Il punto della situazione
La circolazione depressionaria attiva sull’Europa centrale ha pilotato nel corso delle ultime ore diversi sistemi nuvolosi, forieri di forti piogge, rovesci e temporali. I fenomeni più intensi hanno interessato le aree alpine e prealpine, con parziale estensione alla Val Padana centro orientale, ove gli accumuli sono risultati tutt’altro che trascurabili con punte di oltre 200 mm in Liguria e 150 in alta Lombardia.
Il passaggio temporalesco ha però gradualmente lasciato spazio a correnti più secche e fresche nordoccidentali che hanno contribuito a ripulire i cieli delle aree di ponente e dell'Emilia Romagna. Queste correnti, incanalandosi attraverso la porta del Rodano, hanno innescato un Maestrale teso-forte, che dal Golfo del Leone si è spinto sui bacini centro occidentali del Paese.
L'aria fredda in arrivo dai settori settentrionali ha comunque mantenuto i valori termici sotto le medie del periodo, con una flessione marcata al Nord. Temperature quindi frizzanti alle prime ore del mattino, generalmente comprese tra 11 e 18°C sulle settentrionali, tra 15 e 23°C sulle centrali e 19 e 25°C sulle meridionali.
Analisi
Il vortice ciclonico nord atlantico in transito sull’Italia ha portato una serie di precipitazioni che hanno colpito intensamente il Nord, per poi estendersi anche sulle Regioni meridionali. L’aria fredda in quota produrrà oltretutto un calo termico considerevole, con valori alla quota degli 850 hPa (1500 metri circa sul livello del mare) di +5°C sull'area alpina, +8°C in Pianura Padana e +10°C sulle regioni centrali, attestandosi ampiamente sotto-media di 7/8°C.
La goccia fredda italica avrà difatti energia necessaria per rimanere in vita almeno sino al 13 luglio, quando il campo anticiclonico delle Azzorre proverà ad allungarsi nell'Europa occidentale. L’ondulazione della corda atlantica, ovvero quella zona di confine tra l’alta pressione e le perturbazioni in scorrimento, rimarrà però molto vicina allo Stivale, questo non garantirà la totale protezione atmosferica.
Molti modelli vedono difatti un maggior supporto dell’alta pressione solo dopo il 15 luglio, quando riuscirà a portare su buona parte del Vecchio Continente un quadro meteorologico stabile. L’arco temporale piuttosto ampio porta però ad avere due diverse ipotesi: da una parte il modello americano Gfs propone la classica estensione dell’Alta Azzorriana, con l'Italia solo ai margini del sistema ove si potrà godere di condizioni prevalentemente estive intervallate da una certa variabilità diurna. Dall'altra, invece, il modello europeo vede una maggior componente subtropicale africana, ove il caldo e l’afa si faranno sentire.
Evoluzione
Tutta la Penisola ha visto avvicendarsi temperature molto in contrasto tra loro: in poche ore i termometri sono passati da punte prossime ai 40°C e cali fin sotto i 30°C: non sarà perciò difficile imbattersi in temporali di eccezionale entità, talvolta associati a furiose grandinate, colpi di vento e trombe d'aria.
Fenomeni che continueranno ad imperversare da Nord a Sud sino al giro di boa mensile, quando l’assetto barico tenderà a mutare con una rimonta anticiclonica dai quadranti occidentali.
Guardando l’evoluzione a lungo termine, si prevede una dinamicità atlantica duratura. Il tutto però andrà probabilmente a realizzarsi dopo una piacevole parentesi di 5 – 10 giorni con clima estivo, ove predomineranno sole e cieli sereni.
In breve
Le condizioni meteorologiche resteranno fortemente instabili per almeno 72 ore, con temporali in estensione anche sulle regioni meridionali. Le temperature rimarranno al di sotto delle medie stagionali sino agli esordi della prossima settimana, quando si riaffaccerà un miglioramento.
Stabilità in aumento ad iniziare dai quadranti occidentali, anche se non saranno esclusi i classici episodi temporaleschi ad evoluzione diurna.
L'estate, in questo frangente, vedrà poi un'altra ondata di caldo di moderata-forte entità. Il caldo durerà probabilmente solo pochi giorni, perché le correnti atlantiche andranno a riorganizzarsi per una nuova incursione europea.