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uva da tavola

Discussione avviata venerdì 6 marzo 2009 - 19:24 • viste: 3668 • risposte: 11

uva da tavola

Scritto venerdì 6 marzo 2009 - 19:24

Ciao amici,
ho bisogno di avere un programma di prevenzione per la vite e fertirrigazione. C'è qualcuno che possa aiutarmi? Ciao e grazie

Ronald da Malta

rispondi

RE: uva da tavola

Scritto martedì 10 marzo 2009 - 19:29

232469m wrote:

Ciao amici,
ho bisogno di avere un programma di prevenzione per la vite e fertirrigazione. C'è qualcuno che possa aiutarmi?
Ciao e grazie

Ronald da Malta


Primo devi secificare se si tratta di uva da tavola o da mosto, in quanto cambiano sia la nutrizione che le tecniche di difesa.

rispondi

RE: uva da tavola

Scritto martedì 10 marzo 2009 - 20:08

gianfrancoarancio wrote:

232469m wrote:
Ciao amici,
ho bisogno di avere un programma di prevenzione per la vite e fertirrigazione. C'è qualcuno che possa aiutarmi?
Ciao e grazie

Ronald da alta


Primo devi specificare se si tratta di uva da tavola o da mosto, in quanto cambiano sia la nutrizione che le tecniche di difesa.

L'uva e quella da tavola biancha e bella grande.
Qua a Malta fa tanto umido e caldo, per questo è importante prevenire le malattie.
Grazie e saluti

rispondi

RE: uva da tavola

Scritto martedì 10 marzo 2009 - 22:45

232469m wrote:

gianfrancoarancio wrote:
232469m wrote:
Ciao amici,
ho bisogno di avere un programma di prevenzione per la vite e fertirrigazione. C'è qualcuno che possa aiutarmi?
Ciao e graze

Ronald da Malta


Primo devi specificare se si tratta di uva da tavola o da mosto, in quanto cambiano sia la nutrizione che le tecniche di difesa.
L' Uva e quella da tavola biancha e bella grande.
Qua a Malta fa tanto umido e caldo, per questo è importante prevenire le malattie.
Grazie e saluti

Per quanto concerne la difesa da malattie fungine devi prestare molta attenzione alla difesa antioidica, facendo dei trattamenti con prodotti specifici a cadenza settimanale fino a invaiatura dell'uva. In fioritura devi prestare attenzione alla Frankliniella occidentalis facendo dei trattamenti con prodotti a base di Spinosad (Laser o Success oppure con Rufast). In base alla piovosità ti regoli con i trattamenti antiperonosporici. Se c'è presenza di Tignoletta intervieni dopo l'allegagione con insetticidi specifici (in commercio ve ne sono diversi quali deltametrina, ecc). Per quanto concerne le concimazioni, molto importante è dare i giusti volumi d'acqua, in ogni caso intervieni all'inizio con Urea fosfato alla dose di circa g 50 x pianta (premesso che occorrerebbe avere delle analisi del terreno) per due o tre volte fino all'allegagione. Successivamente intervieni con un idrosolubile prevalentemente azotato fino all'invaiatura (regolati con l'ingrossamento dell'acino) e successivamente con un idrosolubile prevalentemente potassico. Se vi sono carenze di ferro aggiungi un buon chelato fin dall'inizio, importante è pure il magnesio (meglio se sotto forma di nitrato), e se necessario aggiungi un pò di microelementi.
Per l'allungamento del grappolo ti consiglio uno o due interventi con Spray Dunger Global alla dose di lt 1 x Ha nella fase di grappoli separati e un secondo alla caduta petali. Considera che tutto ciò che ti dico vale come linea generale, non vedendo lo stato vegetativo della pianta. Dimenticavo che pure importante è il calcio, dallo sotto forma di nitrato di calcio.
Ciao

rispondi

RE: uva da tavola

Scritto mercoledì 11 marzo 2009 - 20:33

Ciao Gianfranco,
prima di tutto ti ringrazio molto per il tuo interessamento. Io ho questi fungicidi a casa: Dithane 45, Zolfo, Ridomil Combi, Electis, e Switch; come insetticida ho il Decis.
Possousarli o non sono sufficenti? Se vanno bene come posso usarli?
Ti ringrazzio di nuovo

Saluti Ronald

Ronald da Malta[/quote]
Primo devi specificare se si tratta di uva da tavola o da mosto, in quanto cambiano sia la nutrizione che le tecniche di difesa.[/quote] L' Uva e quella da tavola biancha e bella grande.
Qua a Malta fa tanto umido e caldo, per questo è importante prevenire le malattie.
Grazie e saluti[/quote]

Per quanto concerne la difesa da malattie fungine devi prestare molta attenzione alla difesa antioidica, facendo dei trattamenti con prodotti specifici a cadenza settimanale fino a invaiatura dell'uva. In fioritura devi prestare attenzione alla Frankliniella occidentalis facendo dei trattamenti con prodotti a base di Spinosad (Laser o Success oppure con Rufast). In base alla piovosità ti regoli con i trattamenti antiperonosporici. Se c'è presenza di Tignoletta intervieni dopo l'allegagione con insetticidi specifici (in commercio ve ne sono diversi quali deltametrina, ecc). Per quanto concerne le concimazioni, molto importante è dare i giusti volumi d'acqua, in ogni caso intervieni all'inizio con Urea fosfato alla dose di circa g 50 x pianta (premesso che occorrerebbe avere delle analisi del terreno) per due o tre volte fino all'allegagione. Successivamente intervieni con un idrosolubile prevalentemente azotato fino all'invaiatura (regolati con l'ingrossamento dell'acino) e successivamente con un idrosolubile prevalentemente potassico. Se vi sono carenze di ferro aggiungi un buon chelato fin dall'inizio, importante è pure il magnesio (meglio se sotto forma di nitrato), e se necessario aggiungi un pò di microelementi.
Per l'allungamento del grappolo ti consiglio uno o due interventi con Spray Dunger Global alla dose di lt 1 x Ha nella fase di grappoli separati e un secondo alla caduta petali. Considera che tutto ciò che ti dico vale come linea generale, non vedendo lo stato vegetativo della pianta. Dimenticavo che pure importante è il calcio, dallo sotto forma di nitrato di calcio.
Ciao[/quote]

rispondi

RE: uva da tavola

Scritto giovedì 12 marzo 2009 - 19:58

232469m wrote:

Ciao Gianfranco,
prima di tutto ti ringrazio molto per il tuo interessamento. Io ho questi fungicidi a casa: Dithane 45, Zolfo, Ridomil Combi, Electis, e Switch; come insetticida ho l Decis.
Posso usarli o non sono sufficenti? Se vanno bene come posso usarli?
Ti ringrazzio di nuovo

Saluti Ronald

Ronald da Malta


Primo devi specificare se si tratta di uva da tavola o da mosto, in quanto cambiano sia la nutrizione che le tecniche di difesa.[/quote] L' Uva e quella da tavola biancha e bella grande.
Qua a Malta fa tanto umido e caldo, per questo è importante prevenire le malattie.
Grazie e saluti[/quote]

Per quanto concerne la difesa da malattie fungine devi prestare molta attenzione alla difesa antioidica, facendo dei trattamenti con prodotti specifici a cadenza settimanale fino a invaiatura dell'uva. In fioritura devi prestare attenzione alla Frankliniella occidentalis facendo dei trattamenti con prodotti a base di Spinosad (Laser o Success oppure con Rufast). In base alla piovosità ti regoli con i trattamenti antiperonosporici. Se c'è presenza di Tignoletta intervieni dopo l'allegagione con insetticidi specifici (in commercio ve ne sono diversi quali deltametrina, ecc). Per quanto concerne le concimazioni, molto importante è dare i giusti volumi d'acqua, in ogni caso intervieni all'inizio con Urea fosfato alla dose di circa g 50 x pianta (premesso che occorrerebbe avere delle analisi del terreno) per due o tre volte fino all'allegagione. Successivamente intervieni con un idrosolubile prevalentemente azotato fino all'invaiatura (regolati con l'ingrossamento dell'acino) e successivamente con un idrosolubile prevalentemente potassico. Se vi sono carenze di ferro aggiungi un buon chelato fin dall'inizio, importante è pure il magnesio (meglio se sotto forma di nitrato), e se necessario aggiungi un pò di microelementi.
Per l'allungamento del grappolo ti consiglio uno o due interventi con Spray Dunger Global alla dose di lt 1 x Ha nella fase di grappoli separati e un secondo alla caduta petali. Considera che tutto ciò che ti dico vale come linea generale, non vedendo lo stato vegetativo della pianta. Dimenticavo che pure importante è il calcio, dallo sotto forma di nitrato di calcio.
Ciao[/quote][/quote]
Per quanto concerne la difesa antiperonosporica a quanto vedo sei a posto. Hai sia il Ridomil che l'Electis, che hanno una funzione citotropica e curativa, sia il Dithane che è un contatticida. Questi prodotti per la peronospora li puoi utilizzare in funzione delle piogge contaminanti, 72 ore per i primi due e 24 per il terzo.
Lo Switch è un antibotritico e generalmente si fa un trattamento a caduta petali (che puoi anche evitare se il clima è abbastanza asciutto), più importanti sono gli altri due uno in prechiusura grappolo e l'altro a chiusura.
Lo zolfo è un antioidico che va bene per le uve da mosto e non tanto per quelle da tavola. Ti conviene usare prodotti come il Topas, Bayfidan, Signum o altri.
Il Decis per la tignoletta va bene.

rispondi

RE: uva da tavola

Scritto domenica 5 aprile 2009 - 15:56

232469m wrote:

Ciao amici,
ho bisogno di avere un programma di prevenzione per la vite e fertirrigazione. C'è qulcuno che possa aiutarmi? Ciao e grazie

Ronald da Malta

Ciao Ronald,

scusami se esco un pò dal tema della tua discussione, ma là a Malta che tu sappia ci sono problemi di eccessiva salinità delle acque di irrigazione?

Mi interessa conoscere la cosa perchè quà in Sicilia la situazione è veramente seria.

Grazie.

Ciao.

rispondi

RE: uva da tavola

Scritto lunedì 6 aprile 2009 - 20:23

peppe59 wrote:

232469m wrote:
Ciao amici,
ho bisogno di avere un programma di prevenzione per la vite e fertirrigazione. C'è qulcuno che possa aiutarmi? Ciao e grazie

Ronald da Malta



Ciao Ronald,

scusami se esco un pò dal tema della tua discussione, ma là a Malta che tu sappia ci sono problemi di eccessiva salinità delle acque di irrigazione?

Mi interessa conoscere la cosa perchè quà in Sicilia la situazione è veramente seria.

Grazie.

Ciao.


Il problema è la salinità o la conducibilità dell'acqua? Mi spiego meglio, se hai problemi di sodio e cloro nell'acqua allora parliamo di salinità, se la conducibilità è dovuta a presenza di bicarbonati o altri sali che non sono sodio e cloro basta tamponare con acido nitrico i bicarbonati.
Ciao.

rispondi

RE: uva da tavola

Scritto mercoledì 8 aprile 2009 - 15:26

Ciao,

forse non sono stato sufficientemente chiaro nel mio precedente post. Cerco di rimediare adesso.

Per quanto riguarda la differenza tra salinità e/o conducibilità cerco innanzitutto di fareun pò di chiarezza:

la conducibilità (EC) è la misurazione della quantità di corrente elettrica che passa attraverso una quantità nota di acqua.

Tale quantità di corrente è funzione diretta della quantità di ioni (sali disciolti) presenti in soluzione. L'acqua distillata infatti, non lascia passare corrente.

Ora, tutte le specie chimiche presenti in soluzione, contribuiscono alla quantità di corrente che passa, compresi i bicarbonati, i cloruri, i solfati ecc... ognuno per la parte di cui sono capaci visto che ogni specie chimica si dissocia in soluzione in misura ed in maniera diversa dalel altre.

Quando si va a leggere la EC quindi, si legge un dato complessivo che comprende anche i bicarbonati, e questo dato dà un'idea empirica della salinità complessiva senza peraltro, dare nessuna indicazione inmerito alla tipologia di sali presenti.

Per avere un'idea più precisa ed iniziare a capire qualcosa sulla reale composizione della salinità di un'acqua, specie quando si ha un'indicazione di EC superiore a 2000 - 2500 mS, occorre sempre procedere con qualche determinazione analitica in maniera tale da poter risalire a quelle che alla fin fine sono le specie da scongiurare.

Serve a poco quindi fare una distinzione fra bicarbonati e EC anche perchè per fare la determinazione effettiva dei bicarbonati, occorre in pratica fare la determinazione della durezza temporanea dell'acqua ottenendo in questo modo il dato relativo ai bicarbonati di Calcio.

Ma dalla EC non si può certamente risalire nè ai bicarbonati nè a nessun altro tipo di sale disciolto, la sola cosa che si può fare è trasformare il valore totale di EC, tramite opportuni fattori di conversione, in ppm di carbonato di calcio, di cloruro di sodio o di quasiasi altro sale: in pratica si dà per scontato che TUTTA la EC misurata sia dovuta a quel tipo di sale: è un puro assunto empirico perchè nella realtà non è mai così.

Nessuno mai potrà infatti dire in che rapporto fra di loro stanno i diversi sali disciolti e questo tu sai meglio di me quanto sia importante in agricoltura, basta per tutti, l'esempio del Na (sodio) e del K (potassio) i quali, essendo gli ioni di due metalli molto ma molto simili, la loro presenza conferisce all'acqua valori di EC raffrotnabili, la differenza però sta nel fatto che il sodio è fitotossico e il potassio è un nutriente fondamentale delle piante.

Tamponare i bicarbonati con acido nitrico comunque ha l'effetto di innalzare la pressione osmotica della soluzione nutritizia e questo non è un bene. L'apparente beneficio è dovuto alla capacità di camuffare con l'effetto dell'azoto, lo svantaggio effettivo dovto alla salinità elevata.

L'unico modo per correggere una slaità elevata in un acqua irrigua è quello di rimuovere tale salintià, non esistono metodi chimici praticabili in agricltura. Lo scambio ionico con gruppi funzionali H+ e OH- infatti, ha costi proibitivi per cui impraticabile.

Restano quindi solo i dissalatori ed in particolare i Dissalatori Agricoli i quali permettono di produrre acqua ottima per l'irrigazione a costi decisamente sostenibili.

La mia richiesta di informazione quindi è legata alla possibilità di inserire a Malta (che è di fronte a noi), questi presidi tecnologici che si stanno rivelando utilissimi per l'agricoltura di zone notoriamente siccitose ed a rischio desertificazione.

Se puoi, fammi sapere qualcosa perchè credo fermamente che molte aziende potrebbero avvalersi con estremo profitto diq uesti macchinari ed aiutare l'agricoltura è sempre stato un mio obiettivo.

Ti ringrazio e ti saluto.

Giuseppe

rispondi

RE: uva da tavola

Scritto mercoledì 8 aprile 2009 - 16:48

peppe59 wrote:

Ciao,

forse non sono stato sufficientemente chiaro nel mio precedente post. Cerco di rimediare adesso.

Per quanto riguarda la differenza tra salinità e/o conducibilità cerco innnzitutto di fare un pò di chiarezza:

la conducibilità (EC) è la misurazione della quantità di corrente elettrica che passa attraverso una quantità nota di acqua.

Tale quantità di corrente è funzione diretta della quantità di ioni (sali disciolti) presenti in soluzione. L'acqua distillata infatti, non lascia passare corrente.

Ora, tutte le specie chimiche presenti in soluzione, contribuiscono alla quantità di corrente che passa, compresi i bicarbonati, i cloruri, i solfati ecc... ognuno per la parte di cui sono capaci visto che ogni specie chimica si dissocia in soluzione in misura ed in maniera diversa dalel altre.

Quando si va a leggere la EC quindi, si legge un dato complessivo che comprende anche i bicarbonati, e questo dato dà un'idea empirica della salinità complessiva senza peraltro, dare nessuna indicazione inmerito alla tipologia di sali presenti.

Per avere un'idea più precisa ed iniziare a capire qualcosa sulla reale composizione della salinità di un'acqua, specie quando si ha un'indicazione di EC superiore a 2000 - 2500 mS, occorre sempre procedere con qualche determinazione analitica in maniera tale da poter risalire a quelle che alla fin fine sono le specie da scongiurare.

Serve a poco quindi fare una distinzione fra bicarbonati e EC anche perchè per fare la determinazione effettiva dei bicarbonati, occorre in pratica fare la determinazione della durezza temporanea dell'acqua ottenendo in questo modo il dato relativo ai bicarbonati di Calcio.

Ma dalla EC non si può certamente risalire nè ai bicarbonati nè a nessun altro tipo di sale disciolto, la sola cosa che si può fare è trasformare il valore totale di EC, tramite opportuni fattori di conversione, in ppm di carbonato di calcio, di cloruro di sodio o di quasiasi altro sale: in pratica si dà per scontato che TUTTA la EC misurata sia dovuta a quel tipo di sale: è un puro assunto empirico perchè nella realtà non è mai così.

Nessuno mai potrà infatti dire in che rapporto fra di loro stanno i diversi sali disciolti e questo tu sai meglio di me quanto sia importante in agricoltura, basta per tutti, l'esempio del Na (sodio) e del K (potassio) i quali, essendo gli ioni di due metalli molto ma molto simili, la loro presenza conferisce all'acqua valori di EC raffrotnabili, la differenza però sta nel fatto che il sodio è fitotossico e il potassio è un nutriente fondamentale delle piante.

Tamponare i bicarbonati con acido nitrico comunque ha l'effetto di innalzare la pressione osmotica della soluzione nutritizia e questo non è un bene. L'apparente beneficio è dovuto alla capacità di camuffare con l'effetto dell'azoto, lo svantaggio effettivo dovto alla salinità elevata.

L'unico modo per correggere una slaità elevata in un acqua irrigua è quello di rimuovere tale salintià, non esistono metodi chimici praticabili in agricltura. Lo scambio ionico con gruppi funzionali H+ e OH- infatti, ha costi proibitivi per cui impraticabile.

Restano quindi solo i dissalatori ed in particolare i Dissalatori Agricoli i quali permettono di produrre acqua ottima per l'irrigazione a costi decisamente sostenibili.

La mia richiesta di informazione quindi è legata alla possibilità di inserire a Malta (che è di fronte a noi), questi presidi tecnologici che si stanno rivelando utilissimi per l'agricoltura di zone notoriamente siccitose ed a rischio desertificazione.

Se puoi, fammi sapere qualcosa perchè credo fermamente che molte aziende potrebbero avvalersi con estremo profitto diq uesti macchinari ed aiutare l'agricoltura è sempre stato un mio obiettivo.

Ti ringrazio e ti saluto.

Giuseppe


Qui in Sicilia alcune aziende che fanno floricoltura o fuorisuolo per risolvere il problema della salinità o raccolgono l'acqua piovana e la diluiscono con quella dei pozzi o utilizzano degli impianti di osmosi inversa.
Ciao

rispondi

RE: uva da tavola

Scritto sabato 11 aprile 2009 - 14:52

gianfrancoarancio wrote:

peppe59 wrote:
Ciao,

forse non sono stato sufficientemente chiaro nel mio precedente post. Cerco di rimediare adesso.

Per quanto riguarda la differenza tra salinità /o conducibilità cerco innanzitutto di fare un pò di chiarezza:

la conducibilità (EC) è la misurazione della quantità di corrente elettrica che passa attraverso una quantità nota di acqua.

Tale quantità di corrente è funzione diretta della quantità di ioni (sali disciolti) presenti in soluzione. L'acqua distillata infatti, non lascia passare corrente.

Ora, tutte le specie chimiche presenti in soluzione, contribuiscono alla quantità di corrente che passa, compresi i bicarbonati, i cloruri, i solfati ecc... ognuno per la parte di cui sono capaci visto che ogni specie chimica si dissocia in soluzione in misura ed in maniera diversa dalel altre.

Quando si va a leggere la EC quindi, si legge un dato complessivo che comprende anche i bicarbonati, e questo dato dà un'idea empirica della salinità complessiva senza peraltro, dare nessuna indicazione inmerito alla tipologia di sali presenti.

Per avere un'idea più precisa ed iniziare a capire qualcosa sulla reale composizione della salinità di un'acqua, specie quando si ha un'indicazione di EC superiore a 2000 - 2500 mS, occorre sempre procedere con qualche determinazione analitica in maniera tale da poter risalire a quelle che alla fin fine sono le specie da scongiurare.

Serve a poco quindi fare una distinzione fra bicarbonati e EC anche perchè per fare la determinazione effettiva dei bicarbonati, occorre in pratica fare la determinazione della durezza temporanea dell'acqua ottenendo in questo modo il dato relativo ai bicarbonati di Calcio.

Ma dalla EC non si può certamente risalire nè ai bicarbonati nè a nessun altro tipo di sale disciolto, la sola cosa che si può fare è trasformare il valore totale di EC, tramite opportuni fattori di conversione, in ppm di carbonato di calcio, di cloruro di sodio o di quasiasi altro sale: in pratica si dà per scontato che TUTTA la EC misurata sia dovuta a quel tipo di sale: è un puro assunto empirico perchè nella realtà non è mai così.

Nessuno mai potrà infatti dire in che rapporto fra di loro stanno i diversi sali disciolti e questo tu sai meglio di me quanto sia importante in agricoltura, basta per tutti, l'esempio del Na (sodio) e del K (potassio) i quali, essendo gli ioni di due metalli molto ma molto simili, la loro presenza conferisce all'acqua valori di EC raffrotnabili, la differenza però sta nel fatto che il sodio è fitotossico e il potassio è un nutriente fondamentale delle piante.

Tamponare i bicarbonati con acido nitrico comunque ha l'effetto di innalzare la pressione osmotica della soluzione nutritizia e questo non è un bene. L'apparente beneficio è dovuto alla capacità di camuffare con l'effetto dell'azoto, lo svantaggio effettivo dovto alla salinità elevata.

L'unico modo per correggere una slaità elevata in un acqua irrigua è quello di rimuovere tale salintià, non esistono metodi chimici praticabili in agricltura. Lo scambio ionico con gruppi funzionali H+ e OH- infatti, ha costi proibitivi per cui impraticabile.

Restano quindi solo i dissalatori ed in particolare i Dissalatori Agricoli i quali permettono di produrre acqua ottima per l'irrigazione a costi decisamente sostenibili.

La mia richiesta di informazione quindi è legata alla possibilità di inserire a Malta (che è di fronte a noi), questi presidi tecnologici che si stanno rivelando utilissimi per l'agricoltura di zone notoriamente siccitose ed a rischio desertificazione.

Se puoi, fammi sapere qualcosa perchè credo fermamente che molte aziende potrebbero avvalersi con estremo profitto diq uesti macchinari ed aiutare l'agricoltura è sempre stato un mio obiettivo.

Ti ringrazio e ti saluto.

Giuseppe


Qui in Sicilia alcune aziende che fanno floricoltura o fuorisuolo per risolvere il problema della salinità o raccolgono l'acqua piovana e la diluiscono con quella dei pozzi o utilizzano degli impianti di osmosi inversa.
Ciao

Lo so, è proprio in Sicilia che il Dissalatore Agricolo Ingiaimo è stato realizzato e si è affermato con oltre 50 impianti alcuni dei quali, lavorano da oltre 10 anni ininterrottamente.

Questi impianti sono descritti nel sito:

acquanuova.com

dove si trovano anche i contatti per saperne di più.?

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RE: uva da tavola

Scritto venerdì 24 aprile 2009 - 09:42

A malta non ci sono agronomi fitopatologi?

gianfrancoarancio wrote:

232469m wrote:
Ciao amici,
ho bisogno di avere un programma di prevenzione per la vite e fertirrigazione. C'è qualcuno che ossa aiutarmi?
Ciao e grazie

Ronald da Malta


Primo devi specificare se si tratta di uva da tavola o da mosto, in quanto cambiano sia la nutrizione che le tecniche di difesa.

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