Crisi olivicola in Puglia.

Scritto sabato 22 novembre 2008 - 08:53

Un momento difficile per tutti specialmente per produttori e consumatori di olio extra vergine di oliva.
Dalla lettura di questo articolo si capisce il perchè.

Articolo tratto da Agricolturaonweb.om:

DALL'ITALIA E DAL MONDO
17 novembre 2008 - 15:30
Costi, olivicoltori in ginocchio
Cia - Confederazione italiana agricoltori chiede al ministro l'apertura di un Tavolo di confronto

I costi di produzione sempre più elevati e la siccità stanno mettendo in ginocchio i produttori olivicoli che, specialmente in Puglia, vivono una situazione insostenibile. E a ciò si aggiunge l'invasione del mercato da parte di olio di oliva estero e di dubbia qualità. Per questa ragione va aperto subito un Tavolo da parte del Ministro delle Politiche agricole Luca Zaia per rispondere alle difficoltà del settore. E' quanto sollecita la Cia-Confederazione italiana agricoltori che ribadisce il proprio sostegno agli imprenditori agricoli che manifestano in questi giorni il loro legittimo malcontento. Lo scenario per l'olivicoltura - afferma la Cia - ha raggiunto livelli preoccupanti soprattutto in Puglia, la regione di maggior produzione. Produrre olio d'oliva, con prezzi sempre più bassi (-0%) e costi produttivi e oneri sociali vertiginosi (con aumenti di oltre il 50%), non è più redditizio. Moltissimi agricoltori producono in perdita, con l'aggravante di competere su un mercato dove si registrano frodi e contraffazioni di prodotti stranieri che vengono spacciati addirittura per italiani. Oggi in Italia su 9 bottiglie che dichiarano di contenere olio extravergine solo 7 lo contengono veramente e 2 non dicono la verità, cioè non contengono extra vergine. Delle 7 bottiglie, 4 soltanto sono di olio extravergine italiano e 3 di olio extravergine estero. Il tutto viene venduto per italiano. C'è bisogno di tutela del nostro olio di oliva e di maggiori controlli.
Fonte: Cia - Confederazione italiana agricoltori

rispondi