Un magazzino per la frigo-conservazione delle mele in atmosfera controllata, con una particolarità fondamentale: essere costruito sotto terra.

E' questa l'idea nata dal Consorzio Melinda, in collaborazione con l'azienda Tassullo, nell'ottobre del 2010. Oggi questa idea è diventata realtà. Lo ha raccontato Luca Granata, direttore generale di Melinda, in occasione della visita all'impianto ipogeo il 21 novembre, in concomitanza con la fiera Interpoma.

"Il complesso messo in funzione nell’ottobre 2014 - spiega Granata - è costituito da 12 celle, capaci di contenere e conservare in atmosfera controllata dinamica 10.500 tonnellate di mele (1.050 vagoni o 33.870 bins). La temperatura naturale costante negli spazi sotterranei è di 10°C. Un'operazione da 7 milioni e mezzo di euro, metà a carico di Melinda. Crediamo molto in questo progetto e abbiamo come obiettivo quello di svilupparlo ulteriormente nei prossimi anni, arrivando ad una capacità di 50 mila tonnellate. In questo modo il nostro volume complessivo di gestione arriverà a 420 mila tonnellate entro il 2020 (volume peraltro già raggiunto in questa stagione caratterizzata da un'offerta abbondante di mele). A livello commerciale abbiamo già iniziato un'importante attività: la Gdo inglese Asda acquisterà e venderà nel Regno Unito mele Golden immagazzinate nella struttura ipogea.

Il magazzino ipogeo di Melinda rappresenta una vera innovazione, unico al mondo ed una evoluzione del sistema di frigoconservazione, permettendo la conservazione in sotterraneo senza l'utilizzo di isolanti artificali, ma sfruttando l'enorme capacità termica della roccia di immagazzinare e non disperdere freddo.
 Si trova in Val di Non, nella frazione di Tuenetto di Taio, a quota 575 metri sul livello del mare. E' realizzato a una profondità di 275 metri dal livello del suolo ed è stato scavato e costruito da Tassullo, azienda leader nella produzione di materiali per l’edilizia e per il restauro". 

Un dettaglio del progetto ipogeo di Melinda


Sostenibile a 360 gradi
"E' un progetto sostenibile sia sotto il profilo economico, ambientale e sociale - continua Granata -. Il magazzino sotterraneo di Melinda dà notevoli risparmi energetici rispetto ai magazzini tradizionali. Infatti il consumo di energia elettrica è inferiore del 70% rispetto alla soluzione fuori terra e la potenza elettrica installata per alimentare gli impianti frigoriferi a servizio delle celle è ridotta dell'80%. Con questo sistema abbiamo ridotto anche il consumo di acqua di oltre 27 mila m3/anno, pari a 10 piscine olimpioniche. Senza dimenticare la riduzione dei costi di manutenzione delle strutture. Bisogna anche sottolineare l'aumento della qualità dei frutti, sia da un punto di vista estetico che di sapore.
 

Dal punto di vista ambientale c'è una riduzione della produzione di CO2 di oltre 40 mila kg/anno, pari a 50 ettari di bosco di conifere adulte salvate. Viene completamente eliminato l'utilizzo (e il successivo smaltimento) di isolanti artificiali quali il poliuretano, nocivi per l'ambiente e per la salute dell'uomo. Infine viene eliminato il consumo del territorio, determinandone un grande vantaggio paesaggisitico. Infatti il volume per la conservazione della frutta è interamente sottoterra, mentre all'esterno sono collocate le sole infrastrutture necessarie all'accesso e al carico/scarico del prodotto.

Dal punto di vista sociale è evidente come possa avvenire un aumento dell'occupazione - conclude Granata - ed una forte ricaduta sul territorio per attrattiva turistica e promozione del territorio. Visitando questa struttura saltano immediatamente agli occhi temi che spaziano dalla geologia al risparmio del territorio, dal risparmio energetico fino ad arrivare alla conservazione della mela come massima espressione della ricerca per garantire al consumatore il mantenimento delle qualità organolettiche a bassissimo costo energetico utilizzando le proprietà stesse che la natura, dalla quale proviene lo stesso frutto, ci ha messo a disposizione".

Guarda le presentazioni di Melinda dell'impianto ipogeo sul sito di Melinda
Guarda il video della visita alle celle ipogee di Melinda sul sito della Cooperazione trentina.