Concluse le votazioni e formalizzate le nomine alle cariche sociali, la FederUnacoma è finalmente operativa. L'organismo che in seno alla Confindustria rappresenta le industrie di macchine per l'agricoltura, il giardinaggio, il movimento terra e la componentistica di settore completa così il processo di trasformazione da "Unione" di costruttori a "Federazione", iniziato formalmente nel 2011 con l'approvazione del nuovo statuto, e completato con l'elezione dei componenti gli organi direttivi svoltasi nelle assemblee di maggio e giugno e nella seduta di giunta del 19 luglio scorso.

Il consiglio direttivo di FederUnacoma, che costituisce l'organo decisionale più alto, è composto da 13 membri (fra cui il presidente e sei vicepresidenti, che corrispondono agli attuali presidenti delle singole associazioni), ed ha il compito di armonizzare le diverse istanze ed elaborare strategie di comune interesse.

Insieme al consiglio direttivo è istituita la giunta, organo allargato (29 membri), nel quale sono presenti più consiglieri per ogni comparto di specializzazione e nel quale il vasto settore della meccanizzazione viene rappresentato nella sua complessa articolazione.

Nel suo nuovo assetto, FederUnacoma risulta composta da sette associazioni specializzat: Assomao (implements), Assomase (macchine semoventi), Assotrattori (trattori), Comacomp (componentisti), Comagarden (giardinaggio), Unamot (motori per l'agricoltura) e Comamoter (movimento terra); e la sua struttura si presenta adesso articolata e predisposta ad accogliere ulteriori comparti industriali che siano affini e complementari rispetto a quelli già federati.

"E' proprio la prospettiva di un allargamento della nostra base associativa uno dei motivi principali di questa trasformazione in senso federativo - spiega il presidente Massimo Goldoni - perché ci sono comparti della meccanica che proprio all'interno di FederUnacoma possono trovare una collocazione adeguata, e così conferire all'organo di rappresentanza un peso politico ancora maggiore".