Per alcuni l'impegno di Coldiretti è sbilanciato verso il consumatore piuttosto che verso l'agricoltore. Che ci sia una forte attenzione ai temi dell'agroalimentare nel piatto, oltre che sul campo, è innegabile. Ma in questo modo Coldiretti ha conquistato l'attenzione dei media per le sue iniziative. Così l'appuntamento a Cernobbio per l'annuale Forum di Coldiretti ha trovato una vasta eco sui media. Complici forse le inaspettate dimissioni del presidente Sergio Marini, commentate da molti giornali e fra questi “Avvenire” o “Il Resto del Carlino” del 19 ottobre, i quotidiani di questi ultimi giorni hanno fatto a gara nel raccontare questo Forum, alla sua tredicesima edizione. Parlando del Forum “Il Sole 24 Ore” del 19 ottobre si è soffermato in particolare sulle nuove formule degli aiuti Pac dopo la riforma. C'è stato spazio poi per parlare di agromafie, argomento ripreso dal “Corriere della Sera” del 20 ottobre. Fra le notizie che più si sono lette figura la denuncia venuta dal Forum sulla presenza sui mercati stranieri di kit per “fabbricare” Parmigiano Reggiano e mozzarelle, rigorosamente falsi, come ovvio. Ne hanno parlato “Libero”, “Il Mattino” o “La Nazione” del 20 ottobre, solo per citarne alcuni. In compenso, scrive “Il Secolo d'Italia”, c'è anche un kit per riconoscere la mozzarella falsa. Ma a quanto pare non basta, visto che il Made in Italy contraffatto ci costa la perdita di almeno 300mila posti di lavoro, una denuncia lanciata dalle pagine de “Il Sole 24 Ore”.
Di Forum in Fiera
Momento di “gloria” anche per la zootecnia, grazie all'approssimarsi della Fiera di Cremona, in calendario dal 24 al 27 ottobre. Se ne parla su “La Padania” che il 23 ottobre parla di questa fiera per ribadire l'impegno della Lombardia per favorire la crescita dell'agricoltura. Una difesa delle produzioni agricole e zootecniche della quale si parla nello stesso giorno su “Italia Oggi”. Quella de “Il Giornale” è invece una interpretazione ottimistica degli scenari zootecnici, con gli allevamenti che danno battaglia alla crisi economica e che portano al “tutto esaurito” per la Fiera di Cremona. Bisogna tuttavia fare i conti con la caduta dei prezzi sul mercato dei suini, un allarme lanciato da “BresciaOggi” con la richiesta di interventi urgenti a sostegno del settore. Dal latte di vacca celebrato a Cremona a quello degli ovini del quale si parla su “Nuova Sardegna” del 22 ottobre per proporre di destinare solo metà della produzione alla trasformazione in pecorino. L'obiettivo, come racconta “Unione Sarda” del 22 ottobre, è quello di dare sostegno al prezzo del latte ovino, per il quale si propone una soglia di 85 centesimi. Restano invece in alto mare i problemi per il latte di vacca. Tanto che dalla regione Lombardia (produce quasi la metà del latte italiano) è partito l'invito rivolto al ministero dell'Agricoltura per riaprire il tavolo delle trattative. I dettagli si possono leggere su “Il Giorno” del 23 ottobre. Dal “Corriere della Sera” del 24 ottobre un altro appello per rivedere il prezzo del latte, che non ripaga nemmeno i costi di produzione.
Il Tripadvisor dell'ortofrutta
I problemi del prezzo si spostano dal latte al grano, con l'accusa nei confronti delle importazioni, che avrebbero la responsabilità nel tenere basso il prezzo del cereale, questa almeno è l'interpretazione che ne dà la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 23 ottobre. Diverso è lo scenario anticipato il 20 ottobre da “Repubblica” che ospita le dichiarazioni di un importante gruppo alimentare che a quanto si legge paga il grano di importazione 5 euro in più rispetto a quello nazionale. Dall'import all'export con “Il Sole 24 Ore” del 21 ottobre che descrive il ruolo della nuova Ice nel promuovere le esportazioni dei nostri prodotti Dop. Dalle pagine de “La Stampa” del 20 ottobre si apprende della recente apertura delle frontiere canadesi al Prosciutto di Parma. Curiosa infine la novità anticipata da “Repubblica” il 23 ottobre. Si tratta dell' “Orto in tasca”, un'applicazione che consente di acquistare sul web frutta e ortaggi scegliendo attraverso i commenti degli utenti. Una sorta di Tripadvisor dell'ortofrutta.
Patogeni in vista
Chi viaggia con il vento in poppa è la raccolta delle olive. Un successo per quelle coltivate a Nord, con raccolti abbondanti e di qualità, come si apprende da “Brescia Oggi” del 20 ottobre e anche per quelle coltivate in Toscana, dove si è in cerca di mano d'opera per la raccolta. Lo scrive “La Nazione” del 23 ottobre. A Sud si fanno invece i conti con una nuova e preoccupante patologia, che pur essendo un problema circoscritto al Salento, come scrive la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 19 ottobre, sta destando qualche preoccupazione. Il responsabile, precisa “Italia Oggi” del 23 ottobre, è un patogeno di origine californiana, la Xylella fastidiosa. E non è finita qui. Per le palme si continuano a temere attacchi di punteruolo rosso, come informa il “Giornale di Sicilia” del 18 ottobre.