Quando si vuole sottolineare un momento difficile, e ci si trova in contesti amichevoli, si può fare riferimento all'acidità di una ben precisa parte anatomica maschile. Questo perché il concetto di "acido" patisce comunemente di un'accezione negativa nell'immaginario collettivo. Al contrario, in agricoltura il pH si rivela un alleato indispensabile quando tenda a scendere sotto il convenzionale valore di 7, simbolo della neutralità. Molti agrofarmaci, tanto per citare un tema a caso, si degradano all'incanto se disciolti in acque alcaline, richiedendo quindi l'aggiunta di appositi acidificanti.

Anche nel segmento della nutrizione, però, il pH ha tutta la sua importanza, come accade per esempio nei formulati ottenuti per estrazione degli acidi umici e fulvici da Leonardite. Per estrarli dalle matrici grezze si può operare tramite sostanze alcaline atte a solubilizzarli, come il KOH, idrossido di sodio, ma in questo caso il prodotto finale mostra un pH alcalino. Oppure si può preservare la reazione acida della matrice di partenza (pH 4) seguendo la via selezionata da Sipcam Italia per produrre Blackjak, fisioattivatore e coadiuvante a elevato titolo di acidi umici e fulvici, contenuti infatti in ragione del 27%.

Il trattamento delle matrici avviene esclusivamente per via fisica, non chimica. La Leonardite viene dapprima micronizzata da appositi mulini, poi viene esposta a ultrasuoni in fase acquosa ottenendo una micronizzazione ancor più spinta delle particelle e un'estrazione molto elevata delle sostanze umiche, umine incluse. Il risultato è un prodotto ad altissima concentrazione di nutrienti organici e di macro e microelementi, come per esempio il ferro, già complessati in modo naturale. Infine, il pH. Grazie proprio a questo processo Blackjak preserva la propria capacità di acidificare le acque con cui si effettuano i trattamenti, rendendo questi più efficaci e sicuri. Migliore appare inoltre l'assorbimento fogliare dei nutrienti, grazie anche alla dimensione contenuta delle particelle, foriera a sua volta anche di una maggiore attività complessante e veicolante degli elementi nutritivi. Se poi si deve operare su terreni ad alto tasso di salinità, Blakjak permette di mitigarne gli effetti negativi sul terreno e sulle colture.
 

Il prodotto alla lente

Blackjak è formulato come sospensione liquida e contiene una miscela equilibrata di acidi umici, fulvici, e umine. Ciò permette di apportare non solo preziosi nutrienti alle piante, ma anche di indurre forti stimoli all’attivazione dei più fondamentali processi metabolici. Le colture sono così messe in grado di superare più facilmente gli stress abiotici, come eccessi termici, sia verso il freddo, sia verso il caldo, come pure di interagire positivamente con gli agrofarmaci, migliorando al contempo la loro penetrazione nei tessuti vegetali e proteggendo questi ultimi da eventuali effetti fitotossici dovuti all'agrofarmaco stesso.

Blackjak ha infine una duplice veste nutrizionale e stimolante, sia applicato per via fogliare, sia tramite fertirrigazione a bassi dosaggi.

Ampia risulta infatti la sua etichetta degli usi, coprendo le colture orticole, quelle frutticole, la vite, i cereali a paglia, riso incluso, il mais, ma anche barbabietola da zucchero, tabacco, agrumi e tappeti erbosi. Applicato per via fogliare presenta dosaggi compresi fra 0,5 e 3 L/ha, somministrabili più volte nel corso del ciclo colturale. Maggiori le dosi in caso di fertirrigazione, salendo fino ai 5-10 L/ha nelle colture orticole. A tali dosi Blackjak risulta efficace anche per esplicare una specifica azione antisalina.
In caso si voglia ottenere invece un'azione acidificante sulle acque, è consigliabile aggiungere il prodotto in ragione di 0,5-1 litri per mille litri d'acqua.

Scarica le documentazioni disponibili visitando la pagina dedicata da Sipcam a Blackjak.