Hanno lanciato l'evento lo storyteller Nick Difino, Sara Roversi, fondatrice di Future food institute, il trust dedicato alla food innovation, promotore insieme a Vàzapp’ di Giuseppe Savino che ha allestito per l'occasione una speciale agorà in cui si sono svolti dibattiti, conferenze e dove sono state presentate cinque buone pratiche provenienti dagli istituti agrari italiani.
L'evento è stato organizzato dal ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca e dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali per "Agrogeneration", iniziativa del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea), in occasione del summit internazionale sulla food innovation Seeds&Chips.
Otto le squadre in gara che si sono sfidate nell'hack-waste, diventato ormai anche per istituzioni e aziende un modo per coltivare i talenti e spingerli ad andare oltre agli schemi consolidati sperimentando percorsi non convenzionali. Per Future food institute questo è il nono hackathon in tre anni, il secondo sviluppato come Agrogeneration insieme a Crea e Mipaaf, dopo quello dello scorso luglio a Catania.
A vincere l'hackathon tre diverse squadre con al primo posto Long lasting food, il progetto che vuole diminuire la velocità di deperimento di frutta e verdura con l'utilizzo di packaging biodegradabile che grazie a un tappo fornito di un getto di batteri non patogeni aumentano la produzione di azoto che impedisce la formazione di muffe.
Le tre squadre vincitrici saranno invitate a partecipare all'edizione di Agrogeneration per il G7 dell’Agricoltura a Bergamo, in ottobre, con l'obiettivo di confrontarsi con altre ragazze e altri ragazzi provenienti da tutto il mondo sui nuovi modelli di produzione agricola e consumo alimentare.
Dopo aver assistito in diretta dalla Sala Future di Seeds&Chips al discorso dell'ex presidente Usa Barack Obama gli studenti sono rientrati nell'agorà dell'innovazione per la premiazione.
A nominare i vincitori la ministra dell'Istruzione, dell'università e della ricerca Valeria Fedeli: "Barack Obama - ha dichiarato - durante il suo intervento ha parlato dell'importanza della sostenibilità e della diminuzione dello spreco alimentare. Un percorso che noi abbiamo già intrapreso, grazie a eventi come questo hack-waste che vuole creare soluzioni innovative ideate da questi giovani testimoni consapevoli".
"Il presidente Obama ci ha invitati all'azione - ha affermato il ministro Maurizio Martina - perché fame e malnutrizione sono stati creati dall'uomo e dunque possono essere risolti dall'uomo. Ecco perché è fondamentale sensibilizzare le nuove generazioni. La cultura del cibo si insegna anche tra i banchi di scuola e questo hackathon ne è la prova.
Con Expo abbiamo creato una generazione fame zero, impegnata a costruire un mondo dove si produce di più sfruttando di meno, un mondo sostenibile e a zero sprechi. Agrogeneration ha raccolto questa sfida in maniera straordinaria. Ora aspettiamo questi ragazzi a Bergamo per il G7 dell'Agricoltura".
"Non solo ricerca, ma confronto e apertura sono gli ingredienti per raccogliere le opportunità che le innovazioni e le nuove generazioni potranno offrire al mondo agroalimentare. Con questo spirito il Crea presenta alcune sue iniziative in tema di sostenibilità ambientale, food security e riduzione dello spreco alimentare, offrendole alla curiosità dei giovani innovatori del settore food.
Riproponiamo - ha dichiarato Salvatore Parlato, presidente del Crea - lo schema sperimentato l'anno scorso con Agrogeneration, in cui l'entusiasmo dei giovani si confonde con l'impegno della ricerca, e viceversa, sviluppando un'alchimia ideale per la diffusione dell'innovazione in agricoltura".
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