Il convegno 'La coltivazione del kiwi di qualità in Calabria' si è tenuto 18 maggio a Taurianova (Rc), una zona che, in particolare nella piana di Gioia Tauro, presenta le caratteristiche pedo-climatiche ottimali per la coltivazione dell'actinidia.

Vi si coltivano circa 3.000 ettari, da cui si ottengono circa 700.000 quintali di kiwi. La superficie rappresenta il 10% di quella nazionale.

Il convegno, coordinato da Mario Colapietra, è stato aperto dal saluto di Giuseppe Antonio Loprete, dirigente scolastico dell'Istituto Gemelli Careri che ha ospitato l'evento. Rosario De Leo, divulgatore dell'Arssa - Agenzia per lo sviluppo agricolo calabrese ha parlato di 'L'importanza del kiwi nella piana di Gioia Tauro' da cui sono tratti i grafici.

 

Zone della regione Calabria di coltivazione dell'actinidia
Fonte: Elaborazione Arssa su dati da rilievi in campo, da tecnici, produttori, Op, Psr e vivai nel 2012

 

Impianto di actinidia in Calabria

 

Superficie (ettari) e produzioni (quintali) della coltivazione dell'actinidia in Calabria nel 2012 

Fonte: elaborazione Arssa su dati da rilievi in campo, da tecnici, produttori, Op e vivai 

 

Guglielmo Costa dell'Università di Bologna durante la sua relazione

 

Guglielmo Costa, professore ordinario presso il Dipartimento di coltivazioni arboree della Facoltà di Scienze agrarie dell''Università di Bologna, ha presentato una relazione su 'I fitoregolatori per le produzioni di qualità del kiwi'. In particolare Costa si è soffermato sugli effetti delle citochinine sugli incrementi delle dimensioni, della qualità e della conservabilità dei frutti in post-raccolta. Inoltre ha illustrato le caratteristiche di nuove strumentazioni che consentono di rilevare la composizione chimica e le caratteristiche nutrizionali dei frutti che spesso vengono riportate sulle confezioni. Sono metodi non invasivi e oggettivi per valutare nella frutta il grado di maturazione, la durezza, l'acidità e il contenuto di zuccheri.

 

Frutti di kiwi

 

 

Nella foto frutti di kiwi con applicazioni di Sitofex®

 

L'ultima relazione è stata svolta da Giovanni Papa, responsabile tecnico di AlzChem per l'Italia meridionale. Inizialmente ha illustrato le caratteristiche del Sitofex®, nuovo fitoregolatore promotore della crescita per il kiwi autorizzato dal Ministero della sanità nel 2006. E' una sostanza di sintesi simile alla citochinina naturale denominata 'Forchlorfenuron' che stimola la divisione e la distensione delle cellule del frutto regolando il metabolismo cellulare e determinando un maggior sviluppo dei frutti trattati di circa il 20-25% in più rispetto ai non trattati. La dose di impiego è di 1,0 - 1,3 litri di prodotto per ettaro. L'applicazione deve essere eseguita con atomizzatori - nebulizzatori evitando la formazione delle gocce di soluzione e bagnando uniformemente i frutti. Si esegue un solo trattamento dopo 3 settimane dalla fine della fioritura. Sui campioni di kiwi trattati con forchlorfenuron (CPPU) - Sitofex® della Società AlzChem, i laboratori di analisi Silliker Italia S.p.A di Prato con il metodo UNI EN 15662: 2009 non hanno rilevato nessuna presenza di Forclorfenuron sopra - 0,005 limite di quantificazione (Loq).