Cibo sintetico, facciamo chiarezza

Sarà una possibile alternativa nel futuro o solo una moda passeggera? Quali sono le criticità che possono essere legate a questi nuovi alimenti? Tanti sono gli interrogativi che ruotano attorno a questo tema, e a cui i relatori del webinar "Cibo sintetico: ne sappiamo abbastanza?" organizzato da Upa Siena lo scorso 28 marzo che hanno approfondito il tema per capire meglio di cosa si tratta esattamente.

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Che cos'è il cibo sintetico?

Il professor Claudio Rossi del Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell'Università degli Studi di Siena ha spiegato che quella che viene chiamata carne sintetica, carne artificiale, o clean meat è carne prodotta in laboratorio. Per ottenerla vengono prelevate piccole quantità di cellule staminali da animali vivi, che vengono poi coltivate in bioreattori nei laboratori. Ancora deve essere messa a punto anche ai fini della commercializzazione, ma sicuramente molte startup e molti spinoff intravedono in questa nuova attività un'alternativa alla carne da allevamento.

Fake food e cibo sintetico, due cose distinte

La carne sintetica non va confusa con ciò che viene a volte definito fake food, che è un'altra tipologia di cibo. L'appellativo di "cibo falso" deriva dal fatto che si tratta di prodotti che vogliono rappresentare carne, latte o pesce ma solo nella "forma": non hanno infatti le caratteristiche tipiche dei prodotti animali, ma sono a base vegetale. Questo cibo contiene proteine, polisaccardi, fibre ottenuti però a partire da ingredienti esclusivamente vegetali. "Questa tipologia di alimento, la ‘carne fake' ottenuta da prodotti vegetali, è sicuramente interessante, adatta ad alcuni tipi di diete, ad esempio vegane o vegetariane, o per coloro che non volgiono mangiare carne animale per questioni etiche o ambientali" ha spiegato Rossi.

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Carne sintetica, vantaggi e svantaggi

La carne sintetica è quindi quella ricreata in laboratorio, estrapolata da cellule animali e che contiene delle fibre muscolari tipiche del comparto animale. Uno degli aspetti positivi della carne sintetica è quello di non dover macellare gli animali, un altro è la riduzione delle emissioni di gas metano; inoltre vi è la capacità di produrre da poche cellule prelevate dall'animale grandi quantità di proteine animali.

Data inoltre la sempre più numerosa popolazione mondiale la carne sintetica potrebbe rappresentare "Un'opportunità anche per dare nutrimento alle popolazioni che non sono in grado di permettersi un cibo normale" ha detto Rossi che ha però precisato "tuttavia occorre fare delle verifiche da un punto di vista della salute".

Questa carne sintetica è riferibile quindi a un prodotto di origine animale quindi non è adatta a chi segue una dieta di tipo vegano. Tra gli aspetti negativi secondo il professor Rossi vi è il fatto che queste cellule staminali devono essere nutrite, vanno quindi sviluppati dei brodi di coltura che siano ricchi di contenuto proteico e di ormoni per alimentare questa crescita cellulare. Intervengono quindi anche dei fattori etici nella coltivazione di questo tipo di sistemi cellulari, anche perché non si sa ancora se basterà "cibare" queste cellule staminali con proteine vegetali o se si dovranno utilizzare dei sieri animali, come sieri bovini, tornando a usare prodotti di origine animale, o utilizzare degli ormoni, ma questi fattori di crescita si trascinerebbero poi nel prodotto finale.

Guarda il video intervento del professor Rossi

Tradizione e innovazione per la qualità

Vittoria Ferragamo ha raccontato l'esperienza de II Borro Toscana, un esempio di come la tradizione unita all'innovazione tecnologica, un esempio è il loro frantoio moderno, portino ad ottenere prodotti di qualità, come vino e olio, oltre a verdure e formaggi.

Ferragamo ha evidenziato: "È importante ricordare e sottolineare l'attenzione che mettiamo nella produzione del nostro cibo tradizionale nel pieno rispetto dell'ambiente e delle nostre peculiari tradizioni".

Un'opportunità di business

I prodotti della tradizione, quelli fatti "come una volta" non sono esattamente come si facevano una volta: sono infatti migliori grazie al ruolo giocato dalla scienza, ha ricordato il professor Alberto Mattiacci, ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all'Università Sapienza di Roma, che ha fatto l'esempio del vino, oggi migliorato dal punto di vista organolettico rispetto a quarant'anni fa.

Ma quando si parla di cibo si parla anche di economia e la produzione di carne sintetica può essere un grande affare a livello di investimento finanziario. "Di fondo ci sono anche scelte economiche. Le multinazionali hanno investito oltre 350 miliardi e quindi il cibo sintetico è a tutti gli effetti un business" ha detto Mattiacci.

Guarda il video dell'intervento di Alberto Mattiacci

Tutelare la salute

"I novel food attirano molto i giovani, la generazione zeta" ha detto Angelica Amodei, giornalista del magazine Sani e Belli che ha specificato "Per tutelare la nostra salute è imprescindibile che ci siano i giusti controlli e comunque non possiamo disconoscere le nostre tradizioni e il nostro modo di fare i prodotti".

Scarica la locandina del webinar

Guarda l'intero webinar sul canale YouTube di Upa Siena

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