Fuori dalla finestra la Svizzera verde.
Da anni le politiche d'avvicinamento all'Unione Europea hanno radicalmente decimato il prezzo del latte. I costi di produzione (dal lavoro alle struture, dai concimi ai macchinari...) sono tuttavia rimasti uguali: esattamente il doppio rispetto alla "Valpadana" o al Baden Württemberg. Se aggiungiamo che in Ticino bisogna aggiungere ancora un buon 15-20% (al livello attuale) e che sembra impossibile abbattere la sovrapproduzione invernale mi vien da chiedere: E' possibile che non sia possibile vendere ad un prezzo di 50 centesimi di Euro del buon latte di montagna (3-5 milioni di litri sul periodo invernale), senza che i nostri lungimiranti manager agricoli debbano svenderlo sul mercato del latte in polvere a 15-20 centesimi???

Ok. Spiegazione molto semplicistica, ma molto simile alla realtà.

Un grosso augurio a tutti i malgari per la prossima stagione... Quando l'erba crescerà