A partire dai mesi primaverili i vigneti italiani sono minacciati dalla Peronospora, che mette a repentaglio le produzioni di due dei più apprezzati e rinomati rappresentanti del made in Italy: il vino e l’uva da tavola.
Per difendersi da questa pericolosa malattia, numerose ed importanti Aziende viticole in tutta Italia scelgono i formulati Gowan Italia a base di zoxamide (Electis Trio, Electis ZR, Zoxium 240 SC) all’interno delle proprie moderne strategie di difesa antiperonosporica che, nonostante i forti attacchi degli ultimi anni, garantiscono sempre la salvaguardia della produzione con ottimi risultati finali.
Fra i tanti attestati di stima raccolti in questi anni dalla sostanza attiva di proprietà Gowan, si riportano di seguito le testimonianze dei tecnici di alcune fra le più famose Cantine del nostro Paese.

Come ormai provato da anni - esordisce Giuseppe Rama (responsabile tecnico della Cantina di Soave) - la strategia migliore è la prevenzione; occorre arrivare all’allegagione con le piante esenti da attacchi, per sperare poi di mantenere una buona sanità del vigneto. Non è consigliabile risparmiare sugli interventi di difesa, questi devono essere considerati e valutati come investimenti produttivi!


La Cantina di Soave (Vr) è una realtà cooperativa che raccoglie ogni anno un totale di 100 mila tonnellate di uva proveniente dai quasi 6000 ettari dei 2200 viticoltori associati.

Per quanto riguarda zoxamide - continua Rama - non ci sono dubbi sulla sua efficacia e le varie formulazioni si adattano alle diverse esigenze dei viticoltori e alle diverse fasi di impiego.
Ad esempio in una prima fase sono ideali quelle contenenti fosetil-Al, come Electis Trio. Poi si può passare alla miscela di zoxamide e dimetomorf, le cui caratteristiche complementari saranno ben associate nel nuovo Presidium One in corso di registrazione. Infine nell’ultima fase si può utilizzare la miscela a base di rame (Electis ZR).
In definitiva comunque i trattamenti a base di zoxamide hanno sempre fornito ottimi risultati in termini di efficacia e salvaguardia della produzione;
continueremo a consigliarne l’utilizzo ai soci della Cantina di Soave”.

Alberto Grasso è invece responsabile tecnico di Fontanafredda, cantina di Serralunga d’Alba (Cn) che produce 8 milioni di bottiglie l’anno, e ribadisce “L’annata 2014 è stata drammatica. Altre aziende della nostra zona hanno dovuto rinunciare alla vendemmia a causa dei danni da Peronospora. Noi, invece, grazie alle strategie adottate con i fungicidi disponibili, abbiamo ottenuto comunque risultati soddisfacenti, sia per la quantità di uva prodotta, e sia per la qualità, che ha garantito una buona vinificazione e l’ottenimento di ottimi vini.


Zoxamide è ormai inserita stabilmente nel nostro Disciplinare di difesa antiperonosporica. A Fontanafredda (700 ettari fra vigneti di proprietà e conferitori) utilizziamo soprattutto Zoxium 240 SC, la formulazione di zoxamide pura, che ci consente la massima flessibilità d’impiego, accompagnandola a diversi partner sistemici a seconda delle esigenze. La impieghiamo soprattutto in prefioritura, e poi fino all’allegagione, per proteggere in queste fasi cruciali il grappolino neoformato.

Questa sostanza attiva è una soluzione ideale all’interno delle nostre strategie antiresistenza, perché presenta un meccanismo d’azione originale. Inoltre grazie al forte legame con le cere dei tessuti vegetali, che garantisce una elevata resistenza al dilavamento, l’impiego di zoxamide consente di ampliare i turni di intervento, aspetto fondamentale quando può essere difficile entrare in vigneto a causa delle piogge. Già a fine fioritura è molto utile anche l’attività collaterale antibotritica di zoxamide, per la prevenzione della malattia già in fase precoce sui residui fiorali, che consente di ridurre al minimo l’impiego di antibotritici specifici
”.

La conferma arriva da Concezio Marulli, enologo della Cantina Zaccagnini (200 ettari di vigneti sulle colline abruzzesi): “Per la gestione delle malattie prediligiamo molecole a duplice attività come zoxamide. Ad esempio con tre trattamenti antiperonosoporici a base di Electis Trio, siamo riusciti ad evitare un trattamento antibotritico specifico in pre-chiusura grappolo.

Soprattutto apprezziamo il forte legame di zoxamide con le cere cuticolari che consente di avere un’azione prolungata e proteggere efficacemente il grappolo.
Nonostante nel 2013 e 2014 la peronospora larvata abbia compromesso la produzione di alcuni viticoltori limitrofi, qui alla Cantina  Zaccagnini grazie all’impiego di Electis Trio abbiamo potuto raggiungere la maturità ideale senza problemi fitosanitari e scegliere così il momento ideale per la vendemmia, con un’ottima qualità di vinificazione su tutti i 2 milioni di bottiglie prodotte annualmente
”.

Anche per quanto riguarda l’Uva da Tavola, il problema della Peronospora soprattutto negli ultimi anni si è fatto sempre più significativo. Ad esempio nel 2014 le perdite economiche per il settore dell’uva da tavola in Italia, imputabili ai danni provocati da questa malattia, sono quantificabili attorno ai 100 milioni di euro.

Giovanni Lagioia, agronomo (prima consulente libero professionista e da qualche mese approdato al gruppo pugliese Didonna Trade Srl che gestisce 300 ettari di uva da tavola tra Rutigliano, Brindisi e Metaponto), fa un’analisi tecnica della situazione: “I danni hanno colpito soprattutto chi non ha adottato moderne strategie di difesa. Oltre alla diffusione delle nuove varietà apirene, più suscettibili agli attacchi di Peronospora, negli ultimi anni si è verificato un cambiamento climatico che ha causato spesso l’intensificarsi delle piogge con eventi improvvisi anche molto violenti, e che impone di abbandonare la vecchia idea di interventi curativi dopo la comparsa delle macchie d’olio. Anche su Uva da Tavola è invece fondamentale prevedere una strategia antiperonosporica di tipo preventivo, in cui siano abbinate sostanze attive di copertura e sostanze attive sistemiche, per proteggere la vegetazione e salvaguardare la produzione.

Giovanni Lagioia, agronomo

Naturalmente occorre prestare particolare attenzione al controllo della Peronospora larvata e zoxamide rappresenta la molecola ideale proprio per la protezione del grappolo, in cui mantiene una concentrazione efficace a lungo nel tempo. Inoltre zoxamide non sporca e, anche dopo numerosi trattamenti ripetuti, ha un profilo residuale perfetto per soddisfare le richieste della filiera distributiva dell’Uva da tavola.

Apprezzando zoxamide ormai da anni, ho consigliato ai viticoltori l’impiego della formulazione pura Zoxium 240 SC, in miscela con sostanze attive ad alta sistemia come il fosetil-Al per la protezione della vegetazione in sviluppo, o in alternativa l’impiego della triplice pronta Electis Trio. Anche nel 2014, nonostante la grande pressione di malattia, siamo arrivati alla raccolta con i grappoli sani, senza problemi di peronospora larvata o di peronospora sulla vegetazione, grazie a una strategia preventiva che prevedeva l’utilizzo di formulati a base di zoxamide. L’investimento economico sostenuto per la difesa antiperonosporica è stato quindi ampiamente ripagato dagli ottimi risultati produttivi alla raccolta
”.

Questi sono alcuni esempi fra le numerose testimonianze raccolte a proposito di una gamma di antiperonosporici Gowan Italia che nelle prossime settimane si arricchirà di nuovi formulati attualmente in corso di registrazione: Presidium One (come già accennato, la miscela liquida pronta di zoxamide e dimetomorf) ed Electis Trio WDG (la collaudata triplice a base di zoxamide, fosetil-Al e cimoxanil nella pratica formulazione in granuli idrodispersibili).

Per approfondimenti sulle caratteristiche della sostanza attiva, dettagli sui formulati, prove sperimentali, ecc. è disponibile la “Nota Tecnica Zoxamide

Electis Trio, Electis ZR, Zoxium 240 SC: marchi registrati e prodotti originali Gowan