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Attualità
Limitazione di stampa delle schede tecniche
Discussione avviata martedì 3 aprile 2012 - 12:55 • viste: 2446 • risposte: 6 |
Salve a tutti; |
sdiliddo wrote: Salve a tutti; oggi ho ripreso ad aggiornare le schede tecniche dei prodotti per questo 2012 e noto con stupore che molte aziende produttrici non permettono la stampa delle loro schede tecniche. Niente di più facile nel volerci convincere a pagare per avere accesso alla banca dati. Niente di più facile nell'escludere a priori i loro prodotti nelle linee tecniche di difesa che ogni anno faccio nella cooperativa agricola in cui lavoro. 200 ettari di asparagi, 100 di peperoni, 300 di carciofi, 200 di broccolo. A me piace dare un servizio completo ai miei produttori con linee tecniche e schede di sicurezza. Se non posso stamparle allora quei prodotti non saranno inclusi nelle mie linee tecniche. La condivisione è la libertà del futuro e questi continuano a porre limite al download di schede tecniche. Dott. Diliddo. Concordo con la condivisione delle informazioni e con la trasparenza nei rapporti con i clienti, produttori o chicchessia, sta ala base di una conoscenza più completa e responsabile. Per le SDS può comunque fare richiesta alle ditte produttrici o chiederle ai rivenditori (che dovrebbero esserne provvisti quantomeno in formato digitale), di solito entrambe sono disponibili a riguardo. In fondo è nel loro interesse essere chiari su composizione e miscibilità dei loro prodotti ed un totale di 800 ettari mi pare un buon biglietto da visita per fare la "voce grossa" |
vienovieno wrote: sdiliddo wrote: Salve a tutti; oggi ho ripreso ad aggiornare le schede tecniche dei prodotti per questo 2012 e noto con stupore che molte aziende produttrici non permettono la stampa delle loro schede tecniche. Niente di più facile nel volerci convincere a pagare per avere accesso alla banca dati. Niente di più facile nell'escludere a priori i loro prodotti nelle linee tecniche di difesa che ogni anno faccio nella cooperativa agricola in cui lavoro. 200 ettari di asparagi, 100 di peperoni, 300 di carciofi, 200 di broccolo. A me piace dare un servizio completo ai miei produttori con linee tecniche e schede di sicurezza. Se non posso stamparle allora quei prodotti non saranno inclusi nelle mie linee tecniche. La condivisione è la libertà del futuro e questi continuano a porre limite al download di schede tecniche. Dott. Diliddo. Concordo con la condivisione delle informazioni e con la trasparenza nei rapporti con i clienti, produttori o chicchessia, sta ala base di una conoscenza più completa e responsabile. Per le SDS può comunque fare richiesta alle ditte produttrici o chiederle ai rivenditori (che dovrebbero esserne provvisti quantomeno in formato digitale), di solito entrambe sono disponibili a riguardo. In fondo è nel loro interesse essere chiari su composizione e miscibilità dei loro prodotti ed un totale di 800 ettari mi pare un buon biglietto da visita per fare la "voce grossa" Concordo perchè anche al consumatore vuole sapere la verdura che compra da dove viene |
bruschetta wrote: vienovieno wrote: sdiliddo wrote: Salve a tutti; oggi ho ripreso ad aggiornare le schede tecniche dei prodotti per questo 2012 e noto con stupore che molte aziende produttrici non permettono la stampa delle loro schede tecniche. Niente di più facile nel volerci convincere a pagare per avere accesso alla banca dati. Niente di più facile nell'escludere a priori i loro prodotti nelle linee tecniche di difesa che ogni anno faccio nella cooperativa agricola in cui lavoro. 200 ettari di asparagi, 100 di peperoni, 300 di carciofi, 200 di broccolo. A me piace dare un servizio completo ai miei produttori con linee tecniche e schede di sicurezza. Se non posso stamparle allora quei prodotti non saranno inclusi nelle mie linee tecniche. La condivisione è la libertà del futuro e questi continuano a porre limite al download di schede tecniche. Dott. Diliddo. Concordo con la condivisione delle informazioni e con la trasparenza nei rapporti con i clienti, produttori o chicchessia, sta ala base di una conoscenza più completa e responsabile. Per le SDS può comunque fare richiesta alle ditte produttrici o chiederle ai rivenditori (che dovrebbero esserne provvisti quantomeno in formato digitale), di solito entrambe sono disponibili a riguardo. In fondo è nel loro interesse essere chiari su composizione e miscibilità dei loro prodotti ed un totale di 800 ettari mi pare un buon biglietto da visita per fare la "voce grossa" Concordo perchè anche al consumatore vuole sapere la verdura che compra da dove viene Esatto, per questo quando parlano di igp, doc, dop etichettatura più completa sono contento, tutti noi vogliamo sapere cosa mangiamo, con cosa è trattato, da dove viene, se è o no un ogm, ed invece in Europa si tende solo ad industrializzare l'agricoltura, così invece di "coltivare" usiamo parole come "produrre", si tenta di eliminare i piccoli produttori per puntare su grandi appezzamenti che magari sono meno attenti nella gestione, in regime di globalizzazione come può competere un azienda italiana che paga gli operai 40 euro al giorno con una estera che li paga 40 euro a settimana? io sono per la globalizzazione ma se dobbiamo globalizzare non globalizziamo solo i diritti, globalizziamo anche i doveri. |
vienovieno wrote: bruschetta wrote: vienovieno wrote: sdiliddo wrote: Salve a tutti; oggi ho ripreso ad aggiornare le schede tecniche dei prodotti per questo 2012 e noto con stupore che molte aziende produttrici non permettono la stampa delle loro schede tecniche. Niente di più facile nel volerci convincere a pagare per avere accesso alla banca dati. Niente di più facile nell'escludere a priori i loro prodotti nelle linee tecniche di difesa che ogni anno faccio nella cooperativa agricola in cui lavoro. 200 ettari di asparagi, 100 di peperoni, 300 di carciofi, 200 di broccolo. A me piace dare un servizio completo ai miei produttori con linee tecniche e schede di sicurezza. Se non posso stamparle allora quei prodotti non saranno inclusi nelle mie linee tecniche. La condivisione è la libertà del futuro e questi continuano a porre limite al download di schede tecniche. Dott. Diliddo. Concordo con la condivisione delle informazioni e con la trasparenza nei rapporti con i clienti, produttori o chicchessia, sta ala base di una conoscenza più completa e responsabile. Per le SDS può comunque fare richiesta alle ditte produttrici o chiederle ai rivenditori (che dovrebbero esserne provvisti quantomeno in formato digitale), di solito entrambe sono disponibili a riguardo. In fondo è nel loro interesse essere chiari su composizione e miscibilità dei loro prodotti ed un totale di 800 ettari mi pare un buon biglietto da visita per fare la "voce grossa" Concordo perchè anche al consumatore vuole sapere la verdura che compra da dove viene Esatto, per questo quando parlano di igp, doc, dop etichettatura più completa sono contento, tutti noi vogliamo sapere cosa mangiamo, con cosa è trattato, da dove viene, se è o no un ogm, ed invece in Europa si tende solo ad industrializzare l'agricoltura, così invece di "coltivare" usiamo parole come "produrre", si tenta di eliminare i piccoli produttori per puntare su grandi appezzamenti che magari sono meno attenti nella gestione, in regime di globalizzazione come può competere un azienda italiana che paga gli operai 40 euro al giorno con una estera che li paga 40 euro a settimana? io sono per la globalizzazione ma se dobbiamo globalizzare non globalizziamo solo i diritti, globalizziamo anche i doveri. Infatti per me, fra 4 o 5 anni o anche prima, i piccoli agricoltori spariscono è restano solo i grossi perchè al produttore grosso danno più incentivi che al piccolo. |
bruschetta wrote: vienovieno wrote: bruschetta wrote: vienovieno wrote: sdiliddo wrote: Salve a tutti; oggi ho ripreso ad aggiornare le schede tecniche dei prodotti per questo 2012 e noto con stupore che molte aziende produttrici non permettono la stampa delle loro schede tecniche. Niente di più facile nel volerci convincere a pagare per avere accesso alla banca dati. Niente di più facile nell'escludere a priori i loro prodotti nelle linee tecniche di difesa che ogni anno faccio nella cooperativa agricola in cui lavoro. 200 ettari di asparagi, 100 di peperoni, 300 di carciofi, 200 di broccolo. A me piace dare un servizio completo ai miei produttori con linee tecniche e schede di sicurezza. Se non posso stamparle allora quei prodotti non saranno inclusi nelle mie linee tecniche. La condivisione è la libertà del futuro e questi continuano a porre limite al download di schede tecniche. Dott. Diliddo. Concordo con la condivisione delle informazioni e con la trasparenza nei rapporti con i clienti, produttori o chicchessia, sta ala base di una conoscenza più completa e responsabile. Per le SDS può comunque fare richiesta alle ditte produttrici o chiederle ai rivenditori (che dovrebbero esserne provvisti quantomeno in formato digitale), di solito entrambe sono disponibili a riguardo. In fondo è nel loro interesse essere chiari su composizione e miscibilità dei loro prodotti ed un totale di 800 ettari mi pare un buon biglietto da visita per fare la "voce grossa" Concordo perchè anche al consumatore vuole sapere la verdura che compra da dove viene Esatto, per questo quando parlano di igp, doc, dop etichettatura più completa sono contento, tutti noi vogliamo sapere cosa mangiamo, con cosa è trattato, da dove viene, se è o no un ogm, ed invece in Europa si tende solo ad industrializzare l'agricoltura, così invece di "coltivare" usiamo parole come "produrre", si tenta di eliminare i piccoli produttori per puntare su grandi appezzamenti che magari sono meno attenti nella gestione, in regime di globalizzazione come può competere un azienda italiana che paga gli operai 40 euro al giorno con una estera che li paga 40 euro a settimana? io sono per la globalizzazione ma se dobbiamo globalizzare non globalizziamo solo i diritti, globalizziamo anche i doveri. Infatti per me, fra 4 o 5 anni o anche prima, i piccoli agricoltori spariscono è restano solo i grossi perchè al produttore grosso danno più incentivi che al piccolo. E' normale, a livelli logistici ed occupazionali: un'azienda di venti ettari è preferibile a 4 di 5 ettari o 5 da 4 ettari, in più la gestione agronomica e patologica a livello aziendale e contributiva e burocratica a livello statale è snellita in questo modo. Oltre quello, i grossi produttori possono "garantire" grosse quantità, cosa che il piccolo produttore non può fare, così per snellire tutto si punta sulla grande distribuzione, dimenticando che l'Italia l'hanno fatta i piccoli/medi, la sostengono i piccoli/medi e la portano avanti i piccoli/medi (leggasi manovre finanziarie), non per niente ho un collega che aveva 5 ettari qui in Calabria e se li è venduti per spostarsi all'estero perché qui era praticamente strozzato dalla burocrazia. |
E' come con le tasse: i poveri devono pagare fino all'ultimo centessimo, invece la gente benestante paga la metà o un terzo delle tasse... |