Raggiunta giovedì 9 maggio 2016 l'intesa per la firma del Contratto quadro d'Area Centro-Sud per la prossima campagna di trasformazione del pomodoro.
Dopo l'accordo raggiunto al Nord, anche per il Centro-Sud si chiude l'intesa per l'imminente campagna. Lo rende noto da Napoli l’Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali.

L’accordo prevede un prezzo di riferimento medio di 87 euro alla tonnellata per il pomodoro tondo e di 97 euro per il lungo.
 
“Definita la discussione sulle regole già lo scorso mese di aprile, con l'impegno delle parti di garantire la migliore qualità della materia prima su di una programmazione delle quantità rispondente alla richiesta di parte industriale di ridurre gli investimenti di circa il 20 per cento rispetto alla campagna precedente, la trattativa si era arenata su alcune previsioni contrattuali da legarsi al prezzo di contratto" ricorda l’Anicav in una nota diffusa alla stampa.
 
"L'intesa raggiunta, dopo mesi di discussioni in cui l'accordo risultava sempre più difficile da definire - ha dichiarato il direttore di Anicav Giovanni De Angelis - dimostra un grande senso di responsabilità delle parti. L'impegno a garantire la migliore qualità della materia prima su di una programmazione delle quantità rispondente alla nostra richiesta di riduzione degli investimenti rispetto al 2015 - prosegue - ci ha consentito di chiudere un accordo che vede un prezzo medio di riferimento superiore a quanto mediamente pagato nel corso della scorsa campagna".
 
Il prezzo medio pagato nel 2015 di 82 euro alla tonnellata per il solo tondo, a cui si aggiunge un significativo abbattimento della percentuale massima di riduzioni sugli scarti.
 
Il presidente del Distretto del Pomodoro del Centro Sud, Annibale Pancrazio, ha espresso viva soddisfazione per la raggiunta intesa.
"L'accordo è il risultato di un lungo lavoro che ha visto impegnati insieme parte agricola e parte industriale per il raggiungimento di una importante intesa che potrà rappresentare un utile stimolo al rilancio del nostro strumento interprofessionale. Da oggi inizia una fase due del Polo distrettuale che mi onoro di presiedere. Ringrazio tutti, colleghi industriali e agricoli, per il grande senso di responsabilità dimostrato con la chiusura dell'accordo".
 
Fedagri-Confcooperative Campania, rappresentata dal presidente, Alfonso Di Massa, commenta così l’accordo: “Il raggiungimento dell’accordo è di sicuro un fatto positivo, non si poteva andare oltre, anzi si auspicano futuri accordi che riguardino non solo il prezzo, ma soprattutto le regole, con una definizione dei tempi più ragionevole e possibilmente sul tavolo dell’organismo interprofessionale nazionale. Siamo ormai in prossimità della raccolta e l’insicurezza regna tra i produttori. Il prezzo stabilito non soddisfa del tutto, è ancora basso e non garantisce un reddito adeguato alle imprese agricole. Di questo siamo dispiaciuti, ci si aspettava di più, ma siamo convinti che le parti in causa abbiano fatto le loro opportune, responsabili, valutazioni per giungere al risultato ottenuto”.