Ciao a tutti,
sono un agricoltore marchigiano; in questi giorni ho fatto il bilancio annuale della mia piccola azienda (50 ett. circa)
e mi stò accorgendo che quasi mi conviene non coltivare, in qeste condizioni di mercato.
Debbo investire diversi soldi per produrre i vari prodotti (sementieri o cereali) che poi sul mercato non vengono considerati (al diavolo il made in italy) quando poi tutti i prodotti che arrivano dall' estero vengono lavorati, imbustati e commercializzati col marchio made in italy.
Che fine faremo noi piccoli agricoltori?
Le istituzioni non ci considerano perchè la percentuale degli agricoltori è molto bassa come popolazione (ma i nostri prodotti sono utili per la sopravvivenza umana) ad ogni problema delle industrie il governo cerca di provvedere (vedi gli incentivi auto, elettrodomestici o vari) e a noi chi ci aiuta???
Non parliamo poi dei sindacati (che ci spennano come polli) e al posto di fare gli interessi degli agricoltori, sanno solo farsi battaglia fra loro per accapararsi un socio in più.
Mentre sto scrivendo mi viene una desolazione incredibile, mi chiedo spesso ,all'eta di 43 anni, che cosa mi metto a fare dopo aver puntato, e investito tanto su questo mestiere.
Ora vi saluto, sarei contento di sentire le vostre opinioni.