Partiamo dalla fine, dalle notizie più recenti in tema agroalimentare pubblicate nelle ultime settimane, a iniziare da “Il Sole 24 Ore” del 30 agosto a proposito del buon andamento della vendemmia che si preannuncia abbondante e di buona qualità, in particolare in Veneto. Lo conferma il 2 settembre anche il quotidiano veronese “L'Arena”, che parla di record per il Valpolicella, ma non è da meno la Lombardia, stando alle anticipazioni che “Il Giorno” pubblica già il 22 agosto. Merito del clima favorevole e del protrarsi per settimane del caldo anche in Liguria, scrive “Il Secolo XIX” del 10 agosto, che hanno favorito la maturazione delle uve. Stessa cosa per le uve pugliesi, scrive il “Quotidiano di Bari” del primo agosto, favorite dal caldo e dalle scarse piogge. Vendemmia da record anche in Emilia Romagna, dove la raccolta delle uve ha fatto impennare il numero degli occupati in agricoltura, come si apprende dal “Corriere di Bologna” del 2 settembre.

Lotta al caporalato
La crescita dell'occupazione in agricoltura sembra andare di pari passo con l'aumentata diffusione del “caporalato”, che coinvolge mano d'opera straniera, ma anche un crescente numero di italiani, almeno 150mila stando alle anticipazioni de “Il Sole 24 Ore” del 31 agosto. Un fenomeno, questo del caporalato, del quale si è parlato diffusamente in agosto dopo la tragica vicenda, commentata il 19 agosto da “Repubblica”, di una bracciante stroncata dalla fatica. E' stata questa la molla che ha fatto scattare una stretta contro le irregolarità nel lavoro sui campi, argomento che è stato anche al centro di un vertice di Governo, come scrive “Il Messaggero” del 27 agosto, al quale hanno fatto seguito controlli sui campi, descritti dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 31 agosto. E di caporalato si continua a parlare nei giorni seguenti su molti giornali e fra questi “La Stampa” del 3 settembre con un reportage di denuncia dove si racconta cosa avviene in Piemonte, fra i vigneti del moscato.

Siccità e temporali
Se da una parte il clima caldo ha favorito le uve, dall'altra ha creato non pochi problemi agli allevamenti causando un calo nella produzione di latte, come si apprende il 3 agosto da “Il Secolo XIX”. Problemi poi per le colture irrigue, con aumento dei costi per il maggior ricorso alla irrigazione e il conseguente consumo di gasolio del quale si parla su “La Nazione” del 5 agosto. Fra le colture più in sofferenza, scrive “Il Giorno” del 31 agosto, c'è il mais con un drastico calo della produzione di trinciato. Le maggiori richieste idriche per l'irrigazione vedono aprirsi una contesa, commentata da “Repubblica” del 9 agosto, fra Veneto e Lombardia per l'utilizzo della acque del Garda. L'altra faccia dell'estate, dopo la siccità, è quella dei forti temporali e delle grandinate. Ne hanno fatto le spese i vigneti del Vulture, come si apprende da “La Nuova del Sud” del 17 agosto e i radicchi del chioggiotto dove a detta del “Gazzettino” del 22 agosto sono state distrutte 25mila tonnellate di prodotto.

Frutta in crisi
Mentre la stagione dell'uva e del vino si avvia a concludere un'annata da record, altri settori si apprestano a chiudere la stagione produttiva con il segno meno davanti. E' il caso di pesche e nettarine vendute a prezzi sottocosto. Nel frattempo il prodotto italiano cede posizioni sul mercato tedesco dove invece avanzano spagnoli e olandesi. E' questo il quadro che il 7 agosto viene tratteggiato per la frutta italiana da “Il Sole 24 Ore”. A nulla serve che il buon andamento stagionale abbia favorito la produzione di pesche, scrive il 19 agosto “Il Resto del Carlino”, visto che il mercato sta mettendo in ginocchio i produttori. In profondo rosso è poi il settore del pomodoro, denuncia “Repubblica” del 23 agosto, dopo il taglio dei prezzi deciso dall'industria di trasformazione. Il pomodoro fa poi parlare di sé per la fusione fra il consorzio Casalasco e il sodalizio Agricoltori Riuniti Piacentini, che porta alla formazione di un gruppo dal quale passeranno 550mila tonnellate di prodotto, come evidenzia “Italia Oggi” del 2 settembre.

Latte senza prezzo
Altro settore che esce malconcio dal periodo estivo è quello del latte, ancora alle prese con il mancato accordo sul prezzo fra produttori e industrie. Un altro incontro fra le parti a inizio agosto si è infatti concluso con un nulla di fatto, scrive “L'Eco di Bergamo” e le posizioni fra le parti si fanno sempre più distanti stando ai resoconti pubblicati l'8 agosto dal “Corriere della Sera”. Un altro incontro in calendario per il 2 settembre, anticipato dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 26 agosto, si è chiuso con la decisione di ricorrere ad un indice al quale ancorare il prezzo. Entro dieci giorni, scrive “Italia Oggi” del 3 settembre, allevatori e industriali si incontreranno nuovamente per stabilire i criteri di formulazione di questo indice. A complicare il quadro del settore caseario si aggiungono le difficoltà che il consorzio del Grana Padano deve affrontare per convincere i produttori a ridurre la produzione del 5% per evitare eccessi produttivi che potrebbero provocare una caduta del mercato. Se ne discute il primo settembre sulle pagine de “Il Sole 24 Ore”.

Corsa ai ripari
Per il settore lattiero caseario sono tuttavia in arrivo una serie di provvedimenti che prevedono una spesa di 120 milioni di euro e numerose agevolazioni, anche fiscali, il cui dettaglio è riportato il 2 agosto da “Avvenire”. Ma c'è sempre il nodo delle nuove multe latte da risolvere del quale si parla su “La Provincia Pavese” del 13 agosto. Intanto da Ismea arriva la conferma che per aderire al programma di rateizzazione c'è tempo sino al 10 settembre, come si apprende da “Italia Oggi” del 29 agosto. I problemi del latte saranno anche al centro di un incontro fra i ministri europei fissato per il 7 settembre a Bruxelles e in vista di questo incontro “Avvenire” del 30 agosto invita a stringere alleanze con altri paesi come Francia e Spagna dove i problemi del latte hanno analogie con la situazione italiana. Intanto Copa Cogeca, avverte la “Gazzetta del Mezzogiorno” del primo settembre, hanno già programmato l'istituzione di un presidio a Bruxelles per far sentire la propria voce.

Questo articolo fa parte delle collezioni: