Grande affluenza di pubblico e un ricco calendario di eventi hanno caratterizzato ieri la prima giornata di Eima International, la rassegna della meccanizzazione agricola apertasi questa mattina alla fiera di Bologna.

In evidenza il tema delle bioenergie, con il workshop organizzato da Itabia, Federunacoma e dalla rivista Nuova Energia intitolato “Biomasse e territorio: esperienze made in Italy per i nuovi mercati internazionali”. Con una produzione di energia da fonti rinnovabili che, tra il 2005 e il 2013 è quasi triplicata, passando dal 6,83% al 18%, le quote di produzione energetica da fonti  rinnovabili previste per il 2020 sembrano essere alla portata del nostre Paese.
Nel corso dell’incontro i relatori hanno sottolineato, peraltro, come lo sfruttamento delle biomasse a fini energetici abbia un’importante ricaduta sotto il profilo della manutenzione del territorio perché tale impiego, oltre a valorizzare scarti e residui vegetali, può contribuire ad agevolare il recupero di terreni marginali grazie all’introduzione di colture destinate alla produzione di energia. E proprio di presidio, tutela e protezione del territorio si è parlato in occasione del convegno organizzato da Federunacoma, Promoverde e Landmaking sul tema “Dissesto idrogeologico: un tema di meccanizzazione”.

Nel nostro Paese il 70% dei Comuni è a rischio idrogeologico e più di 5 milioni di persone vivono in una situazione di potenziale pericolo, causato da fenomeni di erosione  del territorio, dal disboscamento, dall’abusivismo e dalla cementificazione. Ma la prevenzione si fa anche e soprattutto con buone pratiche agricole, vale a dire con una corretta manutenzione del territorio che, anche in una chiave di diversificazione funzionale delle attività e del reddito, assegni a imprese agricole e agricoltori una funzione di presidio del territorio.

Proprio alle tecnologie per la manutenzione del territorio l'Eima ha dedicato un padiglione: macchine per le attività forestali e per la gestione delle masse legnose residue, macchine per lo scavo dei fossi e degli argini, pale meccaniche dalle diverse dimensioni per ogni tipo di sistemazione territoriale, oltre alle tradizionali macchine agricole e per il movimento terra, sono oggi disponibili in una gamma molto ampia, e in grado “di fare la differenza” nei contesti ambientali a rischio.  

In primo piano, nella giornata di ieri, anche gli incontri d’affari con le delegazioni estere, che hanno aperto una finestra sulle opportunità per macchine e attrezzature made in Italy nei mercati internazionali. Con un particolare focus sul Progetto India, promosso da FederUnacoma e dalla Regione Emilia Romagna e finalizzato alla promozione della meccanizzazione agricola in un Paese che nel 2013, ha assorbito ben 620 mila trattrici confermandosi come il primo mercato mondiale.

Sempre in tema di internazionalizzazione, di notevole interesse il seminario organizzato da Ferderunacoma/Ice-Agenzia sulle potenzialità del mercato australiano per quanto riguarda la meccanizzazione agricola, un mercato che già oggi si caratterizza per un buon flusso di scambi con l’Italia.

Come tradizione, ad Eima International si è tenuta, proprio nella giornata inaugurale, la premiazione del Tractor of the Year 2015 che ha visto imporsi il Case IH Magnum CVX 380. Nella sezione riservata ai trattori specializzati il prestigioso riconoscimento internazionale è andato al New Holland T3.75F, mentre nella categoria Golden Tractor for the Design si è imposto il Deutz Fahr 9340 TTV.
Le tecnologie innovative al servizio dell’agricoltura sono state al centro non solo del premio Tractor of the Year ma anche di numerose conferenze stampa organizzate dalle case costruttrici. Riflettori puntati dunque su Claas Italia, Lombardini/Kholer, Zucchetti Centro Sistemi, Kramp Groep.

Di natura prettamente tecnica la tavola rotonda dal titolo “Obbligo del controllo funzionale delle irroratrici in uso, previsto dal Pan: a che punto siamo e quali possono essere i vantaggi per gli operatori. Ne parlano i protagonisti”, promosso da Enama. L’apertura della kermesse bolognese ha segnato anche l’inizio del ciclo di seminari EuDaimon Engineering (“Sicurezza e ambiente”, la normativa cogente nel settore agroindustriale; “Le certificazioni volontarie nel settore agroindustriale”; “Nuovi scenari e opportunità di sviluppo: PSR 2014-2020”, i temi toccati oggi) che accompagnerà la rassegna fino alla giornata di sabato. Da segnalare infine, oltre alla presentazione della rivista TinA-Tecnologia in Agricoltura e al seminario Ancors “La sicurezza in agricoltura ed il ruolo delle associazioni”, la riunione della giunta Nazionale Agia, l’associazione che riunisce i giovani imprenditori agricoli.

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