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I residui degli agrofarmaci sono un problema?

Discussione avviata giovedì 15 ottobre 2009 - 21:17 • viste: 3287 • risposte: 11

I RESIDUI DI AGROFARMACI SONO UN PROBLEMA ?

Scritto giovedì 15 ottobre 2009 - 19:17

DomandaCari partecipanti al forum, vorrei porvi questa domanda: secondo voi, la questione dei residui di agrofarmaci sulle produzioni ortofrutticole rappresenta un problema?
In altre parole, se su una mla ci sono 1, 2 o 4 residui (tutti sotto il limite di legge) questo influisce sulle caratteristiche di salubrità della stessa?
Ciao

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RE: I RESIDUI DI AGROFARMACI SONO UN PROBLEMA ?

Scritto lunedì 21 dicembre 2009 - 23:26

gonzales wrote:

DomandaCari partecipanti al forum, vorrei porvi questa domanda: secondo voi, la questione dei residui di agrofarmaci sulle produzioni ortofrutticole rappresenta un problema?
In altre prole, se su una mela ci sono 1, 2 o 4 residui (tutti sotto il limite di legge) questo influisce sulle caratteristiche di salubrità della stessa?
Ciao

si. Oggi il consumatore pone un?attenzione sempre maggiore all?alimentazione proprio sotto questo punto di vista.

rispondi

RE: I RESIDUI DI AGROFARMACI SONO UN PROBLEMA ?

Scritto martedì 22 dicembre 2009 - 11:16

ralphael.gi wrote:

gonzales wrote:
DomandaCari partecipanti al forum, vorrei porvi questa domanda: secondo voi, la questione dei residui di agrofarmaci sulle produzioni ortofrutticole rappresenta un poblema?
In altre parole, se su una mela ci sono 1, 2 o 4 residui (tutti sotto il limite di legge) questo influisce sulle caratteristiche di salubrità della stessa?
Ciao

si. Oggi il consumatore pone un?attenzione sempre maggiore all?alimentazione proprio sotto questo punto di vista.

Ok, ma tu ritieni che un prodotto, ad esempio una mela, che ha 2 residui sia di qualità inferiore rispetto ad una con 1 residuo (logicamente in entrambi i casi sotto l'RMA) ?
Scioccato

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RE: I RESIDUI DI AGROFARMACI SONO UN PROBLEMA ?

Scritto martedì 22 dicembre 2009 - 12:43

ralphael.gi wrote:

gonzales wrote:
DomandaCari partecipanti al forum, vorrei porvi questa domanda: secondo voi, la questione dei residui di agrofarmaci sulle produzioni ortofrutticole rappresenta un poblema?
In altre parole, se su una mela ci sono 1, 2 o 4 residui (tutti sotto il limite di legge) questo influisce sulle caratteristiche di salubrità della stessa?
Ciao

si. Oggi il consumatore pone un?attenzione sempre maggiore all?alimentazione proprio sotto questo punto di vista.

La questione è un po complessa.... intanto 1 , 2, 3 o 4 ... logicamente più un prodotto è ?contaminato? a prescindere se sotto o ha sforato il limite di legge E' un problema poiché va ad alterare la salubrità a volte intacca e si manifesta anche sulla qualità (certi p.a. alterano il sapore) quindi per un prodotto (da agricoltura convezionale) più residui di p.a. apparteneti a famiglie diverse ci sono più è scadente sotto questo punto di vista.

Questo in teoria... nella realtà c'è il prodotto bio ?controllato? garantito, certificato, etc dall'altro c'è il solito prodotto che non si differenzia dalla ?massa?. Bene, il consumatore sa che è stato trattato che non è bilogico e sa quindi che ci sono tracce, residui di p.a. poi se c'è ne sono 2 o 6 non lo può sapere!

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RE: I RESIDUI DI AGROFARMACI SONO UN PROBLEMA ?

Scritto mercoledì 23 dicembre 2009 - 14:38

ralphael.gi wrote:

ralphael.gi wrote:
gonzales wrote:
DomandaCari partecipanti al forum, vorrei porvi questa domanda: secondo voi, la questione dei residui di agrofarmaci sulle produzioni ortofruttiole rappresenta un problema?
In altre parole, se su una mela ci sono 1, 2 o 4 residui (tutti sotto il limite di legge) questo influisce sulle caratteristiche di salubrità della stessa?
Ciao

si. Oggi il consumatore pone un?attenzione sempre maggiore all?alimentazione proprio sotto questo punto di vista.

La questione è un po complessa.... intanto 1 , 2, 3 o 4 ... logicamente più un prodotto è ?contaminato? a prescindere se sotto o ha sforato il limite di legge E' un problema poiché va ad alterare la salubrità a volte intacca e si manifesta anche sulla qualità (certi p.a. alterano il sapore) quindi per un prodotto (da agricoltura convezionale) più residui di p.a. apparteneti a famiglie diverse ci sono più è scadente sotto questo punto di vista.

Questo in teoria... nella realtà c'è il prodotto bio ?controllato? garantito, certificato, etc dall'altro c'è il solito prodotto che non si differenzia dalla ?massa?. Bene, il consumatore sa che è stato trattato che non è bilogico e sa quindi che ci sono tracce, residui di p.a. poi se c'è ne sono 2 o 6 non lo può sapere!


La mia domanda era un pò.....provocatoria.
Quante persone sono a conoscenza di cosa significa "residuo" o "RMA" o "MRL". Credo che la maggior parte dei consumatori pensi due cose:
1) un residuo di un agrofarmaco è qualcosa di negativo e la frutta o la verdura sono "avvelenate"
2) biologico = non trattato.
Forse sarebbe il momento di fare un pò di chiarezza. Anche i messaggi che arrivano dai media sono spesso fuorvianti. Dobbiamo "rimettere al centro la scienza".
Io mi sono interessato a questi temi ed ho chiesto informazioni a chi ne sa più di me: i medici tossicologi e chi si occupa di valutare gli agrofarmaci e le sostanze chimiche in generale.
Quanti di noi conoscono la pericolosità tossicologica di un residuo (ripeto sotto l'MRL) ? quanti di noi sanno che anche per fare le produzioni biologiche occorre trattare con delle sostanze che uccidono o rallentano lo sviluppo dei funghi e/o degli insetti dannosi alle colture ? quanti di noi sanno che le sostanze tossiche più pericolose sono quelle prodotte da madre natura e non quelle di sintesi ?
alcune riflessioni...Cool
Buone Feste a tutti i visitatori del forum !

rispondi

RE: I RESIDUI DI AGROFARMACI SONO UN PROBLEMA ?

Scritto mercoledì 23 dicembre 2009 - 18:44

gonzales wrote:

ralphael.gi wrote:
ralphael.gi wrote:
gonzales wrote:
DomandaCari partecipanti al forum, vorrei porvi questa domanda: secondo voi, la questione dei residui di agrofarmaci sulle prouzioni ortofrutticole rappresenta un problema?
In altre parole, se su una mela ci sono 1, 2 o 4 residui (tutti sotto il limite di legge) questo influisce sulle caratteristiche di salubrità della stessa?
Ciao

si. Oggi il consumatore pone un?attenzione sempre maggiore all?alimentazione proprio sotto questo punto di vista.

La questione è un po complessa.... intanto 1 , 2, 3 o 4 ... logicamente più un prodotto è ?contaminato? a prescindere se sotto o ha sforato il limite di legge E' un problema poiché va ad alterare la salubrità a volte intacca e si manifesta anche sulla qualità (certi p.a. alterano il sapore) quindi per un prodotto (da agricoltura convezionale) più residui di p.a. apparteneti a famiglie diverse ci sono più è scadente sotto questo punto di vista.

Questo in teoria... nella realtà c'è il prodotto bio ?controllato? garantito, certificato, etc dall'altro c'è il solito prodotto che non si differenzia dalla ?massa?. Bene, il consumatore sa che è stato trattato che non è bilogico e sa quindi che ci sono tracce, residui di p.a. poi se c'è ne sono 2 o 6 non lo può sapere!


La mia domanda era un pò.....provocatoria.
Quante persone sono a conoscenza di cosa significa "residuo" o "RMA" o "MRL". Credo che la maggior parte dei consumatori pensi due cose:
1) un residuo di un agrofarmaco è qualcosa di negativo e la frutta o la verdura sono "avvelenate"
2) biologico = non trattato.
Forse sarebbe il momento di fare un pò di chiarezza. Anche i messaggi che arrivano dai media sono spesso fuorvianti. Dobbiamo "rimettere al centro la scienza".
Io mi sono interessato a questi temi ed ho chiesto informazioni a chi ne sa più di me: i medici tossicologi e chi si occupa di valutare gli agrofarmaci e le sostanze chimiche in generale.
Quanti di noi conoscono la pericolosità tossicologica di un residuo (ripeto sotto l'MRL) ? quanti di noi sanno che anche per fare le produzioni biologiche occorre trattare con delle sostanze che uccidono o rallentano lo sviluppo dei funghi e/o degli insetti dannosi alle colture ? quanti di noi sanno che le sostanze tossiche più pericolose sono quelle prodotte da madre natura e non quelle di sintesi ?
alcune riflessioni...Cool
Buone Feste a tutti i visitatori del forum !

"rimettere al centro la scienza"... si daccordo. Poi oggi sugli effetti delle sostanze attive che madre natura ci fornisce tal quale ci sono molti ma molti punti che ancora non si conoscono. Ma questo vale soprattutto per le centinaia di sostanze impiegate in medicina ... fitoterapia che ultimamente sta esplodendo.

1)un residuo di un agrofarmaco è qualcosa di negativo e la frutta o la verdura sono "avvelenate"
Si in ogni caso!
2)biologico = non trattato.
Non è proprio così! Deve essere trattato per forza ?.ma con che cosa?

?Quanti di noi conoscono la pericolosità tossicologica di un residuo (ripeto sotto l'MRL) ??

Ritornando alla prima domanda del post: un prodotto con 1 residuo e uno con 3 residui. Cosa preferisce? ...
È importante e bisogna fare una distinzione tra tossicità acuta e cronica.
È chiaro che un prodotto con 2, 3, o 4 residui sotto il limite massimo residuale non possono mai portare ad una tossicità acuta (pericolosità tossicologica acuta di un residuo = a zero). Ma quello che conta è la tossicità cronica (per questo il n. dei p.a. presenti è importante!). L?organismo è esposto a piccole dosi di p.a., ripetute nel tempo. La dose tossica viene raggiunta se la sostanza si accumula nell?organismo. Ma perchè allora non siamo tutti ?malati?? Perchè ovviamente l?assorbimento non eccede l?eliminazione, l'organismo interviene efficacemente con reazioni di detossificazione (se tutto va bene e se la sostanza non produce effetti tossici irreversibili...). Ma non per questo bisogna stare tranquilli!! Se un prodotto contiene meno tracce di p.a. di un altro è meglio per tantissimi motivi ?. e qui non ci piove!

Quanto ai p.a. usati in biologico va precisato che le quantità di prodotto che si ottengono da coltivazioni bio sono inferiori al convenzionale proprio perchè i p.a. utilizzabili sono molto ma molto distanti da quelli utilizzabili in altri tipi di coltivazioni e molta produzione si può perdere. Quando ho studiato fitoiatria l'elenco dei p.a. utilizzabili in a. convenzionale non si potevano neanche contare. Chi fa biologico sa che per eradicare un parassita o un patogeno è un impresa perchè non si dispone di valide alternative, perchè è difficile ?alternare?, ecc... si perde prodotto, ect. Si usano più trappole foto-cromotropiche che p.a. . Sotto questo aspetto (numero di sostanze attive minore, molte volte neanche specifiche, ved oli m.) è chiaro che bio vuole dire più sicurezza rispetto al tradizionale (solo per il ristretto numero di p.a. impiegabili). Non solo sotto questo punto di vista, infatti, secondo i regolamenti comunitari in agricoltura biologica i mezzi di difesa diretti al contenimento di pullulazioni di artropodi o delle infezioni crittogamiche devono essere applicati solo quando esiste un serio rischio per la coltura. Per tale motivo gli agrofarmaci, anche se biologici a tutti gli effetti, dovrebbero essere considerati, diversamente dall?agricoltura convenzionale, che invece fa largo uso dei trattamenti cosiddetti ?preventivi?. Ma ovviamente anche se bio poi è l'agricoltore che decide cosa fare.

Riguardo alla pericolosità dei p.a. ?naturali? va precisato che la maggio parte sono dei preparati a base di microrganismi viventi (batteri, funghi ma anche virus (esseri vitali) per insetti e nematodi; nematodi contro insetti..ect) che non rappresentano un rischio per l'uomo. ?.il B.T. è usato da decine di anni nel mondo e non si è mai verificato un caso di tossicità acuta né tanto meno cronica in una persona!

Una cosa è certa o bio o convenzionale qualcosa si trova sempre perchè se non si trattano le coltivazioni la popolazione del pianeta terra morirebbe di fame!

Auguri di buon Natale e felice 2010 a tutti!

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RE: I RESIDUI DI AGROFARMACI SONO UN PROBLEMA ?

Scritto mercoledì 23 dicembre 2009 - 19:34

gonzales wrote:

ralphael.gi wrote:
ralphael.gi wrote:
gonzales wrote:
DomandaCari partecipanti al forum, vorrei porvi questa domanda: secondo voi, la questione dei residui di agrofarmaci sulle prouzioni ortofrutticole rappresenta un problema?
In altre parole, se su una mela ci sono 1, 2 o 4 residui (tutti sotto il limite di legge) questo influisce sulle caratteristiche di salubrità della stessa?
Ciao

si. Oggi il consumatore pone un?attenzione sempre maggiore all?alimentazione proprio sotto questo punto di vista.

La questione è un po complessa.... intanto 1 , 2, 3 o 4 ... logicamente più un prodotto è ?contaminato? a prescindere se sotto o ha sforato il limite di legge E' un problema poiché va ad alterare la salubrità a volte intacca e si manifesta anche sulla qualità (certi p.a. alterano il sapore) quindi per un prodotto (da agricoltura convezionale) più residui di p.a. apparteneti a famiglie diverse ci sono più è scadente sotto questo punto di vista.

Questo in teoria... nella realtà c'è il prodotto bio ?controllato? garantito, certificato, etc dall'altro c'è il solito prodotto che non si differenzia dalla ?massa?. Bene, il consumatore sa che è stato trattato che non è bilogico e sa quindi che ci sono tracce, residui di p.a. poi se c'è ne sono 2 o 6 non lo può sapere!


La mia domanda era un pò.....provocatoria.
Quante persone sono a conoscenza di cosa significa "residuo" o "RMA" o "MRL". Credo che la maggior parte dei consumatori pensi due cose:
1) un residuo di un agrofarmaco è qualcosa di negativo e la frutta o la verdura sono "avvelenate"
2) biologico = non trattato.
Forse sarebbe il momento di fare un pò di chiarezza. Anche i messaggi che arrivano dai media sono spesso fuorvianti. Dobbiamo "rimettere al centro la scienza".
Io mi sono interessato a questi temi ed ho chiesto informazioni a chi ne sa più di me: i medici tossicologi e chi si occupa di valutare gli agrofarmaci e le sostanze chimiche in generale.
Quanti di noi conoscono la pericolosità tossicologica di un residuo (ripeto sotto l'MRL) ? quanti di noi sanno che anche per fare le produzioni biologiche occorre trattare con delle sostanze che uccidono o rallentano lo sviluppo dei funghi e/o degli insetti dannosi alle colture ? quanti di noi sanno che le sostanze tossiche più pericolose sono quelle prodotte da madre natura e non quelle di sintesi ?
alcune riflessioni...Cool
Buone Feste a tutti i visitatori del forum !

?La mia domanda era un pò.....provocatoria.?

Gonzales la sua domanda era provocatoria.... per i consumatori? Io sono un'agronomo e sto dalla parte degli agricoltori e li comprendo benissimo! Ma non si può mettere in discussione la VERA agricoltura biologica (anche se come dice: c'è qualche sostanza che può esser più dannosa di uno di sintesi) in convenzionale sono tutti dannosi o no??? Ad oggi il biologico non può essere paragonato a nessun tipo di agricoltura dal punto di vista della qualità e della sicurezza alimentare...anche se qualche volta c'è il furbetto di turno che rischia...Piangere

E poi l'uso di sostanze è ridotto al minimo grazie al numeroso numero di insetti entomofagi, parassitoidi antagonisti, trappole, ect... che sono efficaci talvolta più di un trattamento chimico! Tempo fa su un prodotto Uva convenzionale sono stati trovati più di 20 tipidi residui differenti!!!Furbetto

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RE: I RESIDUI DI AGROFARMACI SONO UN PROBLEMA ?

Scritto lunedì 4 gennaio 2010 - 15:59

Caro Raphael, siamo colleghi. Anche io sono agronomo ed ho lavorato per diversi anni seguendo aziende biologiche (vere): tanto di cappello.
Dobbiamo però ammettere che la produzione biologica rester una nicchia (seppur importante).
Io intendevo però parlare della stragrande maggioranza dei produttori che seguono i principi della lotta integrata (che quindi "integrano" anche con metodi biologici...) e che lavorano altrettanto duramente per produrre frutta e verdura di qualità e SANA.
Ti consiglio di fare una ricerca in internet su quanto scrive il Prof. Bruce Ames (ricercatore dell'Università di Berkeley in California) a proposito del pericolo di cancerogenicità delle sostanze (naturali e di sintesi): troverai dei dati a dir poco sorpredenti.
Purtroppo queste notizie non si trovano sui giornali o sui mass media, bisogna andare a cercarle. Fa molto più notizia spaventare i consumatori dicendo che frutta e verdura sono avvelenati....Occhiolino
Per quanto riguarda le sostanze di sintesi che utilizziamo per difendere le nostre colture da insetti e parassiti fungini dannosi, si tratta di sostanze che hanno una certa tossicità (come tutte le sostanze chimiche, naturali o di sintesi) ma questa viene attentamente valutata dai maggiori esperti tossicologici a livello europeo. Un agrofarmaco viene autorizzato solo se il rischio per la salute umana, animale e per l'ambiente viene ritenuto accettabile (rischio zero in scienza non esiste).
Non solo la tossicità acuta viene valutata, ma anche quella cronica! L'MRL in realtà è soltanto un limite legale!
Se gli agrofarmaci vengono utilizzati rispettando quanto indicato sull'etichetta non costituiscono un rischio per la salute del consumatore!
Se la scienza venisse veramente rimessa al centro, crollerebbe tutto "il castello di carte" della tematica residui!
Buon 2010 a tutti
Cool

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RE: I RESIDUI DI AGROFARMACI SONO UN PROBLEMA ?

Scritto martedì 4 maggio 2010 - 18:14

Sottoscrivo in pieno quanto sostenuto da Gonzales.
Confermo quanto da lui sostenuto.
Sta a noi Agronomi farci valere e aumentare la nostra professionalità ogni giorno e cercare di renderla riconoscbile agli occhi della società. Se saremo considerati di più, e se avremo più possibilità di comunicare, potremo portare le nostre tesi con maggiore facilità ai consumatori.

Saluti

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RE: I RESIDUI DI AGROFARMACI SONO UN PROBLEMA ?

Scritto giovedì 20 maggio 2010 - 12:45

gonzales wrote:

Caro Raphael, siamo colleghi. Anche io sono agronomo ed ho lavorato per diversi anni seguendo aziende biologiche (vere): tanto di cappello.
Dobbiamo però ammettere che la produzion biologica resterà una nicchia (seppur importante).
Io intendevo però parlare della stragrande maggioranza dei produttori che seguono i principi della lotta integrata (che quindi "integrano" anche con metodi biologici...) e che lavorano altrettanto duramente per produrre frutta e verdura di qualità e SANA.
Ti consiglio di fare una ricerca in internet su quanto scrive il Prof. Bruce Ames (ricercatore dell'Università di Berkeley in California) a proposito del pericolo di cancerogenicità delle sostanze (naturali e di sintesi): troverai dei dati a dir poco sorpredenti.
Purtroppo queste notizie non si trovano sui giornali o sui mass media, bisogna andare a cercarle. Fa molto più notizia spaventare i consumatori dicendo che frutta e verdura sono avvelenati....Occhiolino
Per quanto riguarda le sostanze di sintesi che utilizziamo per difendere le nostre colture da insetti e parassiti fungini dannosi, si tratta di sostanze che hanno una certa tossicità (come tutte le sostanze chimiche, naturali o di sintesi) ma questa viene attentamente valutata dai maggiori esperti tossicologici a livello europeo. Un agrofarmaco viene autorizzato solo se il rischio per la salute umana, animale e per l'ambiente viene ritenuto accettabile (rischio zero in scienza non esiste).
Non solo la tossicità acuta viene valutata, ma anche quella cronica! L'MRL in realtà è soltanto un limite legale!
Se gli agrofarmaci vengono utilizzati rispettando quanto indicato sull'etichetta non costituiscono un rischio per la salute del consumatore!
Se la scienza venisse veramente rimessa al centro, crollerebbe tutto "il castello di carte" della tematica residui!
Buon 2010 a tutti
Cool

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RE: I RESIDUI DI AGROFARMACI SONO UN PROBLEMA ?

Scritto sabato 22 maggio 2010 - 12:48

gonzales wrote:

Caro Raphael, siamo colleghi. Anche io sono agronomo ed ho lavorato per diversi anni seguendo aziende biologiche (vere): tanto di cappello.
Dobbiamo però ammettere che la produzion biologica resterà una nicchia (seppur importante).
Io intendevo però parlare della stragrande maggioranza dei produttori che seguono i principi della lotta integrata (che quindi "integrano" anche con metodi biologici...) e che lavorano altrettanto duramente per produrre frutta e verdura di qualità e SANA.
Ti consiglio di fare una ricerca in internet su quanto scrive il Prof. Bruce Ames (ricercatore dell'Università di Berkeley in California) a proposito del pericolo di cancerogenicità delle sostanze (naturali e di sintesi): troverai dei dati a dir poco sorpredenti.
Purtroppo queste notizie non si trovano sui giornali o sui mass media, bisogna andare a cercarle. Fa molto più notizia spaventare i consumatori dicendo che frutta e verdura sono avvelenati....Occhiolino
Per quanto riguarda le sostanze di sintesi che utilizziamo per difendere le nostre colture da insetti e parassiti fungini dannosi, si tratta di sostanze che hanno una certa tossicità (come tutte le sostanze chimiche, naturali o di sintesi) ma questa viene attentamente valutata dai maggiori esperti tossicologici a livello europeo. Un agrofarmaco viene autorizzato solo se il rischio per la salute umana, animale e per l'ambiente viene ritenuto accettabile (rischio zero in scienza non esiste).
Non solo la tossicità acuta viene valutata, ma anche quella cronica! L'MRL in realtà è soltanto un limite legale!
Se gli agrofarmaci vengono utilizzati rispettando quanto indicato sull'etichetta non costituiscono un rischio per la salute del consumatore!
Se la scienza venisse veramente rimessa al centro, crollerebbe tutto "il castello di carte" della tematica residui!
Buon 2010 a tutti
Cool

E' vero che spesso troviamo RMA nelle multiresiduali, ma i vari studi delle diverse case farmaceutiche lo calcolano come se fosse l'unico residuo presente nel 'frutto' preso in considerazione.
Si lo so, è impossibile pensare ad una casistica varia che comprenda i vari residui presenti sempre nel ns frutto, ma nessuno parla delle interazioni e degli effetti che possono avere i vari residui (2, 3 ,4, ecc ...) combinati tra loro nel ns organismo. Assunti poi con una certa costanza ...
Qualcuno si è preso la briga di far analizzare del latte materno, cellule adipose che accumulano e poi rilasciano ... e non è così sano come si pensa.
Certo non sono un pericolo, la vita media si allunga, ma non sono le uniche sostanze 'particolari' che assumiamo.
Inquinamento, polveri sottili, uso smodato di medicinali (non parliamo dei vaccini, non parlo di quelli base, ma dei vari antiinfluenzali, oggi sembra che non si possa vivere senza), i vari conservanti (è stato visto che ora quando diseppelliscono i morti, invece di trovare mucchietti di ossa, come succedeva qualche decennio fa, si ritrovano corpi quasi mummificati, diciamo 'ben conservati').
Si è vero ... non possiamo o non sappiamo o non vogliamo + tornare indietro, ma certo si può prestare un pò di attenzione alle cose che si vanno a consumare o che ci circondano.

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RE: I RESIDUI DI AGROFARMACI SONO UN PROBLEMA ?

Scritto mercoledì 9 giugno 2010 - 16:14

Orazio wrote:

gonzales wrote:
Caro Raphael, siamo colleghi. Anche io sono agronomo ed ho lavorato per diversi anni seguendo aziende biologiche (vere): tanto di cappello.
Dobbiamo però ammettere he la produzione biologica resterà una nicchia (seppur importante).
Io intendevo però parlare della stragrande maggioranza dei produttori che seguono i principi della lotta integrata (che quindi "integrano" anche con metodi biologici...) e che lavorano altrettanto duramente per produrre frutta e verdura di qualità e SANA.
Ti consiglio di fare una ricerca in internet su quanto scrive il Prof. Bruce Ames (ricercatore dell'Università di Berkeley in California) a proposito del pericolo di cancerogenicità delle sostanze (naturali e di sintesi): troverai dei dati a dir poco sorpredenti.
Purtroppo queste notizie non si trovano sui giornali o sui mass media, bisogna andare a cercarle. Fa molto più notizia spaventare i consumatori dicendo che frutta e verdura sono avvelenati....Occhiolino
Per quanto riguarda le sostanze di sintesi che utilizziamo per difendere le nostre colture da insetti e parassiti fungini dannosi, si tratta di sostanze che hanno una certa tossicità (come tutte le sostanze chimiche, naturali o di sintesi) ma questa viene attentamente valutata dai maggiori esperti tossicologici a livello europeo. Un agrofarmaco viene autorizzato solo se il rischio per la salute umana, animale e per l'ambiente viene ritenuto accettabile (rischio zero in scienza non esiste).
Non solo la tossicità acuta viene valutata, ma anche quella cronica! L'MRL in realtà è soltanto un limite legale!
Se gli agrofarmaci vengono utilizzati rispettando quanto indicato sull'etichetta non costituiscono un rischio per la salute del consumatore!
Se la scienza venisse veramente rimessa al centro, crollerebbe tutto "il castello di carte" della tematica residui!
Buon 2010 a tutti
Cool

E' vero che spesso troviamo RMA nelle multiresiduali, ma i vari studi delle diverse case farmaceutiche lo calcolano come se fosse l'unico residuo presente nel 'frutto' preso in considerazione.
Si lo so, è impossibile pensare ad una casistica varia che comprenda i vari residui presenti sempre nel ns frutto, ma nessuno parla delle interazioni e degli effetti che possono avere i vari residui (2, 3 ,4, ecc ...) combinati tra loro nel ns organismo. Assunti poi con una certa costanza ...
Qualcuno si è preso la briga di far analizzare del latte materno, cellule adipose che accumulano e poi rilasciano ... e non è così sano come si pensa.
Certo non sono un pericolo, la vita media si allunga, ma non sono le uniche sostanze 'particolari' che assumiamo.
Inquinamento, polveri sottili, uso smodato di medicinali (non parliamo dei vaccini, non parlo di quelli base, ma dei vari antiinfluenzali, oggi sembra che non si possa vivere senza), i vari conservanti (è stato visto che ora quando diseppelliscono i morti, invece di trovare mucchietti di ossa, come succedeva qualche decennio fa, si ritrovano corpi quasi mummificati, diciamo 'ben conservati').
Si è vero ... non possiamo o non sappiamo o non vogliamo + tornare indietro, ma certo si può prestare un pò di attenzione alle cose che si vanno a consumare o che ci circondano.


Ciao Orazio, anche io fino a poco tempo fa la pensavo come te, ma recentemente EFSA si è pronunciata sulla problematica "multiresidui". Se i residui presenti su una derrata alimentare appartengono a sostanze attive che hanno organi bersaglio diversi, non si ha un effetto sommatoria. Questo avviene invece per sostanze attive che hanno lo stesso organo bersaglio, ad esempio un residuo di clorpyrifos si somma a quello di un fosmet oppure un residuo di mancozeb si somma a quello di metiram, ecc.

Hai ragione tu quando dici che ci sono polveri sottili, inquinamento, residui di coloranti nei tessuti, additivi, ecc I fattori ai quali siamo esposti sono tanti, ma se hai l'occasione di parlare con ricercatori, tossicologi e medici ti diranno che il rischio dovuto all'assunzione di un residuo di agrofarmaco (naturalmente sotto la soglia di MRL) è nulla in confronto ad altri rischi (fumo di sigaretta, dieta sbilanciata, ecc).
ciao !Occhiolino

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