il quale si sta pensando ad un tavolo di confronto fra le parti che potrebbe essere organizzato in occasione della prossima fiera di Verona. Lo anticipa “Il Giornale di Brescia” del 15 gennaio, Mentre “Unione Sarda” dell'11 gennaio riporta la notizia che per il latte ovino si è finalmente raggiunto un accordo che fissa il prezzo a 0,95 euro al litro. Anche Bruxelles punta l'attenzione sulla produzione del latte, che stando ad un recente studio non dovrebbe subire forti aumenti produttivi nei prossimi 10 anni. Se ne parla su “Italia Oggi” del 15 gennaio.

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