A Bruxelles si discute della mini-riforma Pac, con minori vincoli per il greening. Ma si parla anche delle etichette a semaforo, che penalizzano senza motivo le nostre eccellenze agroalimentari. Nuove etichette per il vino, che dovrà indicare il contenuto in calorie.

Arriva la "Banca della terra" destinata a favorire i giovani agricoltori. Ma su tutto incombe l'ombra minacciosa delle agromafie, il cui "fatturato" è in costante crescita

Si discute ancora dell'accordo interprofessionale per il pomodoro da industria. Non piacciono i vincoli produttivi e nemmeno il prezzo, più basso rispetto a prima.

Intanto crescono i consumi di frutta e il vino continua a macinare successi. Dovrebbe essere motivo per smorzare le contese fra Prosecco e Asti secco, che al contrario rischiano di farsi più accese.

Questi alcuni degli argomenti incontrati su quotidiani e periodici di questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.

La nuova Pac
Sono numerose le novità in arrivo in campo normativo, a iniziare dal rapporto realizzato dall'eurodeputato Paolo De Castro sulla mini-riforma della Pac, il cosiddetto "pacchetto omnibus".
Se ne parla su “Italia Oggi” del 15 marzo ricordandone i punti essenziali, che vanno da un aumento da 10 a 15 ettari della soglia oltre la quale scattano gli obblighi di diversificazione previsti dal "greening".

Non meno importante la nuova figura delle "Organizzazioni di contrattazione" che si vorrebbe affiancare alle Op (Organizzazioni dei produttori).

Le etichette
Restiamo a Bruxelles con “La Stampa” del 12 marzo che spiega perché l'Italia si oppone alle etichette a semaforo che si vorrebbero introdurre sui prodotti agroalimentari.
Molti prodotti dell'eccellenza agroalimentare italiana potrebbero essere penalizzati da queste etichette, nonostante gli innegabili pregi salutistici.
Che queste etichette rappresentino un danno per la produzione made in Italy lo conferma “Il Sole 24 Ore” del 10 marzo, con un'intervista al vicepresidente di Confindustria Lisa Ferrarini.

Discussioni accese anche per le etichette del vino. Se ne parla il 14 marzo su “L'Arena”, a proposito dell'obbligo che scatterebbe fra un anno di indicare le calorie contenute in vino e alcolici.

Aiuti e controlli
Dalle pagine di “Italia Oggi” del 15 marzo, arriva la notizia sull'aumento degli aiuti all'ortofrutta per far fronte alle difficoltà conseguenti all'embargo russo.

Il Parlamento europeo, nella seduta plenaria del 15 marzo, ha dato il via libera al regolamento che aumenta i controlli su tutta la filiera alimentare, dalle sementi ai prodotti alimentari, sino al benessere animale. A sostenere i costi di questi ulteriori controlli, come spiega “Italia Oggi” del 16 marzo, saranno anche le imprese del settore.

Dal "Palazzo"
Da Bruxelles a Roma con le discussioni alla Camera in merito alla applicazione della Pac. A questo proposito “Italia Oggi” del 15 marzo si sofferma sulla tesi sostenuta dal ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, che propone di legare i sostegni comunitari al valore aggiunto lordo delle produzioni, piuttosto che agli ettari coltivati.

Intanto “La Provincia Pavese” dell'11 marzo informa che stanno per scadere i tempi per chiedere le autorizzazioni per gli impianti vitivinicoli, le cui domande devono essere presentate entro il 31 marzo.

Terre ai giovani
Repubblica” del 15 marzo marzo si sofferma sulla nascita della "Banca della terra", dove saranno raccolti i dati relativi alle terre incolte da destinare ai giovani agricoltori. Complessivamente andranno all'asta circa 8mila ettari di terreno, le cui caratteristiche saranno consultabili direttamente online.

Chissà se fra questi 8mila ettari sono presenti anche quelli confiscati alle varie mafie, che proprio nel settore agroalimentare vedono salire le loro attività, sino a raggiungere i 21,8 miliardi, come spiega “Il Sole 24 Ore” del 15 marzo, riferendosi al rapporto Coldiretti-Eurispes su questo argomento.

Il pomodoro
Sui mercati si torna a parlare dell'accordo interprofessionale per il pomodoro da industria.
Se ne parla il 10 marzo su “La Nuova Ferrara”, dove si esaminano le conseguenze dei tetti produttivi, che nel ferrarese possono limitare in misura sensibile il raggio di azione di alcune aziende.

Dell'accordo sul pomodoro da industria si discute il 13 marzo anche sul “Corriere della Sera”, in questo caso per evidenziare la caduta del prezzo, sceso da 85,20 euro al quintale agli attuali 79,75 euro.

La frutta
Tra i settori in crescita c'è quello della frutta, i cui consumi sono in aumento per il secondo anno consecutivo, segnando un + 1,4% nel 2016. I dati sono riportati dal “Corriere della Sera” del 13 marzo.
Dell'andamento del mercato della frutta si parla poi sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 16 marzo, in questo caso per commentarne i riflessi sull'inflazione.

Il vino
In ripresa il mercato del vino a Denominazione di origine, venduto attraverso il canale della distribuzione organizzata. Le analisi di mercato pubblicate da “L'Arena” del 10 marzo, spiegano che la spesa attraverso la Gdo è cresciuta del 4,4%.

I buoni risultati di mercato non mettono da parte le contrapposizioni fra produttori di "bollicine". “Il Giornale di Vicenza” dell'11 marzo, anticipa infatti l'arrivo dell'Asti secco, motivo di preoccupazione per i produttori del Prosecco, che giudicano la nascita di questo nuovo vino come una provocazione.

Stando alle anticipazioni di “Italia Oggi” del 15 marzo, la contesa rischia di salire di tono se i produttori di Prosecco decideranno di intraprendere azioni legali, oggi in fase di valutazione.

Ancora su “Italia Oggi” si continua a parlare di vino a proposito delle differenze che si notano nei dati forniti dall'Istat sulle esportazioni. Queste sarebbero pari a 2,4 miliardi di euro, ma l'analisi dei dati di dogana evidenziano valori più alti di oltre il 20%.

Le stalle
Per gli allevamenti non si intravede nessun accenno di ripresa per i consumi di carne, che continuano a segnare il passo. “Il Quotidiano di Puglia” del 14 marzo si sofferma su questo argomento, prendendo spunto dalla recente iniziativa di un'organizzazione professionale tesa a valorizzare le produzioni di eccellenza.

Non c'è solo il mercato fra le preoccupazioni degli allevatori. Complicano ulteriormente la situazione degli allevamenti alcune vicende che coinvolgono il mondo associativo. E' il caso del fallimento della Associazione regionale allevatori della Sicilia, cosa della quale si discute Il 10 marzo sulle pagine de “La Sicilia”.

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