Dura infatti appare la lotta combattuta dalle istituzioni verso la circolazione di prodotti venduti come fertilizzanti pur non avendo tutte le carte in regola per essere considerate tali.
Non solo Guardia di Finanza, ovviamente, ma anche Assofertilizzanti, con un'azione capillare di monitoraggio e campionamento volto a individuare irregolarità nella composizione dei formulati.
Da tempo Federchimica - Assofertilizzanti collabora infatti con le Forze dell’Ordine che lottano contro la piaga degli smaltimenti illegali.
Spesso gli agricoltori, talvolta in buona fede altre volte meno, utilizzano infatti prodotti, fanghi e altre matrici sedicenti fertilizzanti, facendosi allettare da prezzi particolarmente bassi. Quando addirittura non vengono pagati pur di concedere i propri campi allo smaltimento di fanghi di dubbia origine. Cose da codice penale, è bene ricordarlo, nel caso quelle matrici si dovessero poi rivelare illegali.
Un comportamento che quindi stride con gli sforzi fatti dall’agricoltura per seguire strade sempre più virtuose per produrre minimizzando le pressioni ambientali.
Unica via d'uscita, conoscere le conseguenze delle proprie azioni e assumersene la responsabilità, cercando di utilizzare solo prodotti di assoluta certezza quanto a composizione e origine. Ciò può verificarsi solo rivolgendosi a rivendite autorizzate che commercializzano prodotti che rispettano pienamente i dettami delle Leggi vigenti.
Sul mercato vi sono infatti aziende che hanno raccolto nel tempo le più ambite certificazioni di qualità. Uno sforzo anche economico, il quale va riconosciuto anche quando si parli di prezzo alla vendita. Perché le grandi occasioni, di solito, sono un po' come le buone intenzioni nelle vie che portano all'inferno.
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Fonte: Italpollina